Codice monitoraggio

sabato 30 maggio 2015

Donadoni, contro la Lega Calcio: 'Sempre vaga e senza chiarezza'


Alla luce della richiesta della Lega Calcio sulla restituzione del denaro versato nelle casse dei ducali, il tecnico annuncia che solo dopo l'allenamento la squadra deciderà se scendere o meno in campo, in funzione del rispetto degli accordi presi.

Siamo ormai giunti al termine di un campionato che, per il Parma ha rappresentato una vera e propria agonia. Una sofferenza iniziata con la scoperta in estate di non poter più partecipare all'Europa League per problemi burocratici e, che lentamente si è trasformata in un incubo con il fallimento alle porte.

Gran caos per quanto concerne la possibilità che la sfida con la Sampdoria si disputi o meno. La questione è legata alla richiesta di restituzione da parte della Lega Calcio, dei 5 milioni di euro versati nelle casse ducali per rendere possibile il pagamento degli stipendi e, dunque, concludere la stagione. Molto seccato e deluso il tecnico Roberto Donadoni che, in conferenza stampa dichiara: "Hanno parlato i curatori, sullo sciopero noi decideremo dopo l'allenamento. Prima ci alleniamo, poi vediamo, se tutti rispetteranno i patti e gli accordi che ci sono stati senza che questi fossero disattesi, noi faremo il nostro dovere fino in fondo".

L'allenatore ribadisce che solo dopo l'allenamento la squadra deciderà se scendere o meno in campo e, a proposito della questione tira in ballo il presidente della FIGC, Carlo Tavecchio, aggiungendo: "Non so nulla, dal punto di vista nostro abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare. Noi ci siamo decurtati il 75% degli emolumenti regressi. È giusto che si sappia che c'è qualcuno che ha accettato di ridursi tutto ma del 50%. Non è la stessa cosa. Ieri ho parlato con Tavecchio e mi ha ribadito che questi sono crediti da non sommare al debito sportivo. Ci sono anche dei filmati. Non penso che Tavecchio disattenda questo, è un uomo di parola".

Donadoni conclude con amarezza commentando l'operato della Lega: "Non si riesce mai a capire che posizione prenda. Ragiona sempre sul vago senza dare chiarezza. E questo è stato il modo di gestire il nostro mondo oggi, che lascia spazio ai furbi. Ognuno di loro dovrà spiegare le sue motivazioni, si deve essere coerenti". "L'ipotesi sciopero da parte dei miei giocatori? Hanno parlato i curatori, sullo sciopero noi decideremo dopo l'allenamento. Prima ci alleniamo, poi vediamo, se tutti rispetteranno i patti e gli accordi che ci sono stati senza che questi fossero disattesi, noi faremo il nostro dovere fino in fondo. È giusto che si sappia che c'è qualcuno che ha accettato di ridursi tutto ma del 50%. Non è la stessa cosa. Ieri ho parlato con Tavecchio e mi ha ribadito che questi sono crediti da non sommare al debito sportivo. Ci sono anche dei filmati. Non penso che Tavecchio disattenda questo, è un uomo di parola. Cosa ne penso della Lega Serie A? Non si riesce mai a capire che posizione prenda. Ragiona sempre sul vago senza dare chiarezza. E questo è stato il modo di gestire il nostro mondo oggi, che lascia spazio ai furbi. Ognuno di loro dovrà spiegare le sue motivazioni, si deve essere coerenti".




sabato 23 maggio 2015

Real Madrid: via libera per Carlo Ancelotti al Milan



Il Real Madrid libera Ancelotti lunedì (o martedì) e il Milan lo aspetta volentieri. Il tecnico emiliano tiene aperta la porta ai rossoneri dopo la "convocazione" di Silvio Berlusconi: nella cena di giovedì sera con Ernesto Bronzetti, intermediario in questi delicatissimi frangenti, ha confermato tutto il suo interesse al progetto milanista, ma prima deve chiarire la sua posizione con il Real Madrid. Del resto Adriano Galliani sa benissimo che l’operazione-ritorno è legata ad un’unica eventualità: il licenziamento in tronco, con il relativo pagamento della clausola per la stagione 2015-16.

Carlo Ancelotti di nuovo al Milan, una pista che rimane molto complicata ma che affascina sempre di più i vertici rossoneri. L'incontro tra Ernesto Bronzetti, intermediario in Spagna per conto del Milan, e l'ormai ex allenatore del Real Madrid rientra nella strategia di convincimento che Berlusconi e Galliani continuano a portare avanti nella speranza del tanto agognato sì. Come riferisce la Gazzetta dello Sport, ieri c'è stato anche un vertice tra il presidente dei blancos Florentino Perez e il suo fidato collaboratore Josè Angel Sanchez ed è emersa la decisione definitiva di separarsi dall'allenatore che lo scorso anno ha portato la Decima Champions League. Il divorzio sarà ufficializzato dopo l'ultimo turno di campionato col Getafe, tra domenica e martedì, con Ancelotti che percepirà una sostanziosa buonuscita per concludere il suo rapporto con le merengues. Il Milan, che ha contattato il suo ex tecnico con una telefonata in prima persona di Berlusconi ed è pronto a mandare in missione Adriano Galliani, mette sul piatto un contratto triennale e un progetto tecnico importante. Per Tuttosport, oltre agli obiettivi italiani Darmian, Immobile, Josè Mauri e uno tra Valdifiori, Bertolacci e Baselli, si guarda a due grandi attaccanti come Ibrahimovic e Falcao per vincere le ultime resistenze del tecnico di Reggiolo.

Di tenore completamente diverso è il Corriere dello Sport, che non si mostra particolarmente ottimista sulla possibilità dell'Ancelotti-bis, ma propende per una soluzione che unisca l'esperienza di Marcello Lippi, vecchio pallino della dirigenza del Milan e intenzionato a ricoprire più un ruolo da direttore tecnico che da allenatore, alla ventata di novità rappresentata da Christian Brocchi, che bene si sta comportando alla guida della Primavera rossonera.

La giornata di ieri è trascorsa tra una telefonata e l’altra. Ernesto Bronzetti ha incontrato Florentino Perez e il suo braccio destro Josè Angel Sanchez. La sua opera diplomatica poggia sull’ottimo rapporto con il numero uno madridista, ma non è bastata per evitare il divorzio. Alla vigilia della gara con il Getafe, quella dell’incombente addio, ieri Ancelotti ha parlato ai giornalisti in un clima surreale e con dichiarazioni fatalmente di facciata. "Non ho parlato con il club, ma continuerò a pensare di essere l’allenatore del Real Madrid finché non mi comunicheranno qualcosa di diverso". Fornisce, comunque, un’indicazione temporale ben precisa sulle sue prossime mosse: "Dopo la gara con il Getafe, domenica o lunedì, incontrerò la società per parlare del futuro".

Anche in queste ore amare riesce a dribblare le domande su questa stagione ormai agli sgoccioli: "Il mio rapporto con Florentino Perez è sempre stato buono, ora deve prendere una decisione difficile. Ringrazio i giocatori per il loro sostegno, ma la valutazione spetta al club". Evita anche le trappole sull’erede designato Benitez: "Non mi dà fastidio sentir parlare di altri allenatori, è normale che sia così. Se resto qui ne sarò felice, altrimenti avrò l’orgoglio di aver passato qui due anni fantastici, che hanno portato un momento di intensa gioia al club".



giovedì 21 maggio 2015

Juventus: i biglietti per la finale di Berlino



La frenetica caccia ai biglietti è già cominciata: gli abbonati bianconeri potranno assicurarsi il loro posto all’Olympiastadion. Scopriamo i costi contemplando ogni possibile soluzione: istruzioni per l’uso per evitare truffe. Per la finale: tra intoppi tecnici e delirio fra i tifosi. Juventus Football Club comunica che la vendita per i biglietti della finale di UEFA Champions League di Berlino, Juventus-Barcelona, inizierà giovedì 21 maggio alle ore 12 sul sito predisposto da Franco Rosso Italia Srl, www.berlino2015.it.

A partire da tale data i biglietti saranno offerti in prelazione agli abbonati dello Juventus Stadium, che dovranno quindi affrettarsi all'acquisto. La prelazione terminerà giovedì 28 maggio alle ore 12.

Ogni abbonato potrà acquistare un solo tagliando a lui intestato. Sarà possibile organizzare gruppi di massimo 4 abbonati. I biglietti saranno venduti congiuntamente ai pacchetti di viaggio predisposti da Franco Rosso Italia Srl.

Si ricorda che le categorie di biglietti in vendita sono:

-         Categoria 2, 280€;
-         Categoria 3, 160€;
-         Categoria 4, 70€.

Al prezzo del biglietto si dovrà aggiungere un importo di 3,85€ che darà diritto ad ogni possessore di poter usufruire dei trasporti pubblici della città di Berlino per la giornata di gara e fino alle 3 del mattino di domenica 7 giugno.

Il sito di Franco Rosso Italia è andato prevedibilmente in tilt nei primi minuti dopo mezzogiorno, quando è scattata la vendita dei biglietti riservati agli abbonati della Juventus per la finale di Berlino. Poi ha ripreso a funzionare e in questo momento i tifosi bianconeri stanno acquistando i pacchetti viaggio per Berlino, anche se permangono le difficoltà tecniche dovute all'enorme mole di traffico sul sito. Ecco i prezzi dei viaggi:
Viaggio in autobus: 260 euro;
Viaggio in autobus gold: 350 euro;
Viaggio in aereo: 850.

Prezzi ai quali va aggiunto il costo dei biglietti che sono divisi in tre fasce: 70, 160, 280 euro. Ognuna delle tre fasce ha una “sottofascia” nella quale vengono venduti alcuni biglietti “con visibilità limitata” (ovvero con impedimenti architettonici che possono ridurre sensibilmente la visuale del campo) a 55, 125 e 220 euro. Le partenze dei pullman sono previste da Torino, Milano, Bergamo, Brescia, Verona e Bologna e sono programmare per la serata di venerdì 5 (si viaggerà dunque tutto la notte per arrivare a Berlino nel corso della mattinata). La differenza fra il viaggio “gold” e quello normale è nel comfort del pullman. Mentre per quanto riguarda il viaggio aereo, le partenze da Torino, Milano, Bergamo, Verona, Bologna e Catania le partenze sono fissate tra le 5 e le 14 del sabato e il ritorno è programmato da qualche ora dopo la partita fino alle 8 del mattino dopo. Attualmente possono acquistare i pacchetti solo gli abbonati (per entrare nel sito bisogna avere l’abbonamento sotto mano, perché se ne deve inserire il numero). Da venerdì prossimo, qualora fosse rimasto invenduto qualcuno dei 14.000 pacchetti messi a disposizione, la vendita verrà aperta a tutti, con le stesse modalità.

Chi, invece, pensa di aggirare il pacchetto Francorosso deve stare in guardia. Un aereo Torino-Berlino (e ritorno) parte da 300 euro e la combinazione volo + hotel si aggira sui 650. Gli amanti dell’avventura propendono per un tragitto in macchina: secondo ViaMichelin, in 12 ore e 28 minuti il gioco è fatto per un totale di 1154 km. Con un veicolo a benzina le spese sono così calcolate: 200 euro totali ripartiti in pedaggio (20), bollino autostradale (50) e carburante (130).

A questo punto, questi ultimi audaci dovrebbero procurarsi il tagliando per vie traverse… Su internet impazzano le offerte. Viagogo offre tagliandi da 1884,99 euro a salire fino a 3740. Su Ticketbis per un ingresso allo stadio si arriva addirittura a 30mila euro. Attenzione, però, perché altro non è che la nuova frontiera del bagarinaggio. Chi ha comprato i biglietti sul sito Uefa, che ne ha venduti 6mila dal 5 al 23 marzo tramite sorteggio, può puntare a rimetterli in vendita online per speculare. La Uefa ha dato un chiaro avvertimento: “Non fidatevi di venditori non autorizzati, agenzie e siti web. Allo stadio verrà verificata l’identità del possessore”.



Dalla Spagna: il quotidiano Sport Pogba al Barcellona



"Pogba dice sì al Barça". E' il titolone 'sparato' in prima pagina dallo spagnolo 'Sport'. Obiettivo concreto, trattative possibile. Il Barcellona vuole Pogba, il centrocampista francese vuole vestire la maglia blaugrana, ne è convinto il quotidiano catalano Sport secondo il quale "lo juventino vuole giocare con Messi, gli ultimi contatti con l'agente del giocatore, Mino Raiola, sono stati positivi, sia l'agente sia Pogba considerano il Barcellona la destinazione migliore". La squadra campione di Spagna riprenderà la trattativa dopo la finale di Champions League, novità importanti sono attese tra la fine di giugno e l'inizio di luglio. Il Barcellona vuole Pogba nel 2016 o quest'estate se la Fifa deciderà di annullare il blocco del mercato in scadenza il prossimo 31 dicembre. Secondo Sport il Manchester City è un avversario da non sottovalutare, ma Bartomeu ha già il sì dell'ex United, valutato dalla Juventus 80 milioni di euro.

In casa Barcellona sono molto ottimisti. Questo grazie al faccia a faccia avvenuto un mese fa con il procuratore di Pogba, Mino Raiola- nonostante le smentite - su invito di Ariedo Braida. Un incontro assolutamente interlocutorio che però avrebbe convinto il club blaugrana a proseguire nella strada per arrivare al talento francese della Juve. Nonostante il grosso sforzo economico - la Juve ha già rifiutato un'offerta blaugrana di 80 milioni - e la concorrenza agguerrita di Psg e soprattutto City, quest'ultimo disposto a coprire d'oro il giocatore con un'offerta di 250.000 sterline nette a settimana, tra i 17 e i 18 milioni a stagione. Dal canto suo Pogba avrebbe, sempre secondo 'Sport', rinviato qualsiasi altro discorso a dopo la finale di Champions a Berlino, quindi a metà giugno al massimo ai primi di luglio. Ma il Barcellona sarebbe la sua destinazione preferita per il dopo Juve. Giocare al Camp Nou al fianco del mostro Messi una doppia prospettiva che lo attira tantissimo.



martedì 19 maggio 2015

ReportCalcio 2015 ecco i migliori "vecchietti" in attività



La Serie A, come certificato dal ReportCalcio 2015 della Figc, è il campionato più vecchio d’Europa per l’età media dei calciatori (27.3 anni). Ma alcuni di questi «vecchietti» rimangono tra i migliori al mondo.

Prendendo spunto dal 36esimo compleanno di Andrea Pirlo, infatti, la rivista France Football ha stilato una classifica dei «senza tempo» che ancora onorano il calcio giocato. Ex campione del mondo, vincitore di 6 campionati nazionali e, tra le altre cose, di due Champions League finora, è il giocatore che dà il la alla top ten.

Che il calcio italiano sia un pò vetusto è cosa risaputa (giusto ieri 'ReportCalcio 2015' della Figc ha certificato come la Serie A è il campionato più 'vecchio' d'Europa per età media dei calciatori) ma almeno ha i migliori 'vecchiettì del mondo. Prova ne è che France Football ha inserito ben 5 italiani nella top ten mondiale degli over 36 ancora in attività.

La rivista francese approfitta del 36/o compleanno del centrocampista juventino (che cade proprio oggi) per stilare una classifica dei 'senza tempo' che ancora onorano il calcio giocato. Dei cinque italiani, ben 4 sono reduci del Mondiale 2006: Andrea Pirlo, Gianluigi Buffon (37 anni), Francesco Totti (38 anni) e Luca Toni (37 anni), oltre al sempre verde Totò Di Natale (37 anni) arrivato a 206 gol in Serie A. Completano la classifica dei "10 migliori vecchietti", pubblicata sulla homepage di France Football, altri cinque intramontabili del calcio mondiale: il 42enne Rogerio Ceni, portiere del San paolo, quarantaduenne portiere del San Paolo, il giapponese Kazuyoshi Miura (addirittura 48 anni, gioca nello Yokohama), il brasiliano Vitorino Hilton (37 anni nel Montpellier) e i francesi Cedric Barbosa (39 anni, Evian) e Sylvain Distin, 37 anni oggi all'Everton.



Scandalo nel calcio dall’Antitrust al calcioscommesse



Agli atti dell'inchiesta di Catanzaro sul nuovo filone del calcioscommesse c'è anche una telefonata tra Galigani (ex dirigente di molte società) e Di Nicola (ds dell'Aquila). Dove si parla della triangolazione Infront-Galliani-Lotito nella proprietà di diverse società italiane.

Spuntano Adriano Galliani, Claudio Lotito e la società Infront. Spuntano nelle intercettazioni agli atti dell'inchiesta del nuovo filone sul calcioscommesse di Catanzaro. E la loro posizione è messa in correlazione e riferita alle proprietà di Bari, Brescia, Salernitana e Lazio.

Diritti Tv
L'ipotesi investigativa è che l'esito della vendita dei diritti per le stagioni 2015-2018 sia stato alterato da un accordo restrittivo della concorrenza. A collegare l'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, e la società leader in Italia nella gestione dei diritti sportivi è Vittorio Galigani, ex dirigente di molte società e oggi editorialista, al telefono con il direttore sportivo dell'Aquila Ercole Di Nicola. Il riferimento a Galliani ed Infront è nella stessa telefonata, contenuta negli atti dell'inchiesta di Catanzaro, in cui i due parlano della presunta influenza del presidente della Lazio Claudio Lotito sul presidente della Figc Carlo Tavecchio e su Macalli.

L'istruttoria Antitrust nei confronti di Sky Italia, Rti-Mediaset, Infront Italy e della Lega di Serie A sull'assegnazione dei diritti tv per il campionato di calcio nel triennio 2015-2018 è "volta a verificare se siano intervenuti "accordi spartitori" fra Sky e Mediaset" e se ci sia stata "un'intesa restrittiva della concorrenza".

L'ipotesi di un "accordo restrittivo della concorrenza" sui diritti del campionato di serie A 2015-2018 tra i principali operatori nel mercato della pay tv, Sky e Mediaset, "favorito dalla stessa Lega, nonché da Infront", è stata formulata "sulla base di alcune notizia di stampa apparse nel mese di febbraio 2015". Lo spiega l'Autorità Antitrust nel provvedimento in cui ha deliberato l'avvio dell'istruttoria sulla vicenda. In particolare, a quanto si apprende, nel mirino sarebbero finite alcune parole del presidente della Lazio, Claudio Lotito: "Io, di bilanci, me ne intendo, sono quello che ha fatto prendere 1,2 miliardi alla Lega di A, ho fatto parlare Murdoch e Berlusconi".

"In particolare – ha spiegato l'Antitrust - al termine della procedura per l'assegnazione dei diritti televisivi, Sky avrebbe dovuto trasmettere le partite del Campionato di Serie A sulle piattaforme satellitare e digitale terrestre contenute nei 'Pacchetti A e B', mentre a Mediaset - che aveva presentato l'offerta più alta solo per il 'Pacchetto D' - sarebbero spettate le restanti partite su tutte le piattaforme. Successivamente alla gara, tuttavia, l'assetto definitivo delle assegnazioni è risultato diverso per i singoli 'pacchetti' in cui erano stati inseriti i diritti televisivi: il pacchetto satellitare (A) è stato assegnato a Sky, il pacchetto digitale terreste (B) è stato assegnato a Rti, mentre il pacchetto D è stato assegnato a Rti e poi da questa ceduto a Sky". Oggetto dell'istruttoria dell'Antitrust, spiega ancora la nota, "è la possibile sussistenza di un'intesa restrittiva della concorrenza, in violazione dell'art. 101, comma 1, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, volta eventualmente a 'condizionare e alterare' gli esiti della procedura di assegnazione e a escludere i potenziali nuovi entranti, in modo da pregiudicare il commercio intracomunitario. Il procedimento dovrà concludersi entro il 30 aprile 2016".

Calcioscommesse

Una nuova violenta bufera scuote l'Italia del pallone stavolta in Lega Pro e Serie D con sospetti sulla Serie B. E c'è odore di mafia. La Polizia ha eseguito decine di fermi in tutta Italia nell'ambito dell'inchiesta denominata 'Dirty Soccer' : coinvolti calciatori, dirigenti e presidenti di club. L'inchiesta è coordinata dalla Dda di Catanzaro e dallo Sco di Roma. L'accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva.

Nuova inchiesta sul calcioscommesse: coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, che ha già portato a una cinquantina di fermi, tra calciatori, dirigenti e presidenti di club. Arresti e perquisizioni in 21 provincie italiane, tra Calabria, Campania, Puglia, Emilia Romagna, Abruzzo, Marche, Toscana, Liguria, Veneto e Lombardia, il capo d'accusa è associazione a delinquere, finalizzata alla frode sportiva, aggravata dall'associazione mafiosa. Ci sarebbero almeno cinque latitanti, e oltre settanta indagati. Accertata l'esistenza di due diverse associazioni criminali in grado di alterare risultati degli incontri di Lega Pro e Serie D. Decine le partite combinate, almeno 30 le squadre coinvolte: vi sarebbero Pro Patria, Barletta, Brindisi, L'Aquila, Neapolis Mugnano, Torres, Vigor Lamezia, Sant'Arcangelo, Sorrento,
Montalto, Puteolana, Akragas, San Severo.

Gli arresti e le perquisizioni svolte dalla Polizia di Stato e partite da Catanzaro per diffondersi in tutta Italia riguardano dirigenti, allenatori e calciatori di squadre di Lega Pro e Lega D. Coinvolte nel giro di partite truccate sarebbero diverse squadre fra le quali Pro Patria, Barletta, Brindisi, L'Aquila, Neapolis Mugnano, Torres, Vigor-Lametia, Santarcangelo, Sorrento, Montalto, Puteolana, Akragas; San Severo. I dettagli dell'operazione, tuttora in corso, saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa presso la Questura di Catanzaro, alle ore 11, alla presenza del Procuratore Capo di Catanzaro Vincenzo Lombardo, del Procuratore Aggiunto Giovanni Bomardieri, del Questore Racca, del Direttore del Servizio Centrale Operativo Renato Cortese, del Dirigente della Squadra Mobile di Catanzaro Rodolfo Ruperti e del Direttore della I Divisione Andrea Grassi.

Questi i nomi dei 50 fermati: CICCARONE Antonio (Direttore Sportivo del Neapolis); MOXEDANO Mario (Presidente del Neapolis); MOLINO Francesco (Direttore Sportivo del Comprensorio Montalto Uffugo); PALERMO Antonio (Dirigente del Comprensorio Montalto Uffugo); MOXEDANO Raffaele (figlio di Mario e calciatore del Neapolis); IZZO Pasquale Calciatore della Puteolana); MARZOCCHI Emanuele (Calciatore della Puteolana); ASTARITA Salvatore (ex calciatore dell'Akragas); DALENO Savino (ex calciatore e consulente di mercato del Brindisi); FLORA Antonio (Presidente del Brindisi); FLORA Giorgio (Vice Presidente del Brindisi); MORISCO Vito (Direttore Generale del Brindisi); DI NICOLA Ercole (Direttore Sportivo de L'Aquila); NUCIFORA Vincenzo (ex Direttore Sportivo della Torres); DI LAURO Fabio (ex calciatore e imprenditore); BRDANIN Aleksander (finanziatore dicombines); MILOSAVLJEVIC Uros (finanziatore dicombines); JOVICIC Milan (finanziatore dicombines); CIARDI Daniele (magazziniere del Santarcangelo calcio); MALVISI Enrico (Imprenditore, scommettitore); GUIDONE Marco (calciatore Santarcangelo); OBENG Francis (calciatore Santarcangelo); TRAORE' Mohamed Lamine (calciatore Santarcangelo); RIDOLFI Giacomo (calciatore Santarcangelo); ULIZIO Mauro (ex Direttore Generale del Monza calcio ed ex socio, occulto, e Direttore Generale "di fatto" del Pro Patria); CARLUCCIO Massimiliano (socio occulto e dirigente "di fatto" del Pro Patria); SOLAZZO Marcello (uomo di fiducia di CARLUCCIO Massimiliano); ULIZIO Andrea (figlio di Mauro, calciatore del San Marino ed ex del Pro Patria); TIMOSENCO Ala (legata a Fabio DI LAURO e intermediaria/traduttrice con i serbi); ARUCI Erikson (collaboratore di Fabio DI LAURO e legato ad Andrea ULIZIO); GEROLINO Adolfo (ex calciatore del Pro Patria); MELILLO Vincenzo (calciatore del Pro Patria); TOSI Marco (ex allenatore del Pro Patria); BE, NINI Stefano (uomo di fiducia di CARLUCCIO); SCARNA' Alberto (Sovrintendente della Polizia di Stato e uomo di fiducia di Fabio DI LAURO); PAGNIELLO Maurizio Antonio detto "Morris" (ex calciatore, ex Presidente del Trento 1921); DAN Ioana Delia detta "Bianca" (interprete al servizio di ULIZIO Mauro); PIETANZA Raffaele (uomo di fiducia di CARLUCCIO e SOLAZZO); DE PALMA Diego (imprenditore, co-finanziatore dicombines e uomo di fiducia di Fabio DI LAURO); POGGI Raffaele (co-finanziatore dicombines; uomo di fiducia di Enrico MALVISI); NERJAKU Edmond (imprenditore, finanziatore di combines e scommettitore); CALIFANO Gianni (Direttore Sportivo del Monza); CALIFANO Bruno (padre di CALIFANO Gianni); CENNI Massimo, CORDA Ninni (Allenatore del Barletta calcio); MAGLIA Fabrizio (Direttore Sportivo della Vigor Lamezia); BELLINI Felice (ex direttore sportivo del Gudja United Malta e attuale dirigente responsabile marketing della Vigor Lamezia); FARRUGIA Robert (finanziatore di combines); FARRUGIA Adrian (finanziatore di combines); LA FERLA Sebastiano (uomo di fiducia di BELLINI Felice).




mercoledì 13 maggio 2015

Champions League: Juventus in finale verso Berlino



Apoteosi Juventus: pari al Bernabeu (1-1), i bianconeri volano in finale di Champions. Il destino ci mette lo zampino: rete decisiva dell'ex Morata dopo il vantaggio del Real Madrid con un calcio di rigore di Cristiano Ronaldo.

Una Juventus eroica è in finale di Champions League. Senza lasciarsi schiacciare dal peso dei campioni del Real Madrid e dal "miedo escenico" dello stadio Bernabeu, i bianconeri pareggiano 1-1 e si mettono in tasca un biglietto per Berlino: il 6 giugno sfideranno il Barcellona del tridente dei fenomeni per raggiungere il sogno.

I bianconeri hanno pareggiato 1-1 al Bernabeu dopo il 2-1 dell'andata. Il gol qualificazione è stato segnato da Morata.

Dopo 5 anni l'Italia torna a disputare la finale di Champions League: l'ultima nostra rappresentante era stata l'Inter di Mourinho, che nel 2010 vinse il titolo superando in finale 2-0 il Bayern Monaco. L'impresa è riuscita alla Juventus di Massimiliano Allegri. In specifico, quella di Berlino del 6 giugno prossimo, sarà l'ottava finale del trofeo per la Juventus, che ha vinto la coppa dalle "grandi orecchie" nel 1985 sul Liverpool (nella tragica notte di Heysel) e nel 1996 sull'Ajax (a Roma, ai rigori), ma che l'ha anche persa ben 5 volte (1973 dall'Ajax, 1983 dall'Amburgo, 1997 dal Borussia Dortmund, 1998 dal Real Madrid e nel 2003 nell'unica finale tutta italiana, dal Milan, ai calci di rigore). Erano pertanto 12 anni che i bianconeri non centravano un simile traguardo, la prima dopo "Calciopoli". Dando un'occhiata alla classifica per nazioni, l'Italia è paese leader, avendo portato 26 volte una formazione in finale (Juve 27 nostra rappresentante) e precede la Spagna che - con il Barcellona presente - sarà per la 25 volta in finale con un suo club.

L’ultima finale di Champions League giocata dalla Juventus è stata quella del 2003 persa contro il Milan; la Juventus ha vinto due Champions League nella sua storia, una nel 1985 – all'epoca si chiamava Coppa dei Campioni, fu la notte dell’Heysel – e una nel 1996, battendo l’Ajax nella finale di Roma.

A Berlino sarà super sfida con il Barcellona.



martedì 12 maggio 2015

Calciomercato Juventus, preso Dybala




La concorrenza è sbaragliata. La grande offerta della Juventus è irrinunciabile. Paulo Dybala sarà presto un giocatore della Juventus per una cifra pesante: 32 milioni di euro più 8 di bonus. L'argentino sbarcherà a Torino per la prossima stagione e sarà il rinforzo per l'attacco. Al bomber del Palermo 2 milioni a stagione e un contratto di 5 anni. Oggi intanto arriva il procuratore Triulzi che volerà prima a Palermo e poi giovedì a Torino.

Dybala-Juventus, un affare che s'ha da fare. Dopo oltre un mese di trattative intense, rilanci, inserimenti e controfferte, il club bianconero e il Palermo hanno trovato un accordo. Un'intesa totale che dovrebbe arrivare al sì definitivo nel fine settimana fra la serata di giovedì e la giornata di venerdì.

Non c'è, in sostanza, più molto da dire. La trattativa era in piedi da tempo ormai e il club campione d'Italia era in pole. Inter e Milan, le squadre italiane interessate non hanno avuto la forza, soprattutto economica, per competere con la Juve che si aggiudica uno dei migliori giocatori della stagione.

Già Zamparini aveva fatto sapere che ormai la Vecchia Signora era decisamente in vantaggio. Dybala, che aveva molti estimatori in Premier League, con Liverpool e Arsenal in testa, era stato anche nel mirino del Barcellona. Ma La Juve rappresenta, per ovvie ragione, un trampolino di lancio da sfruttare per crescere ancora di più.

Per Marotta, che punta dritto anche a Cavani e Falcao, l'estate sarà anche il momento di cedere giocatori. Con Tevez sempre in bilico tra restare un altro anno e andare via subito per abbracciare il sogno mai nascosto del Boca, c'è in lista di partenza Fernando Llorente. Le scelte di Allegri, negli ultimi tempi, hanno premiato Alvaro Morata. Per l'ex Athletic Bilbao è tempo di cambiare casacca.

E’ stata travolta ogni concorrenza con una offerta choc, che risponde ai parametri fissati dal presidente del Palermo: voleva 40 milioni, si parlava di 28, risulta che il club bianconero sia arrivato a concepire un affare da 32 milioni. Più una modulazione di bonus da 8, che fa quei 40 o giù di lì. Sono numeri davanti ai quali l’Inter nel tardo pomeriggio di ieri ha dovuto fare i conti (interni, sia chiaro) con una resa onorevole, ma comunque una resa rispetto a un tentativo che era in corso a fari spenti: il club nerazzurro, convinto nel perseguire il progetto di provare a dare a Mancini ciò che più ritiene congeniale al suo progetto tecnico, stava lavorando su Dybala, molto più che la Roma e il Napoli, per dirne due. Ma gli uomini di Thohir si erano spinti fino a 25 milioni e tre giocatori: inevitabilmente diverso da 32 più 8 di bonus.



sabato 9 maggio 2015

Beffa della giustizia sportiva per lo scudetto della Juventus



Nonostante le bombe carta esplose durante l'ultimo derby contro il Torino. La Corte sportiva d'appello della Figc ha sospeso fino al 22 maggio la sanzione di due giornate di chiusura del "Settore Sud" dello Juventus Stadium, comminata dal giudice per la bomba carta durante il derby, disponendo nuovi accertamenti istruttori da parte della Procura federale per verificare la responsabilità dei fatti contestati.

La Corte ha esaminato il ricorso del club bianconero, presentato poche ore dopo la decisione del giudice sportivo con richiesta di procedimento d'urgenza, contro la chiusura della curva e l'ammenda di 50mila euro, decidendo quindi di sospendere tutto per due settimane in attesa di ulteriori chiarimenti. Secondo la Juve, gli autori materiali del lancio della bomba carta «rimangono ignoti» e il provvedimento del giudice sportivo, «colpisce una folla indiscriminata poiché non si è stati in grado di individuare i reali responsabili e, forse, neppure la reale dinamica dei fatti». Questo il testo dell'ordinanza della Corte: «Considerata la necessità di assumere, a cura della Procura Federale, notizie, in ordine agli eventuali sviluppi delle indagini in corso, nonché comunque di acquisire, a cura sempre della Procura Federale, ulteriori elementi di dettaglio, anche sulla base di quanto descritto nella nota dell'osservatorio datata 27 aprile 2015, in relazione all'ascrivibilità ai tifosi abbonati al settore oggetto di sanzione della responsabilità dei fatti contestati, dispone il supplemento di accertamenti istruttori nonché la sospensione, nelle more, e fino alla data del 22 maggio 2015, delle sanzioni inflitte».

Secondo la Juventus, gli autori materiali del lancio della bomba carta "rimangono ignoti' e il provvedimento del giudice sportivo, "colpisce una folla indiscriminata poiché non si è stati in grado di individuare i reali responsabili e, forse, neppure la reale dinamica dei fatti".

La Corte sportiva d'appello della Figc ha disposto nuovi accertamenti istruttori da parte della Procura federale per verificare la responsabilità dei fatti contestati. Tradotto, questo significa che per la festa scudetto con il Cagliari lo stadio bianconero sarà tutto esaurito.

Una giornata di festa, ma non per tutti, visto che il club ha annullato l'iniziativa "Gioca con me...tifa con me" che avrebbe dovuto portare 9.500 bambini delle scuole calcio di Piemonte e Valle d'Aosta.

Era facilmente intuibile che la Corte di giustizia sportiva chiudesse molti occhi di fronte alle bombe carta per salvare la festa scudetto dei tifosi-bombaroli.



venerdì 8 maggio 2015

Voci dalla Spagna: Unai Emery allenerà il Milan



In queste settimane si è parlato tanto del possibile approdo sulla panchina rossonera di Unai Emery. L'ingaggio dell'attuale allenatore del Siviglia sarebbe favorito anche dal sempre più probabile coinvolgimento del fondo Doyen, che già l'anno scorso spingeva per la scelta del tecnico iberico. In Spagna, nel frattempo, ne sono certi. La televisione La Sexta si sbilancia maggiormente: secondo l'emittente, il Siviglia è già in cerca del suo sostituto e sono già diversi i nomi sul taccuino del club andaluso, ha riporta milannews.it.

Ha spezzato la fantasia della Fiorentina: un netto 3-0 che porta il Siviglia ad un passo dallo Stadion Narodowy di Varsavia, teatro della finale di Europa League. Domani può sfidare nuovamente la viola in Serie A. Emery ha stregato il Milan, alla ricerca di una guida per la prossima stagione, perché Filippo Inzaghi è arrivato al capolinea del suo viaggio rossonero. Un viaggio lungo 14 anni: dolce in campo, decisamente amaro in panchina. C'è bisogno di una sterzata, decisa, e il nome di Emery mette d'accordo tutti.

In Spagna ne sono certi: l'attuale allenatore del Siviglia non rifiuterà l'offerta del Milan, tanto che, come riporta la televisione. Senza dimenticare che nel prossimo mercato del Milan il fondo Doyen avrà un ruolo importante. Galliani ha già incontrato il rappresentante del fondo d'investimento, Nelio Lucas, che già un anno fa aveva consigliato l'ingaggio di Emery.

"Certi amori fanno giri immensi e poi ritornano" è uno dei ritornelli più ascoltati a Milanello e dintorni. Vera e propria hit di Adriano Galliani, può essere accostata anche allo spagnolo. Emery era nel mirino la scorsa stagione, quando con il Siviglia conquistò l'Europa League. Un corteggiamento non andato a buon fine, senza che nessuno abbia mai chiarito con precisione il motivo. Ora, però, qualcosa è cambiato. Quasi tutto, sta cambiando, adesso che il Milan si avvicina ad una svolta storica.

Emery è un allenatore che ha portato una squadra composta da giocatori normali, senza fuoriclasse, a traguardi impensabili. Crede fortemente nello spirito di gruppo, come lui stesso ha raccontato in un libro, pubblicato nel 2012. Questi sono i 5 principi del suo pensiero: Espíritu de equipo (spirito di squadra), mentalidad ganadora (mentalità vincente), esfuerzo canalizado (sforzo indirizzato ad un unico obiettivo), razon y emocion (ragione ed emozione) e serempatia (neologismo da lui stesso inventato, un mix tra serendipità, capacità o fortuna di fare inattese scoperte per caso, ed empatia). Un filosofo per il Milan che verrà.



mercoledì 6 maggio 2015

Champions League: Italia prima nel ranking Uefa 2014-15 per club



Il successo della Juventus contro il Real Madrid permette al nostro paese di scavalcare proprio la Spagna nel rendimento stagionale dell'Uefa: 18.500 contro 18.357. Nel calcolo complessivo siamo ancora quarti però con 70.010 punti mentre la Germania è terza a 79.129. È ancora lunga la strada per riprendere il posto che vale quattro squadre in Champions League. Più distanziate la Germania (15,571) e l'Inghilterra (13,571). L'Italia, che conta ancora tre squadre fra le semifinaliste delle coppe europee su sei partecipanti nel 2014-2015, ha buone possibilità di mantenere il primato sino al termine della stagione.

La vittoria della Juventus è dunque un passo fondamentale per il nostro paese per recuperare terreno nei confronti della Germania e soprattutto per cercare di riconquistare la terza piazza a livello europeo che ci permetterebbe di riavere la possibilità di qualificare quattro squadre in Champions League (le prime tre più la quarta classificata in Serie A attraverso il turno preliminare di agosto). Nell'anno 2014-2015 infatti l'Italia ha fino ad ora totalizzato 18.500 punti superando proprio la Spagna con 18.357. Più indietro Germania (15.571) e Inghilterra (13.571).

Il cammino per riavere i quattro posti in Champions però è ancora molto lungo perché l'Uefa calcola il ranking sulle ultime cinque stagioni. E da questo punto di vista l'Italia è molto staccata dopo le precedenti deludenti stagioni: 79.129 è il punteggio della Germania mentre l’Italia è ferma a 70.010. L'Inghilterra è seconda con 80.391, mentre la Spagna è irraggiungibile a quota 98.142.

È la stessa Uefa a spiegare in modo molto chiaro come avviene questo calcolo. Sul sito ufficiale si scrive: «I coefficienti dei club per federazioni si basano sui risultati ottenuti dai club appartenenti a quella federazione nelle ultime cinque stagioni di UEFA Champions League e UEFA Europa League. I ranking determinano il numero di posti assegnati a ogni federazione (paese) nelle successive competizioni per club UEFA.

Sistema punti
1) Ogni squadra ottiene due punti per una vittoria e un punto per un pareggio (metà nelle qualificazioni e negli spareggi).

2) I club che raggiungono gli ottavi, i quarti di finale, le semifinali o la finale della UEFA Champions League, o i quarti, semifinali o finale della UEFA Europa League, ottengono un punto extra per ogni turno.

3) Inoltre, vengono assegnati quattro punti per la partecipazione alla fase a gironi di UEFA Champions League e altri quattro punti per la qualificazione agli ottavi di finale.

Calcolo del coefficiente
I coefficienti vengono calcolati con una media: dividendo il totale dei punti ottenuti per il totale dei club di quella federazione partecipanti alle due competizioni di quella stagione. La cifra che si ottiene viene sommata a quella delle precedenti quattro stagioni per calcolare il coefficiente. Quando due nazioni hanno lo stesso coefficiente, la federazione con il coefficiente più alto nella stagione più recente viene posizionata davanti»-

C’è anche un’altra strada più breve ma al tempo stesso più complessa: qualora Fiorentina, Napoli o Juventus riescano nell’impresa di vincere Europa League o Champions League, potrebbe bastare anche un anno per mettere la freccia. Per quanto riguarda, invece, la classifica dei club al comando c'è sempre il Real Madrid con 170.628 punti davanti a Barcellona e Bayern Monaco. La Juventus con il 14° posto e 93.002 punti è la prima delle italiane.

Carlo Ancelotti: "Al ritorno servirà pazienza". Massimiliano Allegri esalta #euroJuve: "A 90' dalla Finale".




venerdì 1 maggio 2015

Calciomercato Lazio colpo Champions League




Con la Juventus a un solo punto dallo scudetto, resta aperta la lotta per il secondo posto e per i due pass per la Champions League. Con la vittoria sul Parma, la Lazio si porta a 62 punti in classifica, uno in più della Roma, con il Napoli che insegue a 56. I bookmaker, riferisce Agipronews, scommettono che a conquistare il secondo posto in Serie A saranno i biancocelesti, a 1,75, con i giallorossi che scivolano a quota 2,30 e i partenopei a 4 volte la scommessa.

Mourinho lo adora, Tare lo insegue. E’ un obiettivo della Lazio, uno dei possibili colpi Champions. Si chiama Mario Pasalic, croato con origini tedesche, nato a Mainz, vent'anni compiuti il 9 febbraio. E’ un centrocampista centrale, in passato agiva da trequartista, è diventato un mediano.

Sembrava a un passo dalla Lazio nei giorni in cui vennero chiusi gli acquisti in prestito di Helder Postiga (Valencia) e di Kakuta, in arrivo dal Chelsea. L’operazione Pasalic, invece, venne definita dal club londinese. Tre milioni di euro per acquistare il suo cartellino e lasciarlo sino alla fine della stagione in Croazia.

Un filo collega le strategie della Lazio al club londinese. Pasalic è un pupillo di Mourinho, che dispone di un organico ricchissimo. A Londra il play croato non avrebbe avuto possibilità di crescere e di giocare, così il Chelsea lo ha ceduto in prestito all’Elche. Nella Liga spagnola la crescita di Pasalic è stata esponenziale: 26 presenze, 1 gol, un posto da titolare, diventando il faro del centrocampo. Tare ha continuato a seguirlo, lo ha tenuto sotto osservazione. Ci sarebbero state diverse missioni in Spagna e la Lazio è entrata in azione per provare ad acquistarlo subito. Il Chelsea e Pasalic devono decidere. Portarlo a Londra e lanciarlo subito in Premier oppure metterlo sul mercato. Il croato è rimasto colpito dall’inseguimento della società biancoceleste e dall’insistenza di Tare, che alla Lazio lo metterebbe al centro del progetto. Il Chelsea, dopo l’esperienza positiva all’Elche e la crescita degli ultimi mesi, ha alzato la posta e ha fissato una valutazione alta di mercato, cinque volte superiore ai soldi incassati dall’Hajduk Spalato un anno fa: 15 milioni di euro per il suo cartellino.




Ultime notizie di calciomercato in Italia e Europa



Asta internazionale per Matteo Darmian. Secondo quanto riporta La Stampa, entro un mese di scatenerà un'asta internazionale per aggiudicarsi il terzino del Torino Darmian. Sull'esterno scuola Milan si registra l'interesse di Barcellona, Real Madrid, Manchester United e Arsenal.

La prossima estate, o al massimo nel 2016, la Juventus acquisterà sicuramente un campione brasiliano. Lo impongono due tipi di mercato (e di merchandising): quello del calcio e quello delle automobili. I nomi? Il più seguito, in questo momento, è Oscar, trequartista classe 1993 attualmente in forza al Chelsea.

Carlitos Tévez. Bastano due parole per mandare alle stelle il cuore dei tifosi del Boca Juniors, ritmo argentino, sensazioni da Apache. Lui, Carlos, vuole tranquillità perché alla Juventus sta benissimo, non lo ha mai nascosto. E per le decisioni pensa di aspettare almeno metà maggio, con un altro anno di contratto a tutelarlo ma il corteggiamento del Boca che si fa sempre più insistente. Tanto che ogni piccolo passo di questo tentativo di anticipare l'arrivo di Tévez alla Bombonera fa rumore. E non poco.

La Juventus continua a lavorare sul mercato per regalare un parco attaccanti completo a Massimiliano Allegri per la prossima stagione: uno dei principali obiettivi è Edinson Cavani, che è destinato a lasciare il PSG a fine anno.

La Juventus ha da tempo individuato in Edinson Cavani l'obiettivo ideale per sostituire Tevez, che è sempre più intenzionato a tornare al Boca Juniors. Il direttore sportivo Fabio Paratici aveva già incontrato lo scorso marzo l'attaccante uruguaiano, ora le parti si sono ulteriormente avvicinate,  dopo summit anche col fratello procuratore, Cavani ha dato piena disponibilità alla Juventus per quanto riguarda il progetto tecnico: ora le parti dovranno trattare sull'ingaggio, ma c'è ancora molta distanza (ha ancora tre anni di contratto col PSG). Una volta trovato l'accordo si dovrà trattare col club francese.

Finale di stagione che potrebbe regalare il ritorno in Champions alla Lazio. Felipe Anderson, talento brasiliano esploso in questo campionato ha parlato di questo e non solo ai microfoni della trasmissione SportTv.Globo.com: "Stiamo facendo una grande stagione, abbiamo superato la Roma in classifica e ci giocheremo il derby alla penultima giornata. Dovremo rimanere concentrati fino alla fine per il nostro obiettivo che è arrivare al secondo posto. Le voci sul Barcellona? Ne ho sentite tante, ma io penso solo alla Lazio e rimango concentrato. Se, però, capitasse l'occasione di giocare in un top club ne sarei felice".

Valdifiori: «Il Napoli? In una big andrei al volo». Il centrocampista dell'Empoli: «Mi sento pronto per il salto in una big. Ora penso a chiudere la stagione nel migliore dei modi». Se arrivasse la possibilità di un salto in una grande società la prenderei al volo». Mirko Valdifiori è uno dei giocatori nel mirino del Napoli per la prossima stagione. Il centrocampista dell'Empoli stasera è stato uno dei migliori in campo nel 4-2 rifilato proprio agli uomini di Benitez. Impossibile non parlare del suo futuro a fine partita: «Stasera volevo dimostrare le mie qualità, soprattutto per il bene dell'Empoli e per centrare la salvezza. Ora penso al finale di stagione, a giocarlo al meglio, poi vedremo cosa succederà. Mi sento pronto per il passaggio in una big, mi vorrei mettere alla prova», ha detto il calciatore a Sky.

Tutti alla ricerca di Josè Mauri. Il gioiellino del Parma fa gola a mezza Europa , piace a Juve, Milan, Inter, Bayern e Atletico Madrid,. Con personalità e maturità degne di un veterano ha preso in mano le redini della squadra di Donadoni con giocate e reti decisive. Le big del Vecchio Continente stanno corteggiando il talentuoso centrocampista italo-argentino, ma diversi club nostrani stanno manifestando solidarietà nei confronti del delicato momento vissuto dalla società emiliana.

Il Liverpool non è ancora certo di riuscire a trattenere Raheem Sterling, e secondo il Daily Mirror in caso di partenza del talento inglese i Reds si butteranno su Christian Benteke dell'Aston Villa, Memphis Depay del PSV e James Milner del Manchester City.

Manchester United, il colpo può essere davvero Bale. Nel 2013 il suo acquisto fece storia. Per il cartellino di Gareth Bale il Tottenham incassò oltre 100 milioni di euro, un record. Che oggi potrebbe essere battuto, visto che secondo il Daily Telegraph per il gallese lo United in estate arriverà ad offrire la somma record di 135 milioni di euro.

Proposto al City un prestito con diritto di riscatto, con gli inglesi che preferirebbero però monetizzare subito la cessione. Gli emiliani valutano l’esterno tra gli 8 e i 10 milioni, il d.s. Ausilio può mettere sul piatto Taider. A sinistra sarà ceduto uno tra Dodò e Nagatomo.

L’idea di Mancini è abbastanza chiara. Per la prossima stagione punta a due terzini capaci di giocare su entrambe le fasce (D’Ambrosio e Santon) e due specialisti come appunto Zukanovic e Vrsaljko. Il 28enne bosniaco è stato studiato negli ultimi mesi. Prima dallo stesso Ausilio il 31 marzo in Austria-Bosnia, poi da un osservatore in Cesena-Chievo del 12 aprile. Zukanovic, che all'occorrenza può giocare pure alto e soprattutto da difensore centrale, è al Chievo in prestito dal Gent per 400mila euro, con riscatto fissato a 1 milione. I gialloblù puntano ad acquisire il cartellino del bosniaco per poi cederlo a circa 3,5 milioni.

L'Inter continua a guardare al futuro: tra i tanti ragazzi visionati dalla dirigenza nerazzurra c'è Giuseppe Scalera, terzino destro della Primavera del Bari, arrivato alla fine di una stagione calcistica che lo ha visto assoluto protagonista.

Ottimo in fase di spinta, molto attento in fase di copertura, Scalera  può essere perfetto per il futuro della corsia destra dell'Inter, che il prossimo anno conterà il solo D'Ambrosio (il contratto di Jonathan scade il 30 giugno). Il ragazzo ha compiuto 17 anni lo scorso gennaio (classe '98) e veste la maglia del Bari da ben sette stagioni, con cui ha compiuto tutta la trafila delle giovanili. Il suo contratto con il club pugliese è in scadenza nel 2017 e la sua prestanza fisica (è alto 184 cm) non lo penalizza affatto in termini di velocità. Nella scorsa stagione Scalera è esploso negli Allievi Nazionali: da allora non ha più mollato la casacca dell'Italia Under 16 prima e Under 17 poi. Quest'anno il giovane terzino è stato premiato a Coverciano come miglior difensore classe '98: in molti già lo paragonano all'ex terzino dell'Inter Maicon.



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