Codice monitoraggio

giovedì 29 settembre 2016

Di Francesco: con il Genk in campo con i giovani



Eusebio Di Francesco vuole "entusiasmo e voglia di combattere" nella prima trasferta europea del Sassuolo in questo girone di Europa League, in casa del Genk. Dopo il 3-0 all'Athletic Bilbao al Mapei Stadium, i neroverdi vogliono bissare la vittoria e confermarsi primi nel girone. "Sarà una partita difficile - ammette il tecnico -, troveremo un ambiente caldo e una squadra che ha grandi qualità soprattutto in attacco, dovremo essere bravi più del solito".

"Viste le condizioni e le tante assenze la cosa principale è avere entusiasmo, organizzazione e voglia di combattere su ogni palla - spiega Di Francesco a Sky Sport - . Gli infortuni? Molti sono casuali, però non è un problema, metteremo dentro i giovani, potrebbero toglierci qualcosina, ma potrebbero darci tanto entusiasmo e poi tutti noi abbiamo voglia di far bene in Europa".

Di Francesco parla anche del bell'avvio di stagione: "Abbiamo fatto tanto per arrivare rodati sia in Europa che in campionato e devo dire che se dovessimo avere di nuovo i tre punti ottenuti con il Pescara, saremmo terzi a quota 12, un grande risultato perché saremmo dietro Juventus e Napoli. Noi vogliamo continuare a stupire e a entusiasmare, è importante avere questa voglia per sopperire alle difficoltà e alle fatiche perché certi giocatori dovranno fare davvero gli straordinari". Il Milan è il prossimo avversario in Serie A, ma Di Francesco non ci pensa: "In questo momento non ci penso assolutamente perché quella di domani è una tappa importante per il nostro cammino in Europa, abbiamo fatto tanto per conquistarla e non vogliamo sprecare il lavoro fatto, poi penseremo al Milan".

Un commento anche su Gregoire Defrel, il più in forma dei suoi: "Sta facendo veramente bene, lavora con grande umiltà per la squadra e questo è l'aspetto che lo contraddistingue, si mette a disposizione dei compagni, per me è l'attaccante ideale e sono felice che venga gratificato dai gol che realizza".

Di Francesco è intervenuto in conferenza stampa: "Genk bravo in fase offensiva, ma noi non siamo venuti per difendere lo 0-0. Siamo qui per fare una grande partita, sono sereno e convinto che chi giocherà interpreterà al meglio la partita".

L'incontro di Europa League fra Genk e Sassuolo potrà essere seguito anche sul maxischermo dai tifosi emiliani: verrà infatti allestita una fan zone in piazza Garibaldi, grazie alla collaborazione tra il Comune e il Comitato dei Commercianti del Centro Storico.



martedì 27 settembre 2016

Cessione Milan, nuova accelerata verso il closing




Secondo quanto ha riportato Sky Sport, il gruppo cinese, rappresentato da Han Li, era a Milano circa 10 giorni fa. L'intenzione era quella di accelerare in modo importante nella trattativa che porterà il Milan in mani cinesi. Il gruppo è arrivato alla Malpensa giovedì, passando per una serie di incontri poi a piazza Belgioioso, dove c'è la sede dei legali del gruppo cinese, piazza Cavour, per una cena al ristorante Camillo Benso per proseguire parte dell'incontro, e piazza Repubblica dove viveva in questi giorni il gruppo cinese rappresentato da Han Li, braccio destro di Yonghong Li, il presidente del gruppo Sino-Europe. Ci sono stati altri incontri soprattutto con le banche, e la novità che raccontiamo è che ci sono stati degli incontri con gli advisor soprattutto per le questioni economiche e finanziarie, quindi per il famoso transito di soldi dalla Cina all'Italia, con Fassone presente, e c'è stato un ulteriore incontro anche in via Paleocapa, sede di Fininvest, visitata per la prima volta da Han Li.

L'incontro è andato bene e si va verso il closing, previsto in ogni giorno utile dal 5 novembre al 5 dicembre: l'idea del gruppo cinese resta sempre quella di chiudere entro il 20 novembre, giorno del derby, ma al momento è difficile prevedere ira una data esatta, perché molto dipenderà dalle autorizzazioni finanziare delle banche cinesi. Ma un'accelerata c'è stata dopo questo incontro e sono stati fatti grandi passi in avanti.

Nonostante le recenti indiscrezioni rilanciate da Bloomberg e dal settimanale cinese Caixin, che avevano minato la credibilità della cordata cinese rappresentata da Li Yonghong, prosegue a fari spenti, ma in maniera decisa, la trattativa tra Sino Europe Sports Investment e Fininvest per il passaggio di proprietà del Milan. Secondo quanto rivelato da Sky Sport, circa 10 giorni fa una delegazione capeggiata da Han Li, braccio destro di Li Yonghong, si è recata a Milano per una serie di incontri legati all'affare.

Il gruppo è sbarcato all'aeroporto di Malpensa giovedì scorso, passando per una serie di incontri a piazza Belgioioso, dove c'è la sede dei legali del gruppo cinese, piazza Cavour, per una cena al ristorante Camillo Benso e piazza Repubblica dove viveva in questi giorni il gruppo cinese rappresentato da Han Li. Ulteriori summit, alla presenza di Marco Fassone (uomo destinato ad assumere la doppia carica di amministratore delegato e direttore generale dopo il closing), si sono svolti con le banche e gli advisor che si stanno occupando del transito del denaro necessario per chiudere l'operazione dalla Cina all'Italia e poi nella sede di Fininvest in via Paleocapa.

 Al momento, il periodo di tempo nel quale la cordata cinese confida di concludere l'acquisto del Milan rimane lo stesso, dal 5 novembre al prossimo 5 dicembre ma l'obiettivo, per questioni anche legate al marketing, sarebbe di dare l'annuncio ufficiale il 20 novembre, giorno del derby contro l'Inter. La trattativa dunque prosegue e a piccoli passi si va verso la definizione dell'affare.



Fifa, che gaffe: «Buon compleanno a Fernando Totti»





La pagina transalpina del massimo organismo mondiale del calcio dedica un messaggio al capitano della Roma, ma sbaglia il nome.

Buona l'intenzione, pessimo il risultato. L'account Twitter in lingua francese della Fifa ha infatti pubblicato un messaggio di auguri al capitano della Roma per i suoi 40 anni, sbagliandone il nome di battesimo. Il tweet, corredato da una foto della bandiera giallorossa con la Coppa del Mondo vinta nel 2006, è stato immediatamente ripreso dall'ironia degli utenti.

«Buon compleanno a Fernando Totti». Fernando?

Sì, tra i tanti messaggi di auguri per il 40° compleanno del capitano della Roma c’è anche un errore abbastanza grossolano.

Poi le scuse: «Se Fernando Totti esiste, lo salutiamo...»

  La gaffe social è opera della Fifa che ha voluto dedicare un pensiero alla leggenda giallorossa.

Gli utenti hanno subito notato lo scambio di nome e il profilo della Federazione ha poi corretto, scusandosi: «Errare è umano, se Fernando Totti esiste lo salutiamo. Ci scusiamo e soprattutto buon compleanno a Francesco Totti!».

«Buon compleanno a Fernando Totti!!! Il romano festeggia oggi 40 anni!», si legge nel cinguettio a cui è abbinata una foto di Totti davanti alla Coppa del Mondo conquistata con la Nazionale nel 2006.



lunedì 26 settembre 2016

Lotito elogia Simone Inzaghi


Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha parlato ai microfoni di Radio Onda Libera dell'attuale momento della formazione allenata da Simone Inzaghi che, nonostante i pochi proclami, ha gli stessi punti della Roma.

Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha parlato ai microfoni di Radio Onda Libera dell'attuale momento della formazione allenata da Simone Inzaghi: "Il campionato è lungo e la classifica in questo momento conta davvero poco. Noi abbiamo sofferto contro l'Empoli, però c'è l'equilibrio tattico e questo fattore ci sta premiando”.

"Mi colpisce la sua capacità di dialogo con la squadra, fermo restando che un allenatore si assume sempre le responsabilità delle scelte da fare con un organico ampio e dunque dovendo lasciare dei giocatori in panchina. Fin qui ha dato spazio praticamente tutti e ciò vuol dire che sta gestendo al meglio le risorse”.

"Ci possono essere delle sorprese. Sulla carta ci sono sicuramente Napoli e Juventus, squadre molto dotate, ma non sono mancati dei risultati a sorpresa in avvio di campionato. In una squadra contano principalmente il collettivo, al di là dei singoli, e l'umiltà”.

"La Juventus ha un organico di assoluto valore ed è chiaro che vale il principio del collettivo e l'umiltà, che magari gli avversari mettono al massimo riuscendo a creare delle difficoltà anche a una squadra così forte se non risponde al 100%. E' così che le squadre meno dotate riescono a fare dei risultati inaspettati”.

"Ventura è l'uomo giusto perché ha tutte le qualità, conoscenze ed esperienza per valorizzare i giovani. Noi dobbiamo recuperare le risorse dei settori giovanili. Per questo con il presidente Tavecchio abbiamo messo in atto una serie di norme che vanno ulteriormente in questa direzione”.



domenica 25 settembre 2016

Vincent Thill debutta in Ligue 1, primo 2000 nei top campionati



Il suo nome sarà sicuramente ricordato, ma solo il tempo potrà dire se Vincent Thill lascerà veramente il segno nel calcio che conta.

Il centrocampista lussemburghese Thill, sedici anni compiuti a febbraio, ha esordito nel match perso col Bordeaux. Ha già segnato un gol in nazionale. Sedici anni compiuti a febbraio, si tratta del primo classe 2000 che esordisce in uno dei massimi campionati europei, considerando Francia, Italia, Inghilterra, Germania e Spagna.

Thill, ed è un designato. La sua squadra, il Metz, ha perso per 3-0 in casa dal Bordeaux, ma per il giovannismo lussemburghese si tratta di una data che non dimenticherà mai: il primo giocatore nato nel nuovo millennio a esordire in uno dei 5 campionati più importanti di Europa è figlio d'arte, dato che suo padre Serge era un calciatore e anche i suoi fratelli Sébastien e Olivier hanno perseguito la medesima carriera.

Vincent in estate era entrato nell'orbita d'interesse del Bayern, ma poi ad aggiudicarselo è stato il Metz. Già nel giro della nazionale maggiore del Lussemburgo, con cui ha già segnato un gol in 4 presenze (alla Nigeria in amichevole), è indubbio che potrà diventarne il capitano. Almeno venti anni di carriera sono infatti assicurati: Thill potrebbe essere ancora in campo nel 2040

Forse non entrerà nella "hall of fame" del calcio mondiale, ma di sicuro con il debutto in Ligue 1, in una partita non certo fortunata per il suo Metz, nulla di strano, se non fosse che il centrocampista lussemburghese è venuto al mondo il 4 febbraio del 2000.




venerdì 23 settembre 2016

Milan, dalla Cina spunta un nuovo documento falso



Non solo Bloomberg. Ora anche la stampa cinese inizia a diffondere forti dubbi sulla veridicità dei documenti forniti dal consorzio "Sino-Europe" per convincere Silvio Berlusconi e Fininvest a cedere il Milan. In particolare, a gettare lunghe ombre nere sul comportamento della cordata rappresentata da Li Yonghong questa volta è il settimanale Caixin, che, nell'ultima edizione, definisce "falsa" la lettera di garanzia con cui "Bank of Dongguan" promette di finanziare il progetto di acquisizione del club rossonero.

Trattasi di un mezzo di informazione tra i più prestigiosi in Cina e la cordata che sta completando l'acquisto del Milan e che ha già versato una caparra di 100 milioni di euro avrebbe presentato nello scorso mese di aprile un altro documento falso, questa volta col timbro della Bank of Dongguan.

Documenti che sarebbero serviti per certificare nei confronti di Fininvest la solidità del gruppo, ma dal citato istituto di credito sono giunte immediate smentite sull'aver prodotto tale documento per la Sino Europe. E anche sul fronte italiano non arrivano notizie rassicuranti sulle credenziali e la solidità della cordata cinese.

Nel dettaglio, secondo la stampa cinese, durante i colloqui preliminari con Berlusconi, il consorzio "Sino Europe" avrebbe presentato un documento recante il timbro ufficiale della "Bank of Dongguan" e datato 26 aprile 2016, nel quale l'istituto di credito si dice "consapevole che la vostra azienda intende acquisire 99,93% del capitale della società di calcio italiano Milan e che, per questa transazione, ha bisogno di circa 600 milioni di euro" e "disposto a fornire l'assistenza necessaria per reperire i finanziamenti".

Appena due giorni fa, invece, gli americani di Bloomberg avevano fatto definito "falso" il documento, rilasciato da un altro istituto, la "Bank of Jiangsu", che attestava a quota 852.468,304,56 yuan, 128 milioni di dollari, lo stato finanziario del gruppo al 25 aprile scorso. In quel caso, era subito arrivata la smentita di Fininvest. Forte, oltre che del lavoro preliminare degli advisors, anche dei 100 milioni di caparra già versati dai cinesi.

giovedì 22 settembre 2016

Roma voci di cessione quote della società, la società smentisce



Lo sostene l'agenzia Bloomberg, spiegando che il valore della quota sarebbe di 75 milioni di euro. Pallotta non intendere cedere quote dalla As Roma.

La Raptor di James Pallotta sta valutando la possibilità di vendere una quota da 75 milioni di euro nella Roma, che agli attuali andamenti di borsa equivale a poco più del 40% della società. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali Pallotta incontrerà tre banche la settimana prossima a Londra. Tra l'altro, il viaggio londinese di Pallotta è confermato: il presidente giallorosso partirà già domani accompagnato dai suoi più stretti collaboratori. In serata è arrivata l'immediata risposta della società giallorossa affidata a un comunicato stampa nel quale proprio Pallotta chiarisce di non aver intenzione di "cedere quote della società".Pallotta non commenta sulla vendita della quota ma precisa che un partner strategico è necessario per aiutare a finanziare il nuovo stadio. Secondo Bloomberg, alcuni investitori asiatici avrebbero contattato Pallotta, che ritiene che la Roma valga quanto il Milan.

In relazione a quanto pubblicato da Bloomberg in data odierna l'AS Roma smentisce l'ipotesi di cessione di una quota del club da parte dell'attuale proprietà. Il Presidente della AS Roma James Pallotta precisa di aver parlato con l'estensore dell'articolo smentendo la circostanza di essere alla ricerca di investitori nel club, seppur ricevendo periodicamente manifestazioni di interesse da parte della comunità finanziaria internazionale. Il Presidente ha altresì precisato al giornalista che nuovo capitale sarà raccolto per finanziare la costruzione del nuovo stadio, una volta che il progetto avrà ottenuto l'approvazione finale, sia internamente sia esternamente all'attuale compagine proprietaria». Così la Roma sul proprio sito ufficiale smentisce la notizia dell'agenzia Bloomberg.

mercoledì 21 settembre 2016

Premier League: Josè Mourinho: «La colpa è di Van Gaal»



Il tecnico dei Red Devils avrebbe dato la colpa di questo difficile inizio di stagione al predecessore: «I miei ragazzi giocano ancora seguendo la sua mentalità, è come se fosse una camicia di forza».
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«La colpa è di Van Gaal». Josè Mourinho, tecnico (in difficoltà) del Manchester United, scarica la responsabilità del momento negativo che sta passando la sua squadra di fenomeni sul suo predecessore. «I miei giocatori sono ancora intrappolati nel modo di giocare di Van Gaal», ha rivelato ad alcuni amici lo Special One dopo il terzo ko consecutivo fra Premier ed Europa League. Colpa di un modo di giocare troppo orizzontale e di un possesso palla eccessivo. Il portoghese ha definito la filosofia di chi lo ha preceduto sulla panchina dei Red Devils come di una «camicia di forza» che limita le verticalizzazioni che vorrebbe vedere in campo Mou.

I giocatori allenati dal tecnico olandese non riescono ad interpretare le idee del portoghese che, vorrebbe verticalizzare più velocemente eliminando quel possesso palla sterile ed inutile che non riesce a rendere lo United pericoloso nonostante l'enorme talento di cui dispone. Il paradosso è che l'ex ct dell'Olanda è stato uno dei grandi maestri di Mourinho che ha ricoperto la posizione di suo vice nel Barcellona dal 1997 al 2000, conquistando una Copa Catalunya.

 Ma queste parole non giustificano i numeri che condannano i Red Devils. I chilometri macinati dalla squadra di Josè Mourinho sono inferiori a tutte le venti squadre della Premier. Il poco sacrificio non regala risultati e fa risultare il gioco espresso in campo monotono e lentissimo. La pericolosità è sempre più assente in zona offensiva ed il giocatore che tira di più verso lo specchio della porta è proprio l'apatico Paul Pogba. Il centrocampista di Deschamps, ha centrato la porta per 13 volte non andando però mai in gol

La rinascita potrebbe iniziare già da questa sera. Il Manchester United infatti scende in campo per la partita di League Cup contro il Northampton, squadra di metà classifica nella League One (Lega Pro inglese). Partita comoda che potrà sicuramente far respirare lo United che giocherà però con un ampio turnover. Il vero e proprio match della riscossa però, sarà nel lunch-match di sabato del prossimo weekend di Premier.  A Old Trafford si presenterà il Leicester campione in carica, allenato da Claudio Ranieri, vecchio 'nemico' di Josè Mourinho.

Non c'è dubbio sul fatto che uno dei problemi dei Red Devils in questo primo segmento di stagione sia stato la velocità di esecuzione, oltre a una certa confusione in mediana dove brilla l'apatia di Paul Pogba.

Milan ai cinesi: spunta un documento bancario falso. Smentita immediata



Per il sito finanziario il 25 aprile i cinesi avrebbero presentato un report della Bank of Jiangsu Co. falsificato e non confermato dalla stessa banca. Per dimostrare a Fininvest e a Silvio Berlusconi la loro solidità, avrebbero addirittura presentato dei documenti bancari falsi. E' questa l'accusa che nella notte italiana è stata lanciata dagli Stati Uniti dal sito finanziario Bloomberg nei confronti del consorzio cinese che, attraverso il fondo Sino-Europe, sta lanciando la volata finale per la scalata al Milan.

E' prontamente arrivata la nota da parte della Sino Europe Sports Investment per smentire quanto riferito da Bloomberg: "Sino Europe e Fininvest non confermano i contenuti dell'ennesimo articolo di Bloomberg e proseguono verso il closing entro la fine del 2016".

Si infittisce e continua a regalare dettagli sempre più misteriosi il giallo sulla trattativa che entro dicembre dovrebbe portare il Milan dalle mani di Silvio Berlusconi a quelle del consorzio cinese della Sino Europe Sport Investment per 740 milioni di euro. Il canale tv statunitense Bloomberg, molto attento alle vicende riguardanti l'alta finanza, riferisce un particolare che getterebbe ulteriori dubbi sulla cordata guidata dall'uomo d'affari Li Yonghong.

Nella fase iniziale della trattativa, per attestare la propria credibilità, il gruppo avrebbe prodotto un falso documento bancario con l'elenco di una serie di transazioni partite dal conto corrente di uno dei membri del consorzio e che, alle ore 16.14 del 25 aprile scorso, recitava circa 115 milioni di euro di saldo la società avrebbe chiuso a quota 852.468,304,56 yuan, 128 milioni di dollari. Bloomberg racconta, ancora, di aver contattato la Bank of Jiangsu ricevendo come risposta dall'istituto di credito cinese che loro non hanno mai autenticato alcun documento del genere. . L'istituto di credito chiamato indirettamente in questione è il Bank ok Jiangsu Co., che ha prontamente smentito (interpellato da Bloomberg) di aver mai emesso questo documento, nonostante lo stesso appaia su carta intestata della banca.

Il documento incriminato, se fosse autentico, rientrerebbe nella normalità delle verifiche richieste da un qualsiasi venditore prima di dare il via libera al soggetto interessato a parte o alla totalità delle quote azionarie per procedere con la due diligence, ossia lo stato finanziario dell'azienda sul mercato. Nei vari comunicati di Fininvest emessi a proposito della firma dell'accordo preliminare, mai si è fatto riferimento a report bancari e, da fonti interne alla trattativa, è emerso come la controllante del Milan abbia ottenuto le garanzie necessarie sulla solidità del gruppo cinese direttamente dalle istituzioni finanziarie di Pechino. Nei giorni scorsi, la stessa Bloomberg ha avanzato perplessità sulle risorse economiche a disposizione della Sino Europe, che starebbe cercando di coinvolgere nuovi investitori nell'affare per chiudere l'acquisto del Milan.

Da giorni, ormai, Bloomberg dimostra con i suoi servizi giornalistici di non fidarsi del consorzio cinese che ha già versato la caparra da 100 milioni a Fininvest per l'acquisto del 99,3% del Milan e che entro fine anno deve arrivare al closing versando i restanti 420 milioni. Questa mattina, citando fonti economiche molto ben informate che preferiscono restare nell'anonimato, ha pubblicato un articolo nel quale racconta che, nella prima fase della trattativa con Fininvest, i cinesi hanno presentato dei documenti bancari sui quali c'è il timbro della Bank of Jiangsu Co., che poi si è scoperti non essere autentici.



martedì 20 settembre 2016

Pallone d'oro 2016: ecco le nuove regole



Dopo la separazione tra France Football e Fifa, cambiano le regole per l’assegnazione del prossimo pallone d’oro; premio consegnato al miglior calciatore.

L’ambito premio individuale, che per sei anni è stato appannaggio della Fifa, torna ad essere un’esclusiva dei francesi di France Football.

Come è stato comunicato, di recente, la Fifa e France Football si sono separate per quanto riguarda l’assegnazione del premio più ambito dai calciatori, il pallone d’oro, e sono state variate quindi alcune regole.

La prima è che i voti non saranno più degli allenatori e dei calciatori ma solo dei giornalisti di France Football;

la seconda invece che la lista dei candidati si allargherà da 23 a 30 componenti;

l’ultima, invece, riguarda i tre finalisti che saranno comunicati solo la sera della cerimonia di premiazione. Il vincitore sarà scelto direttamente tra i 30 e verrà proclamato entro la fine dell'anno solare 2016 e non a gennaio dell'anno successivo come accaduto nelle precedenti edizioni.

lunedì 19 settembre 2016

Montella: “voglio concentrazione e continuità e Donnarumma resta al Milan”




Con la Lazio Vincenzo Montella farà un po’ di turnover." Qualcosa a centrocampo devo assolutamente cambiare perché i giocatori hanno fatto tante partite consecutive". Rientra Kucka, potrebbe partire dall'inizio Locatelli ("Son con tento di come stia portando avanti la sua crescita"). Ancora fuori Antonelli mentre "De Sciglio dovrebbe essere recuperato". Soddisfatto dei punti conquistati fino a qui? "E' in linea con quello che stiamo costruendo. Ma la sconfitta con l'Udinese non ci stava". Donnarumma? "Raiola stia tranquillo. Il Milan vuole continuare con Gigi e il contratto si farà".

Montella spera però di poter vedere maggior continuità all'interno del match che farebbe senza dubbio fare un passo in avanti nella crescita del gruppo: “ Il nostro obbiettivo ora è migliorare la continuità all'interno della stessa partita. Non è solo una questione mentale, ma di interpretazione della gara sotto alcuni aspetti. E' un processo lungo che stiamo cercando di portare avanti e proprio per questo allenare una squadra da più tempo ti permette di fare un lavoro migliore. Abbiamo però sicuramente margine per migliorarla”.

Dal punti di vista tecnico-tattico, invece, contro i biancocelesti i problemi maggiori potrebbero essere sulle fasce difensive dove De Sciglio, Antonelli e Abate non sono ancora in perfette condizioni fisiche: “Antonelli penso rientri a partire dalla prossima gara perché, in casi come questi in cui si riceve un colpo alla testa, la prassi prevede un periodo di riposo. De Sciglio invece sta già meglio e si è allenato in gruppo ieri. Per quanto riguarda abate posso dire che fa parte del mio lavoro cercare di aggiustare le criticità per aiutare i miei giocatori e questo l'ho fatto con Ignazio e anche altri giocatori.”

In queste prime uscite stagionali invece il reparto apparso invece forse un po' più indietro specialmente in fase di costruzione del gioco è il centrocampo, ma Montella non fa drammi e crede nel lavoro che la squadra svolge: “Stiamo portando avanti un progetto con al centro il ruolo del centrocampo, quindi avere delle certezze tattiche può far crescere il rendimento dei calciatori. Per adesso stiamo ancora vivendo di alti e bassi ma è anche vero che non abbiamo avuto la possibilità di avere tutti i centrocampisti a disposizione. Giocare ogni tre giorni non aiuta la lucidità di chi è costretto a scendere sempre in campo ma sono certo che possiamo comunque fare di più”.

Il rientro dopo la squalifica di Juraj Kucka iuta senza dubbio ad allungare le rotazioni e potrebbe concedere a qualche giocatore la possibilità di rifiatare. Non è detto però che si tratti per forza di capitan Montolivo che a tratti in queste settimane è sembrato un po' in affanno e sembrava potesse essere sostituito temporaneamente dal giovane Manuel Locatelli, il quale ha ben figurato nello scampolo di gara disputato a Marassi: “Non credo che domani Montolivo starà fuori.



Gable holding in crisi, guai per Sampdoria e Bari



Brutte notizie in arrivo per la Sampdoria e diverse altre squadre italiane. Stando a quanto riporta L’Espresso, sì: per Ferrero, scrive il settimanale, è appena arrivato da Londra "un filotto di brutte notizie che mette a rischio l'equilibrio dei conti, già piuttosto precario, della squadra genovese". Ma andiamo con ordine.

Tutto ruota attorno alle vicende della Gable, compagnia di assicurazioni in gravi difficoltà finanziarie, che lunedì 12 settembre ha annunciato l’intenzione di ritirarsi dalla Borsa inglese dove nell'ultimo anno il titolo è crollato del 90% passando da 24 a 2 sterline. Si tratta di una piccola compagnia di assicurazioni, che ha fornito la garanzia sui debiti di calciomercato della società del presidente Ferrero per circa 12 milioni di euro, come risulta dal bilancio 2015 del club blucerchiato.

Nulla da dire, se non fosse che, secondo quanto scrive il settimanale – che ha consultato un file di documenti riservati – almeno un terzo delle 60 squadre di Lega Pro ha potuto iscriversi al campionato grazie alle fideiussioni siglate nel giugno scorso dalla compagnia che ora si trova sull’orlo del fallimento (le norme federali impongono una fideiussione da 350 mila euro per accedere al campionato di Lega Pro e di 800 mila per la B).

Gable holding, capofila del gruppo, batte bandiera di un paradiso fiscale caraibico: le Isole Cayman. Invece la società che vende le polizze ha uffici a Londra, ma la sede legale si trova a Vaduz in Liechtenstein, minuscolo principato alpino notoriamente non proprio all'avanguardia in fatto di trasparenza.

Nell’elenco ci sarebbero anche alcune squadre di Serie B, tra cui il Bari, mentre la Sampdoria avrebbe ottenuto dalla Gable una garanzia sui debiti del calciomercato che ammontano in totale a circa 12 milioni di euro.

L’elenco delle squadre di Lega Pro che avrebbero beneficiato delle fideiussioni della Gable comprende Akragas, Arezzo, Casertana, F. Andria, Fondi, Lupa Roma, Maceratese, Matera, Melfi, Mantova, Messina, Modena, Olbia, Pordenone, Reggina, Siena, Santarcangelo, Siracusa, Taranto e Venezia: la società con uffici a Londra ma sede legale a Vaduz, in Liechtenstein, avrebbe siglato 20 polizze del valore di 350 mila euro ciascuna. Il prezzo delle azioni Gable è crollato del 90% nell'arco di un anno: la società ha interrotto la vendita di polizze e assicurato che onorerà gli impegni assunti, ma il settimanale si interroga su quali garanzie può dare un gruppo che attraversa una fase così economicamente grave. E sottolinea il ruolo degli organi di controllo della Figc, che "non hanno avuto nulla da obiettare di fronte alla proliferazione di polizze targate Gable".

domenica 18 settembre 2016

Pogba divide l'Inghilterra: sta fuori ruolo o è più forte Pereyra?



Il tecnico del Manchester United, Josè Mourinho, ha parlato della sua stella Paul Pogba, autore di un non particolarmente esaltante inizio di stagione con i Red Devils: "Il record di giocatore più pagato del mondo resterà una questione aperta fin quando il record non verrà superato, è sempre successo così. La finale dell'Europeo, la mancanza di preparazione estiva, le vacanze, il ritorno in premier: è ovvio che il giocatore accusi un calo dopo la prima gara giocata in campionato, ma io sono pienamente fiducioso perché conosco bene le sue caratteristiche. La squadra migliorerà, e migliorerà anche Pogba. Nessun problema".

I due ex juventini si ritroveranno da avversari: da una parte Roberto Pereyra e dall'altra Paul Pogba. Il francese sta faticando molto in questo avvio di stagione, mentre l'argentino ha già convinto appieno Walter Mazzarri, tecino del Watford  che sa perfettamente chi sceglierebbe tra i due: "In linea di principio mi innamoro dei miei giocatori. Pereyra è grande giocatore, corre da una parte all'altra, ha grandi qualità ed è stato il giocatore che volevo. Se dovessi scegliere, allora prenderei sempre Pereyra", ha assicurato Mazzarri.

Paul Pogba in poco tempo è già al centro dell'attenzione mediatica in Inghilterra. Più di personaggi come Ibrahimovic, Guardiola e Josè Mourinho. Il motivo, però, non sono le grandi prestazioni che si attendevano tutti, visti i 100 milioni pagati dal Manchester United. Pogba sta deludendo in questo avvio, e tutti si chiedono il perché, tra posizione in campo e adattamento alla Premier. "Non deve pensare a quanto è stato pagato. Non ha svolto la preparazione con noi dopo l'Europeo, quasi non ha fatto vacanze, mi aspettavo una flessione", ha detto Mou in sua difesa, ma il calcio inglese si interroga sulle qualità e il ruolo del ex juventino.

Dopo averlo criticato aspramente per il derby di Manchester, questa volta a spezzare una lancia a favore del francese è Jamie Carragher, che chiama in causa Mourinho e il modulo del Manchester United. "Pogba ha le potenzialità per lasciare il segno in Premier League - ha scritto l'ex Liverpool sul Daily Mail - come Lampard, Gerrard o Yaya Toure. Non deve fare i giochetti, ma diventare il padrone del centrocampo. E' chiaro che non ha la conoscenza tattica per giocare nel 4-2-3-1, lo abbiamo visto sia con lo United che con la Francia. Nella Juventus era libero di muoversi perché aveva Pirlo e Marchisio alle spalle. Cosa deve fare Mourinho? Se usa il 4-3-3 dovrà sacrificare giocatori come Rooney o Mkhitaryan. Però se un giocatore è stato pagato 100 milioni, allora il tecnico deve trovargli un posto in campo".

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Paul Scholes: "Vuole strafare col pallone - ha detto a BT Sport -, ma deve giocare semplice. Lo United non ha preso Messi per dribblare 4-5 avversari alla volta e metterla all'angolino". Anche Scholes, come Carragher, richiama Mourinho: "Deve trovargli un ruolo e un partner adeguato. Pogba deve poter dominare a centrocampo, e credo che Carrick sarebbe l'ideale per giocargli a fianco, dandogli copertura qualche metro più indietro. Ora il francese gioca troppo arretrato: in quel ruolo deve esserci qualcuno che faccia girare la squadra".



venerdì 16 settembre 2016

Mino Raiola: Champions League e la Serie A



Mino Raiola solitamente fa il prezioso, concede poche parole e quando parla sono sempre messaggi in codice, destinati agli alleati o ai rivali, o comunque sono dettagli sempre funzionali ai suoi affari, anzi affaroni. Ma quando si esprime fuori dai confini del personaggio che si è imposto, sa essere illuminante. Come nel caso dell’intervista rilasciata alla radio napoletana Crc.

Tra le altre cose, ha rivelato il desiderio di Ibra – non troppo convinto – di concludere la carriera proprio a Napoli e ha spiegato che la decisione di tenere Balotelli fuori dall’Italia è stata una scelta ponderata e – soprattutto – ha sottolineato come De Laurentiis abbia concluso un’operazione geniale cedendo Higuain alla Juve per 90 milioni (bello il motto: vendere e pentirsi è sempre meglio che non vendere e pentirsi).

Ma poi parlando di Champions League ha espresso un concetto che non si può non condividere: «La Figc ha permesso che la Champions diventasse il più grande competitor della Serie A».

È proprio così. La Champions ha strappato al campionato quel fascino che da sempre apparteneva alle gare della domenica. La Champions adesso è il torneo più atteso e seguito di tutti. Dove giocano i campioni più grandi e le squadre più spettacolari.

Raiola dice che la Champions, in realtà, non può essere considerata una grande piattaforma perché è dominata costantemente dalle solite 4-5 grandi squadre. E anche quest’anno si può immaginare che in finale arriveranno big come il Real Madrid o il Barcellona o il Manchester City, con le solite outsider in agguato: stavolta Juventus o Psg, per esempio. Ma così svanisce il fattore sorpresa.

Nulla di troppo diverso da ciò che accade in uno dei campionati dell’Uefa. In pratica – fa notare Raiola – l’Uefa è un’associazione di federazioni divenuta azienda commerciale in grado di organizzare un torneo che è il più grande concorrente di Premier, Bundesliga o Serie A. La soluzione? Staccarsi dall’Uefa per creare un campionato alternativo.

A prescindere dagli interessi di Raiola, la valutazione non è sbagliata. La stessa Uefa ha capito, sulla scia della sua politica aggressiva, di correre ora questo rischio. Non a caso, sono arrivate le piccole modifiche a favore dei club storici e dello stesso calcio italiano, la riapertura a più squadre per nazione e l’allargamento dei privilegi. Per prevenire la minaccia della Superlega.

Ma che la Champions abbia finito per indebolire i campionati nazionali è un dato di fatto. In particolare, la Serie A. Che farà bene a reagire (ovvero a dotarsi delle stesse competenze imprenditoriali e organizzative che ha sfoderato l’Uefa) se non vorrà definitivamente rassegnarsi al processo di provincializzazione del calcio italiano.

Infine Milik "E’ stato scaricato dal Leverkusen e quando era all’Ajax era molto criticato perché non era produttivo. E’ per questo che in Olanda si sono stupiti che il Napoli lo abbia acquistato a quella cifra. Ci sono dei giocatori che in un campionato giocano meglio rispetto ad altri e questa è la vera difficoltà nella scelta dei giocatori nel calciomercato. Se in estate si poteva pensare che 35 milioni erano troppi per Milik, oggi non lo si può più pensare".



mercoledì 7 settembre 2016

Ingaggi Serie A 2016/2017 stipendi lordi



La Serie A 2016/2017 ha un nuovo Paperone: Gonzalo Higuain. Il Pipita, acquistato dalla Juventus per 90 milioni di euro, con i suoi 7,5 milioni di euro netti all’anno fino al 2020, è il giocatore più pagato del campionato. Sorpassato Daniele De Rossi, cui la Roma versa un ingaggio da 6,5 milioni a stagione.

Dunque tre nuovi innesti nelle prime quattro posizioni, che testimoniano di quanto la Juve faccia sul serio in questa stagione. Seguono i Paperoni di una volta: il capitano Gianluigi Buffon e il parametro zero Sami Khedira, entrambi a quota 4 milioni. Bonucci, Chiellini, Mandzukic e Marchisioa 3,5, il neo-acquisto Benatia e Dybala a 3 e l'altro innesto Pjaca a 2,5.

Il club che spende di più in salari è la Juventus, che riconosce alla sua rosa 145 milioni (21 milioni in più rispetto al 2015/16). Una crescita dovuta non solo all’arrivo di Higuain, ma anche a quello di Pjanic, che, con i suoi 4,5 milioni, è il terzo giocatore più pagato. Se in Italia la Vecchia Signora non ha rivali, il confronto con le big d’Europa segna ancora un solco: il Real Madrid versa 209 milioni d’ingaggi, il Manchester United addirittura 304.

Il mercato del Milan ha permesso al club rossonero di risparmiare oltre 30 milioni sugli ingaggi, grazie gli addii dei vari Diego Lopez, Menez, Alex e Mexes. L’anno scorso il Diavolo ha speso 101 milioni per i salari, oggi ne investe soltanto 80. La strada del fair play finanziario è stata imboccata. Chissà che lo scenario non cambi già a gennaio, quando sarà ultimata la cessione del club al gruppo cinese Sino-Europe Sports che verserà nelle casse dei rossoneri 350 milioni nei prossimi tre anni (ne sono già stati dati 100 a Fininvest con gli 85 di ieri).

Nonostante i paletti imposti dall’Uefa, Suning non si è limitata sul mercato. I risultati si notano anche sul monte ingaggi, passato dai 90 dell’anno scorso ai 120 dell’attuale stagione (ed è in arrivo anche il ricco rinnovo di Icardi, che ora è il più pagato con i suoi 3,6 milioni fino al 2019).  I nuovi acquisti hanno contribuito all’aumento: Banega percepisce 3 milioni, Gabigol e Joao Mario 2,7, Candreva 2,2. Restano sul groppone i 3,5 di Jovetic, ormai ai margini del progetto.

Sul podio non ci sono giocatori del Napoli, visto che solo Hamsik tocca i 3,5 milioni in una pattuglia di giovani già contenti di galleggiare sotto quota 2 milioni. Mentre il Milan ha tagliato di ben 20 milioni il suo monte stipendi nell'estate del trapasso societario, e la danarosa Inter non ha ancora allargato i cordoni della borsa con i suoi tesserati per il Fair-play finanziario. Ma presto lo farà.

Nel complesso i 20 club della massima serie per la stagione appena iniziata hanno un budget di poco più di 100 milioni superiore alla precedente (882), dopo aver segnato il picco più basso nella stagione 2007-2008 con «soli» 829 milioni. Il top delle spese risale comunque a cinque anni fa, quando per i salari venne addirittura elargito 1 miliardo e 100 milioni di euro. Tuttavia il fenomeno ha contorni europei, considerando l’iniezione di denari provenienti dalla ricchissima Premier League. Affari record chiamano stipendi da favola. Basti pensare che Paul Pogba allo United andrà a guadagnare addirittura 14 milioni netti (più facili premi per arrivare a 20). E non è una mosca bianca.

Per avere le idee più chiare, basta andare indietro di qualche anno. Ricordate quando Inter, Milan e Juve potevano permettersi stipendi da 12 milioni netti alle stelle di allora (Kakà, Shevchenko e Ibrahimovic)? Quei tempi ormai sono un lontano ricordo, forse irripetibile. Di sicuro la Juve per alimentare le ambizioni di Champions League ha dovuto riconoscere ingaggi superiori al passato. E la rincorsa non è certo finita. Ora bisognerà vedere quale sarà l’impatto dei nuovi investitori cinesi sulla piazza milanese. La famiglia Zhang all’Inter ha già fatto capire di avere un potenziale senza precedenti. E ora sarà importante vedere cosa accadrà sulla sponda rossonera. Abituiamoci all’idea che nei prossimi anni la concorrenza tra le nuove proprietà porterà a nuove spese sfrenate. Anche l’ultimo bilancio dei costi (700 milioni) per i cambi di maglia è il segnale di una vivacità per certi versi stimolante, per altri pericolosa.

 La Roma, senza gli introiti della Champions, è riuscita a passare dai 113 milioni dell’anno scorso ai 92 della stagione attuale. La Lazio spende 55 milioni d’ingaggi, la Fiorentina 44. Il club che spende di meno in salari è il neopromosso Crotone con 14 milioni.

Gli ingaggi lordi dei giocatori delle 20 di Serie A:
Atalanta: 24 milioni;  Bologna: 34 milioni; Cagliari: 21 milioni; Chievo: 18 milioni; Crotone: 14 milioni; Empoli: 15,5 milioni; Fiorentina: 44 milioni; Genoa: 30 milioni; Inter: 120 milioni; Juventus: 145 milioni; Lazio: 55 milioni; Milan: 80 milioni;  Napoli: 75 milioni; Palermo: 20 milioni; Pescara: 16,5 milioni; Roma: 92 milioni; Sampdoria: 35 milioni; Sassuolo: 28 milioni; Torino: 32 milioni; Udinese: 28 milioni.

I giocatori più pagati:
Higuain (Juventus): 7,5 milioni; De Rossi (Roma): 6,5 milioni; Pjanic (Juventus): 4,5 milioni; Dzeko (Roma): 4,5 milioni; Dani Alves (Juventus): 4,5 milioni; Khedira (Juventus): 4 milioni; Buffon (Juventus): 4 milioni; Icardi (Inter): 3,6 milioni; Bonucci (Juventus): 3,5 milioni; Marchisio (Juventus): 3,5 milioni; Mandzukic (Juventus): 3,5 milioni; Chellini (Juventus): 3,5 milioni; Bacca (Milan): 3,5 milioni; Hamsik (Napoli): 3,5 milioni; Kondogbia (Inter): 3,5 milioni; Jovetic (Inter): 3,5 milioni; Salah (Roma): 3,5 milioni;


sabato 3 settembre 2016

Montella: "Voglio arrivare davanti all'Inter"



"Vorrei stampare le pagine dei giornali con le pagelle del mercato per farle vedere ai giocatori: questo gruppo vale molto di più di quello che la stampa pensi". Vincenzo Montella, ai microfoni di Premium Sport, stuzzica i suoi giocatori e li sprona a sconfiggere lo scetticismo attorno al Milan, per "tornare in Europa" e "arrivare davanti all'Inter". " stato molto complicato per Galliani fare mercato - spiega Montella - perché il budget a disposizione era quello che era. Alla fine qualche regalino mi è stato fatto: non ho mai chiamato Mati Fernandez, probabile che mi abbia chiamato lui per un consiglio".

Il Milan vince nell'ultima amichevole internazionale di quest'estate. I rossoneri battono 2-1 il Bournemouth, neopromosso in Premier League, grazie alla bella rete di Suso e al rigore trasformato da Niang. Un'occasione per vedere i nuovi e per provare a farli entrare nei meccanismi di Montella. Bene Pasalic, un poì meno Sosa in parte colpevole sul gol del momentaneo pareggio. In campo tanti giovani: da Pobega a Plizzari, da Curto a Zanellato.

Montella inoltre rende merito al presidente Berlusconi che sente molto vicino anche in questa fase di transizione con l'imminente passaggio di proprietà alla cordata cinese."Il presidente è veramente appassionato - ammette Montella - dentro la realtà del Milan e trasmette entusiasmo e voglia di vincere attraverso le parole. Mi ha chiamato molte volte, l'ultima volta prima della gara col Napoli. Mi ha dato dei consigli molto preziosi, a me piace ascoltare e lui è sempre molto partecipe".

Montella ha commentato così l’amichevole vinta per 2-1 contro il Bournemouth: “Abbiamo migliorato la condizione di chi non giocava da tanto. Potevamo fare meglio, ma non era facile. Siamo riusciti a far giocare i nuovi acquisti che si devono ancora ambientare al meglio. Suso e Niang? Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio, anche perché nei primi 45 minuti avevamo dei giocatori fuori ruolo, ma è stata una mia scelta per far mettere minuti nelle gambe a tutti . Pasalic? Ha sicuramente grandi potenzialità, ha fatto bene anche considerando che si allena da poco. Sosa regista? Vediamo, lui nasce trequartista ma possiamo provare, viste le sue qualità. Tanti giovani in campo? È sicuramente positivo, significa che il nostro settore giovanile sta facendo bene. Anche Plizzari stasera è stato molto bravo”.



venerdì 2 settembre 2016

Calciomercato le occasioni svincolati da Caceres a Flamini fino ai bomber Adebayor e Berbatov



Si è chiusa la finestra di calciomercato estiva, ma le squadre possono ancora rinforzarsi pescando dal mercato dei calciatori svincolati, che possono firmare in qualsiasi momento senza dover aspettare la riapertura a gennaio. I nomi più illustri sono quelli di Caceres, Flamini, Bergessio, Adebayor, Berbatov e Raul Meireles.

Daniel Fonseca avrà parlato con mezza Italia e forse mezzo mondo questa estate, ma alla fine il suo Martin Caceres è rimasto sorprendentemente disoccupato. Ed per la difesa il nome più appetibile sia quello di Caceres: l'uruguayano, accostato a Roma e Inter, non dovrebbe problemi a trovare una nuova sistemazione nelle prossime settimane, nonostante sia reduce da un brutto infortunio, la rottura del tendine d'Achille subita a febbraio. Accendono molto meno la fantasia altre conoscenze del nostro calcio come Alex, Constant, Emanuelson, Ciani, Modibo Diakité (l'anno scorso al Frosinone e alla Sampdoria), Fideleff e Garics.

Per chi va a caccia d'esperienza da vendere, il nome forte è quello di Mathieu Flamini, recentamente accostato alla Roma. Può tornare utile anche un tipo alla Raul Meireles (ultima esperienza al Fenerbahce) che ha 33 anni e la recente operazione al crociato non lo aiuta, ma se sta bene può essere ancora utile , mentre sono avviati a un triste fine carriera Hugo Viana, Lucho Gonzalez e Drenthe. L'ex Milan Muntari ha avuto contatti con il Cagliari, mentre sono alla ricerca di una sistemazione i vari Momo Sissoko, Fausto Rossi, Tissone, Jankovic e Vargas.

Tra gente in cerca di riscatto (vedasi Bergessio, quest'ultimo a un passo dal Palermo i 4 gol in 30 partite nell'ultimo campionato messicano dicono che i rosanero non devono avere grandi rimpianti ) e vecchie volpi alla ricerca di un ultimo contratto (Klose, Adebayor e Berbatov) non mancano i nomi di spicco anche nel reparto avanzato. Tra questi anche l'ex promessa Macheda (in contatto con il Pescara), l'ex inter e Parma Belfodil e e vecchi girovaghi del gol come Bendtner, Chamakh eMarica.

Dani Osvaldo, invece, sembra aver detto addio al calcio dopo essere rimasto senza squadra e con lui ci sono tante altre vecchie conoscenze del calcio italiano che al momento si ritrovano a spasso: Mathieu Flamini dopo il secondo addio all'Arsenal in carriera era stato offerto alla Roma, a 32 anni non è ancora un giocatore finito, ma deve abbassare le pretese; Sulley Muntari ha da poco compiuto 32 anni, sembrava vicino al Cagliari un mese fa, poi non se n'è fatto più nulla e così dopo l'esperienza all'Al Ittihad è disoccupato anche se su Twitter scrive che è ancora un giocatore del Milan (ma il profilo è stato aggiornato l'ultima volta nel 2014....); Kevin Constant, altro ex rossonero, ha giocato 7 partite al Bologna la scorsa primavera, ma evidentemente non ha convinto abbastanza da guadagnarsi il rinnovo, un po' come Emanuelson al Verona; Momo Sissoko non deve essere appetibile come l'omonimo Moussa, ma intanto è andato via da Shanghai nella speranza che a 31 anni possa riciclarsi nel calcio europeo; Ciani, ex Lazio, non ha lasciato grandi ricordi per sperare in un'altra chiamata.

L'aspetto sorprendente, se vogliamo, è che tra tanti "veterani" ci sono anche l'ex juventino Niklas Bendtner, 28 anni e tante occasioni buttate (l'ultima al Wolfsburg) e l'eterna promessa (ormai mancata) Federico Macheda, centravanti classe 1991 che ha deluso anche al Nottingham Forest.
Tralasciando i grandi "vecchi" come Klose e Di Natale, che non hanno ancora dato l'addio ufficiale al calcio e magari aspettano un'offerta particolarmente vantaggiosa, qualche buona occasione potrebbe esserci come Bosko Jankovic che non ha mantenuto le promesse di inizio carriera, ma dopo aver risolto il contratto col Verona farebbe comodo a chi lotta per salvarsi,  o magari. Se poi c'è chi crede ancora in Maicon, provi a rilanciarlo a 35 anni: la Roma ci è già riuscita una volta.



giovedì 1 settembre 2016

Nice-Matin: "Balotelli a Nizza, è enorme!



Mario Balotelli è un giocatore del Nizza. Il giocatore proveniente dal Liverpool è a Montecarlo, ha sostenuto le visite mediche e ha firmato per il club francese. Supermario si trasferirà alla società transalpina a titolo definitivo. "Il Liverpool Football Club conferma che Mario Balotelli è stato ingaggiato dal club francese OGC Nizza a titolo definitivo." I Reds hanno dato l'ok alla cessione gratuita di Balotelli: il Nizza l'aveva chiesto in prestito, il Liverpool voleva liberarsi del giocatore e alla fine ha acconsentito al trasferimento senza alcun compenso, l'accordo è stato raggiunto sulla base di circa 4,5 milioni lordi con il Liverpool, che si è garantito una percentuale sulla futura rivendita. 

Un Mario Balotelli sorridente, che stringe la mano al presidente del Nizza, Jean-Pierre Rivère, ha celebrato a modo suo il trasferimento a titolo definitivo nel Nizza, squadra che milita nella Ligue 1. 

L'attaccante, ex Inter, ex Milan ed ex Liverpool, che a lungo era stato corteggiato anche dal Palermo di Zamparini, ha postato - sul proprio account Istagram - la foto e un eloquente "Ciao Nizza, mi manda Garibaldi", con un chiaro riferimento all'Eroe dei due mondi, nato proprio nella città della Costa Azzurra.

"Balotelli a Nizza, è enorme!" è il titolo che dà Nice-Matin al clamoroso trasferimento in Costa Azzurra dell'attaccante di proprietà del Liverpool. Il quotidiano dedica il taglio alto della prima pagina al trasferimento, dove campeggia la foto del giocatore che stringe la mano al presidente del club attualmente primo in Ligue 1.

 Il Nizza ha battuto la concorrenza del Palermo e del Chievo in Italia, dell'Everton e del Palace in Inghilterra: "Qui c'è un ambiente familiare e speriamo che possa ritrovare il piacere di giocare - ha detto il presidente Jean Pierre Rivere - . Lo sappiamo noi e lo sa lui che non sarà facile, ma con la forza di volontà e il sostegno di tutti i tifosi ci permetterà di portare il suo talento al servizio della squadra". 



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