Codice monitoraggio

martedì 29 maggio 2012

Calcioscommesse 2012 cosa rischiano le squadre

Cosa rischiano la Lazio, il Siena e le società coinvolte nella  tempesta del calcio scommesse dell’estate 2012.
Il calcioscommesse sembra non finire mai, ed in modo particolare in contemporanea con le competizioni internazionali della Nazionale, e quanto successo apre nuove pagine in una inchiesta che aveva già portato a numerose sanzioni, vedi le penalizzazioni dell'Atalanta e di altre società nelle serie minori. Ora arriveranno i processi sportivi  che saranno suddivisi in varie tranche. Andiamo ad analizzare la situazione delle squadre coinvolte dalle ultime vicende emerse.
Partiamo dalla Lazio, che si trova chiamata in causa dall'arresto di Stefano Mauri. Dal momento che il giocatore avrebbe agito per far vincere la propria squadra (che dunque ne avrebbe tratto vantaggio) la società vedrebbe messa a rischio come prima cosa la qualificazione alla prossima Europa League – che si aprirebbe ai cugini della Roma – dato che la Uefa ha regole molto rigide in proposito, e poi correrebbe il rischio di essere penalizzata nella prossima stagione. Ma molto di più rischia il Siena, in quanto si parla di un coinvolgimento del presidente Massimo Mezzaroma, il che porterebbe alla responsabilità diretta della società (non soltanto quella oggettiva), che prevede la retrocessione, e nei casi più gravi addirittura alla esclusione dal campionato di competenza con riassegnazione a una serie inferiore. Situazione delicatissima anche per Bari e Lecce per la famosa combine del derby del maggio 2011: per quanto riguarda i giallorossi del Lecce, anche in questo caso la situazione sarebbe particolarmente grave se fosse confermato il coinvolgimento dell'allora presidente Pierandrea Semeraro. Considerato che il Lecce è già retrocesso sul campo, la prospettiva è quella di una pesante penalizzazione in serie B o addirittura la Lega Pro. Altre società rischiano penalizzazioni nel caso fossero provati i coinvolgimenti dei loro tesserati, come il Chievo per il bomber Pellissier e il Genoa per Criscito, Milanetto e Sculli. La misura in questi casi dovrebbe essere di tre punti per ogni partita in oggetto, come è stato per l'Atalanta. Bisogna però doverosamente avvalorare che queste al momento sono tutte ipotesi, perché siamo ancora nella fase delle indagini e non c'è ancora nulla di provato.

La situazione del calcioscommesse è attentamente monitorata anche a livello governativo a tal punto che il presidente del Consiglio pensa a una sospensione delle manifestazioni calcistiche di un paio di anni per estirpare la gramigna. Un male oscuro che inquina il sistema calcio a cui Monti porrebbe rimedio così, fermando il campionato. Ipotesi che ha diviso e destato una reazione immediata da Palazzo. "Fermare i campionati non è una soluzione", le parole di Giancarlo Abete, presidente della Federcalcio.

sabato 26 maggio 2012

Calciomercato Milan:Thiago Silva resta, dura convincere Ibrahimovic ad andarsene

Vediamo l’appuntamento con Talk Milan, calciomercato.com ha contattato in esclusiva la giornalista de La Gazzetta dello sport Alessandra Bocci, commentando i ventilati corteggiamenti per Thiago Silva: “Alla fine credo rimanga, è un fuoriclasse nel ruolo, anche se è quello che dispone di più mercato. La famiglia Berlusconi vuole infatti trattenerlo. La quotazione di 50 milioni? La trovo esagerata, pure se questo è un metodo che si utilizza, non solo nel calcio, per iniziare le trattative e serve per far capire la considerazione della società nei confronti del ragazzo”.

In generale, parecchi sono gli interessamenti ricevuti dai campioni rossoneri: “Tra questi credo sia Ibrahimovic quello più difficile da convincere ad andare via, tenendo presente anche il suo elevato stipendio e come la sua famiglia si trova bene a Milano. Gli altri affari sono maggiormente fattibili, meno scomodi pure da un punto di vista tecnico. Un peso? No, non lo è. Sebbene nei big match palesa delle difficoltà, e riguardo alla Champions sono le statistiche a dimostrarlo, resta un vincente che può fare molto comodo, soprattutto in questo momento. Cassano? Su di lui arrivano proposte dal Malaga e dal Qatar. Se la seconda ipotesi non penso interessi al giocatore, il club spagnolo è emergente e può essere visto come il Manchester City di qualche tempo fa e inoltre nemmeno lì si vive male”.

Altro nome discusso è Boateng: “Non credo abbia grande mercato, tenendo presente che quest’anno, pur mostrando dei lampi, è sceso poco in campo, causa gli infortuni. L’anno prossimo gli servirà per confermare quanto fatto nella prima stagione, non dimenticandoci che è giovane. Per Pato si può parlare di una situazione simile. Sulla sua situazione può centrare la relazione con Barbara Berlusconi? Può essere difficile da gestire per l’allenatore, ma qui si tratta di una questione tecnica. Visti i soli 22 anni, si reputa che è meglio aspettare prima di metterlo tra i partenti, nonostante potevano pensarci prima quando diedero il veto al fotofinish lo scorso gennaio”.

Spostiamoci ora al fronte entrate: “La rosa ha già il numero di elementi che vuole l’allenatore. Non dimentichiamoci però di Aquilani: pur non essendo stato riscattato, giudicando troppo oneroso il prezzo fissato, è stato molto apprezzato da compagni, allenatore e società. Potrebbe essere lui il primo acquisto. Il top player? Iniziando dal presupposto che di solito ci si riferisce al reparto d’attacco, non credo ci sarà e farei pure fatica a fare delle ipotesi. Mettendo per esempio il nome di Tevez, trovo sia particolarmente difficile. La cessione di Thiago Silva potrebbe aiutare il bilancio e a prendere nuovi talenti, ma per rinforzarsi negli ultimi metri bisognerà mandare via qualcuno degli attuali interpreti e penso attualmente questo sia il reparto che meno necessita di nuovi arrivi, a differenza di un grande esterno sinistro, il quale potrebbe rappresentare il nuovo Mister X. In passato si era fatto il nome di Bale, ma in Italia non lo vedo come terzino; magari si sta seguendo però qualche valido giovane. Potrà contribuire alla ricerca Raiola? Lui cura in primis il mercato olandese e da questa ottica gli oranje hanno avuto pochi interpreti dopo l’addio di van Bronckhorst, magari però Mino potrà aiutare in altre zone del campo, vedi per esempio Strootman. Balotelli? Questa è un’altra storia…”.

domenica 20 maggio 2012

Torino in serie A dopo tre anni

La squadra di Ventura batte 2-0 il Modena batte il Modena 2-0 e, dopo tre anni di serie cadetta, torna in serie A con una giornata di anticipo sulla fine del campionato. Le reti dei granata di Urbano Cairo, guidati da Giampiero Ventura, sono state segnate da Oduamadi, al 24' pt, e da De Feudis, al 38' st, in uno stadio Olimpico gremito.

Torino torna capitale del calcio italiano. Si tratta, crediamo di una prima generale per il calcio italiano. Due squadre della stessa città che vincono il Campionato di Serie A e Serie B. E' successo quest'anno con la Juventus già da due settimane campione d'Italia e con il Torino che oggi con la vittoria sul Modena torna in Serie A e l'anno prossimo per la prima volta affronterà il Derby nello Juventus Stadium.

Duri questi tre anni per i tifosi granata che non hanno nascosto la loro delusione e lanciato forti critiche al presidente Urbano Cairo. Ma adesso è il momento dei festeggiamenti e subito dopo quello della costruzione di un Toro capace di avere una squadra all'altezza del massimo campionato.

"Una gioia unica, devo dire se faccio il paragone con la prima promozione forse è anche maggiore", ha commentato il presidente Cairo ai microfoni di Sky -."Dopo tre anni di grande fatica e sofferenza - ha aggiunto il presidente granata - oggi c'è un gioia incredibile. Un pubblico eccezionale come sempre, i ragazzi poi sono stati bravissimi perché hanno fatto un campionato incredibile. Bravo Ventura che ha dato gioco e identità alla squadra, eccellente il lavoro del ds Petrachi, del direttore generale Comi ma anche di tutti quanti lavorano con noi. Sono davvero molto contento".

Chelsea ha vinto la Champions league. Di Matteo: "fortunati e vincenti"

Per la prima volta nella sua storia il Chelsea ha vinto la Champions League battendo il Bayern per 5-4 dopo i rigori, all'Allianz Arena di Monaco di Baviera. Al 90' squadre sull'1-1 con reti di Mueller all'82' e di Drogba all'87'. Il risultato era rimasto il medesimo al 120'.

Il Chelsea di Roberto Di Matteo è campione d'Europa. La squadra inglese ha vinto la Champions League. Il rigore che ha consegnato al Chelsea la coppa è stato calciato da Drogba.

"Una vittoria che era scritta nel destino". "Non sempre vince chi merita". Stati d'animo opposti per Didier
Drogba e Thomas Mueller. Entrambi sono andati vicino a essere gli eroi della finale, ma solo l'ivoriano alla fine ce l'ha fatta. Il Chelsea esulta, il Bayern piange nel suo stadio.

Roberto Di Matteo aveva iniziato la stagione come vice di Villas Boas, poi Abramovich lo ha chiamato allla guida di un Chelsea sperduto e in tre mesi ha portato i Blues sul tetto d'Europa dopo aver vinto anche la FA Cup. La sua è una favola: "Sono molto felice per il club, la squadra e i giocatori. Abbiamo lavorato molto duramente per raggiungere questo obiettivo. Dobbiamo anche ammettere che il Bayern ha giocato molto bene e ha avuto più occasioni di noi. Ma nei calci di rigore c'è bisogno di un po’ di fortuna e siamo stati fortunati. Abbiamo uno stile diverso rispetto ai bavaresi e questo ci ha portato al successo. C'era una bella atmosfera stasera. Abbiamo sofferto, non abbiamo giocato bene, ma abbiamo appena vinto la Champions League. È incredibile".

lunedì 14 maggio 2012

Juventus 28esimo scudetto

Il tecnico bianconero ha manifestato tutta la sua gioia dopo la conquista del ventottesimo scudetto: "Ho capito che ce l'avremo fatta quando eravamo a meno uno ma con più energie rispetto al Milan". Le sensazioni del presidente. Polemico il dg Marotta: "E' il nostro trentesimo titolo sul campo"

"Sono sensazioni belle, festose, straordinarie". Così Antonio Conte commentando lo scudetto appena conquistato dalla Juventus. "Siamo contenti di aver coronato un'annata diventata super straordinaria - spiega a Sky - Merito dei ragazzi, della loro disponibilità, e dei tifosi, che hanno creduto subito in noi. Onore però anche ai vinti, abbiamo affrontato un avversario fortissimo come il Milan e questo rende ancora più importante la nostra vittoria".

"Oggi mi rendo conto che siamo riusciti a fare qualcosa di super, di straordinario, di storico. Non rinnego quello che ho detto in passato - ha aggiunto - per vincere ci vogliono degli step e invece noi abbiamo vinto subito. E' una grande soddisfazione per me e per la società. Sono contento di avere vinto il dopo calciopoli".

"Quando abbiamo capito che avremmo vinto lo scudetto? Quando eravamo a meno uno, con la Juve con più birra e forza rispetto al Milan. Mercoledì c'è stata la beffa (il pari con il Lecce, ndr) ed oggi, senza dire grazie a nessuno, abbiamo vinto il titolo. Ora mi auguro di chiudere il campionato da imbattuti, sarebbe una cosa storica. Che numero di scudetto è? Per me, da allenatore, è il numero uno...".

"Complimenti per il 28esimo scudetto, dopo nove anni siete di nuovo i migliori della serie A: bravi". Con una lettera ad Andrea Agnelli, il presidente della Fifa Joseph Blatter si è congratulato con la Juventus per il titolo di campione d'Italia appena conquistato. "È con mio grande piacere porgerLe le congratulazioni - è scritto nella lettera di Blatter, nella quale non si fa alcun riferimento alle rivendicazioni bianconere sui due scudetti revocati e sul diritto ad esibire la terza stella, ma si insiste sul numero 28 e sugli anni che sono trascorsi dall'ultimo titolo riconosciuto dalla Figc - per la vittoria del 28/o titolo di campione d'Italia". "

"Per questo risultato storico - conclude Blatter - porgo i miei complimenti alla presidenza, a tutti i giocatori, agli allenatori, allo staff di supporto e al management. Auguro a tutti tanto successo e ogni bene! Cordiali saluti, bravissimo!".

Nereo Rocco, cento anni dalla nascita

Il prossimo 20 maggio Nereo Rocco avrebbe compiuto 100 anni e Trieste, la sua città, lo festeggia con una grande mostra aperta al pubblico da domani al 31 luglio 2012.
La mostra è costellata di ricordi, aneddoti, oggetti, filmati d'epoca, foto, affianco con Mina. Un allestimento multimediale curato da uno dei più autorevoli biografi del Paro'n, il giornalista Gigi Garanzini, che non ha dimenticato lo storico dialogo fra Celentano e Nereo Rocco, dopo il derby Milan-Inter del '68, le maglie, i documenti d'epoca e persino la pipa donata da Sandro Pertini a Enzo Bearzot, dopo i Mondiali '82.

Tre suoi allievi, Bearzot, Cesare Maldini e Trapattoni, sono diventati commissari tecnici. Forse, non e un caso.

Un buon bicchiere di vino rosso, in suo onore. L’ultimo biglietto natalizio all’amico Gianni Brera, l’unico a cui forse non dava del mona, conteneva un congedo nel codice dei santi bevitori.

Nereo Rocco è stato il maestro del gioco all’italiana, con l’uomo aggiunto in difesa (il fedelissimo Blason), un metodo più consono, secondo Brera, all’indole e al carattere della nazione. A torto, perché Rocco non pretendeva di essere stato l’inventore del libero, e il suo Milan degli scudetti e delle coppe giocava con l’adorato Rivera («El Giani xe i me oci», spiegava nel suo slang italo-triestino) insieme a Mora-Altafini-Barison prima e Hamrin-Sormani-Prati poi, sostenuti dietro da quella che chiamava la “mia Maginot”, e nel Torino davanti a Moschino c’erano Meroni-Combin-Simoni. «Rocco era più o meno difensivista in base all’avversario, e posso dirlo perché con lui nel Padova ho segnato quattro gol al Genoa e due alla Fiorentina, prima di ritrovarlo nel Milan, dove per la tattica lasciava fare in campo a Trapattoni e Rivera, per poi prendersi le responsabilità davanti ai giornalisti», ricorda Kurt Hamrin, l’‘Uccellino’ dei 190 gol in A, uno dei suoi pupilli.

L'evento nella città natale è stato ideato e incoraggiato per iniziativa dell'associazione Regola d'Arte e del Comune di Trieste, in collaborazione con Rai Teche e con La Regione Friuli Venezia Giulia - Turismo Fvg, con il patrocinio della Figc (Federazione italiana giuoco calcio), dell'Aiac (Associazione italiana allenatori calcio) fondata, fra gli altri, dallo stesso Nereo Rocco) e del Coni Fvg, con la fondamentale collaborazione della famiglia Rocco, e in particolare dei figli Tito e Bruno Rocco. Un importante contributo di materiali, testimonianze e memoria lo hanno fornito anche i club che Nereo Rocco ha allenato, nel corso di una lunga e intensa carriera tecnica: Triestina, Treviso, Padova, Milan, Torino e Fiorentina.

martedì 1 maggio 2012

Euro 2012, Roy Hodgson nuovo ct Inghilterra

Roy Hodgson è il successore di Fabio Capello, dimissionario, sulla panchina della nazionale inglese. Lo ha annunciato ufficialmente la federazione (Fa) confermando le notizie degli ultimi giorni. Hodgson, 64 anni, attualmente sulla panchina del West Browmich Albion in Premier League, ha firmato per 4 anni fino al giugno 2016. Dopo le dimissioni di Capello, la guida ad interim della nazionale era stata affidata a Stuart Pearce, ct under 21 e olimpica. Hodgson, ex tecnico di Inter e Udinese, tra 5 settimane ha già gli Europei

La notizia, che era nell'aria da almeno 24 ore, è stata annunciata dalla Federcalcio inglese con una nota pubblicata sul sito ufficiale. Il 64enne manager del West Bromwich ha sottoscritto un contratto di quattro anni e farà il suo esordio sulla panchina della nazionale il 2 giugno prossimo a Wembley in amichevole contro il Belgio, a sei giorni dall'inizio degli Europei 2012 in Polonia e Ucraina.

In carriera Hodgson ha ricoperto il ruolo di selezionatore di Svizzera, Emirati Arabi e Finlandia. Tecnico dal 1976, il nativo di Croydon ha allenato tra le altre Inter, Blackburn, Grasshoppers, Copenaghen, Udinese, Fulham, Liverpool, West Bromwich. Succede sulla panchina della nazionale dei Tre Leoni a Fabio Capello, dimissionario lo scorso 8 febbraio.

Il neo ct dei Tre Leoni avrà un contratto di 4 anni ed esordirà il prossimo 2 giugno nella sfida con il Belgio a una settimana dall'inizio degli Europei. Il capo della FA Bernstein sicuro: "Ha l'esperienza adatta, ci aiuterà”.
Non vedo l'ora di cominciare a lavorare, bisogna che tutti siano positivi in vista di Euro 2012", queste le prime parole di Hodgson.
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