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martedì 29 dicembre 2015
Inter: caos per Kondogbia il 13 la sentenza del TAS
Si risolverà davanti al Tribunale Arbitrale dello Sport la questione, sospesa da due anni, che vede di fronte Monaco e Siviglia in merito al trasferimento al club del Principato di Geoffrey Kondogbia, avvenuto nell'estate del 2013, per stabilire chi è responsabile del pagamento dei diritti di formazione al Lens, club nel quale l'attuale centrocampista dell'Inter è cresciuto calcisticamente. ù
Secondo quanto rivela As, i due club si vedranno il prossimo 13 gennaio davanti al tribunale di Nyon.
Kondogbia non sta vivendo il miglior momento della sua carriera. Arrivato in estate all'Inter dal Monaco per 29 milioni di euro più 2 di bonus non è ancora riuscito a ritagliarsi il ruolo da protagonista che tutti si aspettavano. Ma proprio il suo arrivo in Francia nell'ormai lontano agosto 2013 potrebbe essere l'ennesimo capitolo negativo per il nazionale francese.
Il Monaco pagò 20 milioni di euro per coprire la clausola rescissoria presente nel suo contratto con il Siviglia. Il club monegasco, allora, non pagò i diritti di formazione (obbligatori secondo il regolamento della FIFA) al club francese del Lens che ha lanciato Kondogbia nel calcio che conta. I monegaschi sostengono infatti che avendo pagato la clausola rescissoria dovrà essere il Siviglia a pagare i diritti di formazione.
Come ha ricordato AS, il Siviglia si è trovato costretto a vendere Kondogbia anche perché si è servito del finanziamento del fondo Doyen per acquistare il centrocampista dal Lens e che avrebbe dovuto accettare qualunque offerta superiore a 12 milioni di euro. Il Monaco, dal canto suo, sostiene che avendo pagato una clausola di rescissione al Siviglia, non ha completato l'acquisto dal club spagnolo, ma ha invece tesserato un giocatore svincolato. Questo porterebbe la questione dei diritti di formazione esclusivamente nelle mani del Siviglia.
La FIFA in una prima sentenza aveva dato ragione alla formazione andalusa, ma il ricorso al TAS del Monaco ha bloccato per ora ogni discussione. Per ora, perché il 13 gennaio arriverà la tanto attesa sentenza definitiva.
In ogni caso, la sentenza non ricadrà sull'Inter, attuale proprietario del cartellino. Il club nerazzurro è al riparo da ogni questione, ma gli sviluppi della vicenda extracalcistica potrebbero togliere serenità a Kondogbia. Una serenità cercata a lungo dal 22enne francese che sta ancora cercando di conquistare un posto da titolare agli ordini di Roberto Mancini.
Il club monegasco, allora, non pagò i diritti di formazione (obbligatori secondo il regolamento della FIFA) al club francese del Lens che ha lanciato il giovane Kondogbia. Ricordiamo che Kondogbia ha lasciato il Siviglia versando alla LFP la clausola di rescissione pagata dal Monaco, e da lì nasce il problema: secondo le regole Fifa, infatti, il 5% di ogni trasferimento venga assegnato alle squadre dove ogni giocatore si è formato. Il Monaco sostiene che Kondogbia è arrivato in Ligue 1 da giocatore libero dopo che la clausola di rescissione è stata pagata, e quindi ritiene la questione non di sua competenza. La Fifa, però, ha dato in prima istanza ragione al Siviglia, e si presume che il Tas segua la stessa linea, il che significa che l'ASM rischia di dover finalmente riconoscere al Lens la somma prevista.
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