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domenica 27 novembre 2016

Milan, Silvio Berlusconi: "Closing potremmo spostarlo...



Il presidente rossonero: "I cinesi ci hanno dato assicurazioni sull'esistenza di questi capitali, ma se le autorizzazioni non arrivassero in tempo potremmo spostare il closing di un mese, un mese e mezzo non di più. Se salta tutto, punterò su un club tutto italiano".

Galliani: "Se l'operazione slitta, a gennaio il mercato sarà concordato coi cinesi"

Il presidente è disposto a concedere una proroga  per chiudere l’affare. In cambio, però, pretende che i soldi siano depositati presso conti vincolati a Hong Kong a favore di Fininvest entro la fine della prossima settimana. E inoltre pretende anche che venga svelata l’identità dei soci presenti nel fondo intenzionato a comprare il club.

Lo slittamento è un'ipotesi concreta e Sino Europe per "salvare" il patto darebbe altri 80 milioni

La possibilità che ci sia un nuovo rinvio è diventata molto concreta. Annunciata dallo stesso Silvio Berlusconi che ha parlato a Sky affrontando tra gli altri anche il tema, attualissimo, della cessione del Milan.

Berlusconi è stato tenero nei confronti di Sino Europe, la società che firmò il preliminare del 5 agosto in Sardegna. Ha infatti definito il gruppo cinese «molto serio, le intenzioni sono quelle di riportare il Milan ai livelli raggiunti negli ultimi 30 anni e le persone che ho incontrato mi hanno fatto un'ottima impressione», ripetendo di aver ricevuto assicurazioni circa i capitali che devono essere trasferiti dalla Cina a Milano nelle casse di Fininvest. Confermato anche il piano B già spiegato la notte del derby. E cioè nel caso dovesse saltare la trattativa, «con l'accordo dei tifosi, in particolare della famosa curva sud», si punterebbe «a un Milan giovane, italiano e con molti talenti provenienti dal vivaio».

Il fondo cinese non ha ancora chiesto formalmente un rinvio del closing, ma ha ringraziato Berlusconi «per le sue parole e conferma il proprio forte impegno a concludere la trattativa nel più breve tempo possibile». Fassone, che lavora a Milano per conto di Sino Europe, è pronto ad attendere la fine della prossima settimana prima di considerare scaduto il termine utile (o le autorizzazioni arrivano entro il 6 dicembre oppure il closing del 13 andrà a vuoto) per sedersi al tavolo con i manager di Fininvest e negoziare il rinvio che naturalmente avrà un costo. I cinesi sono decisi, per rinnovare il patto, a versare una nuova somma (tra 70 e 80 milioni di euro) oltre ai 100 già versati, sotto forma di ulteriore caparra per ottenere la deroga. Nel caso si realizzasse questa soluzione, ci sarebbe da studiare la strategia per il mercato di gennaio. A luglio scorso provvide direttamente Fininvest con l'investimento di 15 milioni serviti per finanziare le operazioni di Lapadula (9 milioni pagamento in tre anni) più Suso, Mati Fernandez e Pasalic, questa volta dovrebbe toccare ai cinesi anticipare la spesa più impegnativa e in linea con le garanzie sottoscritte in agosto (350 milioni da investire in tre anni). Qui la chiave, ancora una volta, è la chiarezza del patto perché le eventuali operazioni, concordate con Montella, dovrebbero essere concluse e firmate con l'accordo di Fassone - da Galliani e dal suo ds Maiorino.

L’ostacolo che sta ritardando il closing è sempre il medesimo: le autorizzazioni che il Governo di Pechino deve concedere per sbloccare il trasferimento dei soldi dalla Cina ai conti Fininvest in Italia. Non sono ancora arrivate e se non arriveranno in tempo, la conclusione dell’operazione sarà rinviata. A quel punto, come scritto sopra, Sino-Europe Sports dovrà impegnarsi sia a versare i soldi su un conto vincolato a Fininvest e sia presentare la lista degli investitori. La holding della famiglia Berlusconi per dare maggiore tempo agli acquirenti chiede garanzie precise, dunque.

Questa operazione riguardante il passaggio di proprietà del Milan sta diventando una vera e propria telenovela. I tifosi non ne possono più. Molti sono arrabbiati per come si stanno sviluppando le cose e sperano che il 13 si possa davvero porre la parola ‘fine’ alla vicenda. Ma più trascorrono le ore e più sembra che un rinvio del closing sia possibile. Sicuramente se venissero svelati i nomi degli investitori a breve, ci sarebbe poi maggiore tranquillità eventualmente nell'aspettare più tempo. Ma tutta questa segretezza non fa altro che scaldare gli animi.



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