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mercoledì 30 dicembre 2015
Lazio, caccia al terzo scudetto 1914-15
La possibilità in questione riguarda il campionato di calcio della stagione 1914/1915. Il torneo fu interrotto dal primo conflitto mondiale ed il titolo fu assegnato dalla Figc al Genoa, vincitore del girone settentrionale. I capitolini avevano però praticamente conquistato il raggruppamento centromeridionale. Nasce da qui la ventilata richiesta da ambienti biancocelesti.
La petizione popolare con destinatario la FIGC ha raccolto oltre trentamila firme e di sicuro Lotito dovrà tenerne conto. La richiesta è tirata per i capelli sul piano sportivo ma giustificata su quello del diritto, quindi un’assegnazione ex aequo del titolo con il Genoa ci potrebbe essere.
I fatti sono noti, ma è bene riassumerli: all’epoca la serie A (peraltro chiamata ‘Prima Categoria’) era ben lontana dall’essere a girone unico, ma si articolava su più raggruppamenti regionali e interregionali, con una fase finale definita ‘nazionale’ ma in realtà riservata soltanto alle squadre del Nord, tale era il divario organizzativo e tecnico con il resto d’Italia. Alla fine di tutto questo tormento di partite e di formule che cambiavano da un anno all’altro c’era però una finale fra la vincitrice del campionato maggiore e la squadra uscita dal Centro-Sud, anche quell’anno (dopo avere straperso nel 1913 con la Pro Vercelli e nel 1914 con il Casale) la Lazio, ma l’entrata in guerra dell’Italia il 24 maggio impedì il completamento anche della fase precedente, che venne sospesa.
Nell’ultima giornata, prevista per il 23 maggio, teoricamente il Genoa capolista avrebbe potuto essere agganciato, nel girone finale del campionato maggiore, sia dal Torino (che affrontava proprio il Genoa a Genova) che dall’Inter (che aveva il derby). Quindi il Genoa nemmeno aveva completato il suo cammino. L’assegnazione del titolo ai rossoblù fu travagliata ed avvenne soltanto nel 1921, con nessuno a protestare.
Poi è vero che la Lazio dell’epoca non avrebbe senz’altro vinto con Genoa, Torino o Inter, ma ragionando così non si dovrebbero disputare metà delle partite. Visto che quella fu un’assegnazione di guerra, non sarebbe quindi sbagliato dare anche alla Lazio quel titolo, usandolo come pretesto per ricordare i caduti di tutte le regioni d’Italia in maniera non retorica ma proprio per questo comprensibile.
Nell'ultima giornata in programma, i rossoblù avrebbero dovuto affrontare proprio il Torino in Liguria, mentre nei programmi dell'Inter c'era il derby con il Milan fanalino di coda con soli 3 punti. Significa che - considerati i due punti a vittoria - sia il Torino che l'Inter, in teoria, avrebbero potuto raggiungere il Genoa in testa alla classifica (il ché avrebbe dato vita a degli spareggi). Situazione simile per quel che riguarda l'altro girone, quello centro-meridionale: la Lazio era in testa alla classifica con 8 punti, 2 di vantaggio sulla Roman (antenata della Roma, che ancora non esisteva) e sul Pisa. Nell'ultimo turno, le due inseguitrici si sarebbero dovute incrociare, mentre i biancocelesti avrebbero dovuto affrontare l'agevole partita con il Lucca ultimo a zero punti.
Almeno sulla carta la Lazio (già finalista nei due anni precedenti, sconfitta prima dalla Pro Vercelli e poi dal Casale) aveva qualche chance in più di conquistare un posto nella finale scudetto, nonostante dovesse giocare anche un'altra partita, la semifinale contro una delle due squadre del meridione (non un girone vero e proprio, ma uno spareggio a due) Naples e Internazionale Napoli. Quest'ultima, che nella partita di andata aveva vinto 3-0 sul Naples, l'anno precedente era stata liquidata dalla Lazio - sempre nella "semifinale" del centro-sud - con due vittorie per 1-0 e 8-2. Quando però, al termine della prima guerra mondiale, il Consiglio Federale si riunì per organizzare il nuovo campionato di calcio, la Figc decise di assegnare d'ufficio al Genoa il suo settimo titolo di campione d'Italia, considerata l'impossibilità di disputare la finale scudetto (la maggior parte dei giocatori avevano perso la vita nel conflitto mondiale) e ritenendo valida la classifica provvisoria del girone settentrionale prima della sospensione della guerra, senza tenere minimamente in considerazione che anche la Lazio era arrivata prima nel girone centrale. Nonostante le proteste dei dirigenti biancocelesti non ci fu nulla da fare. Proprio per questo motivo c’è la possibilità che il club biancoceleste inoltri una richiesta formale alla FIGC per rivedere la decisione e decretare lo scudetto, condiviso col Genoa, alla Lazio. Questo sarebbe il primo scudetto della storia biancoceleste e spetterebbe alla Lazio di diritto.
Il motivo è da ricondurre al divario che esisteva all'epoca tra le squadre del nord e quelle del centro-sud, che negli anni precedenti non erano mai riuscite nell'impresa di vincere lo scudetto, per cui la vittoria della squadra settentrionale era considerata pressoché una formalità. Ciò non toglie però che l'assegnazione di quello scudetto sia quantomeno difettosa, in quanto venne completamente ignorata la posizione della Lazio solo basandosi sull'andamento dei campionati passati. Proprio su questo punto si fonda la possibilità del club biancoceleste di inoltrare una richiesta formale alla Figc per rivedere la decisione. Un'idea che - assicurano le persone che gli stanno vicino - stuzzica non poco il presidente Lotito, ma che fino a questo momento non si è mai concretizzata in atti ufficiali o richieste formali in Federazione.
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