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mercoledì 26 aprile 2017

Inter: rivoluzione, sogni e supernanager



L'Inter è pronta ad avviare una grande rivoluzione estiva. Il club nerazzurro si è convinto e si priverà in estate di numerosi elementi presenti attualmente in rosa e di altri già in prestito.

E' il caso del duo composto da Stevan Jovetic e Andrea Ranocchia. Il primo sta facendo bene a Siviglia che si sta preparando a riscattare il suo cartellino. Diversa la situazione legata ad Andrea Ranocchia che sì sta facendo bene con l'Hull City, ma per cui non è previsto un riscatto. In Premier, tuttavia, il centrale umbro sta facendo bene ed è pronto a trovare una nuova realtà inglese in vista del prossimo anno che lo potrebbe far rientrare nel giro della Nazionale in vista dei Mondiali.

Tanti sono i giocatori in esubero già presenti oggi in rosa. Davide Santon piace alla Fiorentina e si libererebbe a costi contenuti, così come Jonathan Biabiany che, questa volta sì, sarà convinto ad accettare le offerte cinesi rifiutate e gennaio. Eder ha mercato in Premier League, ma il suo addio sarà sancito soltanto in caso di arrivo di un'alternativa valida nel ruolo di vice-Icardi. E se per Gabigol l'ipotesi prestito è sempre più probabile, per Palacio il ritorno in Argentina alla naturale scadenza del suo contratto sarà inevitabile.

'Inter è però alla ricerca di una plusvalenza importante entro il 30 giugno e, inoltre, si prepara a vivere un mercato ancora sotto la lente d'ingrandimento della Uefa quindi, di fronte ad operazioni onerose in entrata serviranno altrettanti colpi in uscita. Entro il 30 giugno si proveranno a piazzare sul mercato sia Marcelo Brozovic (pagato 7,5 milioni totali e da cui si aspetta di ricavare almeno 20 milioni di plusvalenza) ed Ever Banega (arrivato a parametro zero con 4,5 milioni di euro di commissioni). Nel corso dell'estate, inoltre, verranno valutate le posizioni di Ivan Perisic e Jeison Murillo. Il primo non partirà se non davanti ad un'offerta monstre superiore ai 50 milioni, mentre per il centrale colombiano la valutazione è di poco superiore ai 25 milioni.

Sul taccuino di Piero Ausilio per la mediana (oltre al sogno Verratti) ci sono quattro big: Strootman, Nainggolan, Krychowiak e Fabinho. In attacco è noto l’interesse sul doriano Schick, su cui però ci sono diversi top club. Oggi a Roma la Samp incontra l’agente del ceco per cercare di rinnovare il contratto ed alzare la clausola, ora di 25 milioni. Fermo restando che si punta a far crescere Pinamonti, piace anche l’atalantino Petagna.


Secondo alcune indiscrezioni Suning avrebbe pensato a Fabio Capello per rilanciare la squadra disegnandogli un ruolo chiave in società .

Intervenuto a Sky Sport 24, Capello ha commentato il momento no dell'Inter. Una situazione secondo lui destinata a cambiare drasticamente in meglio nel prossimo futuro. «All'Inter manca davvero poco per tornare a vincere - ha detto Capello -. Serve avere le idee chiare su tante cose. Quello che ho notato è che l'Inter ha grandi calciatori a cui piace vincere ma che al momento non hanno la voglia di farlo. Per ottenere titoli e trofei serve un gruppo di giocatori che abbia questa voglia. Italiani o stranieri? Dipende dalla mentalità di chi vai a prendere, comunque avere uno zoccolo italiano ti aiuta perché i giocatori italiani hanno un qualcosa in più», ha detto Capello che potrebbe anche trovarsi a recitare un ruolo da protagonista nell’Inter dei prossimi anni.

Secondo indiscrezioni, infatti, Suning potrebbe pensare a lui per il rilancio della squadra nerazzurra, non come allenatore, ma disegnandogli un ruolo da supermanager già dalla prossima stagione.

lunedì 24 aprile 2017

Pescara- Roma: Sebastiani "Spero di dare una mano al Napoli…”


La squadra di Zeman ospiterà quella di Spalletti che confida in una vittoria per portarsi a +4 su Napoli.

poche ore dal Monday Night dell’Adriatico, Daniele Sebastiani ha parlato ai microfoni di Radio Crc; ecco quanto dichiarato dal presidente del Pescara:

“Spero di dare una mano al Napoli (ride, ndr). Il Pescara nelle ultime partite, con la squadra al completo, sta dimostrando che poteva giocarsela. Le differenze sul campo sono notevoli, ma non abbiamo nulla da perdere e ce la giocheremo a viso aperto”.

“Esonerare prima Oddo? Col senno di poi è facile valutare, ma potevamo almeno lottare per la salvezza. Quest’anno tutto è andato come non doveva andare, recriminare non serve a nulla, dobbiamo ripartire più forti di prima”.

NAPOLI – “E’ il club che sta lavorando meglio come programmazione, ha in organico giovani che faranno la differenza, un allenatore bravo ed i conti in ordine. C’è differenza però tra Napoli e Juventus, dal punto di vista economico, ma il Napoli mi diverte e lo guardo sempre, ieri ha rischiato di perdere col Sassuolo che ha tirato due volte in porta dopo due legni. In Italia, però, sin dai bambini si pensa solo ai risultati, non allo spettacolo ed a giocarsi le gare a viso aperto come accade all’estero. Non a caso altre leghe hanno superato la Serie A perché lo spettacolo è importante”.

"Il Napoli e la società stanno lavorando meglio dal punto di vista della programmazione perché ha in rosa calciatori che potranno fare la differenza nei prossimi anni e poi Sarri è molto bravo. Nella vita può accadere che Davide sconfigga Golia, ma le feste non si ripetono sempre e con le differenze economiche odierne è dura perché c’è differenza anche tra Napoli e Juve. Il campionato del Napoli è eccezionale, lo vedo sempre giocare perché mi diverto e perché gioca a calcio. Quando una squadra pensa a giocare - ha continuato -, può anche accadere che gioca tutta la partita nella metà campo avversario ma si rischia di perdere per due tiri del Sassuolo. Anche noi giochiamo sempre a viso aperto, lo facevamo con Oddo e lo facciamo con Zeman. Molte squadre invece giocano 90 minuti nella propria metà campo, noi non siamo abituati così. E’ vero che i risultati aiutano a crescere, ma se le altre Leghe hanno superato quella italiana, vuol dire che lo spettacolo è importante così come le infrastrutture".

mercoledì 19 aprile 2017

Champions League, Real Madrid- Bayern Monaco vittoria di fuorigioco con Cristiano Ronaldo



Sul successo del Real Madrid c'è l'ombra di alcune decisioni arbitrali che hanno falsato la partita, costringendo alcuni 'media' spagnoli, come quelli di Barcellona, a scrivere di autentico scandalo. Per non parlare di quelli tedeschi, anche se la 'Bild' online titola "Maledetto Cristiano Ronaldo" riferendosi non tanto ai due gol segnati dall'asso portoghese in palese fuorigioco, quanto al fatto che ogni volta che incontra il Bayern gli fa male. Ma l'arbitro Kassai ha sbagliato anche quando, al 39' st, ha espulso Vidal per doppia ammonizione, sventolando il secondo giallo al cileno per un fallo che non è apparso così netto.

Il mondo del calcio ha reagito in maniera sconvolta ai tragici errori arbitrali che sono costati la qualificazione al Bayern Monaco nel ritorno di Champions contro il Real Madrid. A partire dall'espulsione di Vidal, con un secondo giallo inventato, seguendo con i due gol di Cristiano Ronaldo ai supplementari, entrambi in fuorigioco.

E' stato quindi un successo raggiunto dal Real a fatica, e in cui certi 'aiutini' sono stati fondamentali. Se sia stato il 'miedo scenico' del Bernabeu o semplicemente una serata di pessima forma da parte di Kassai, cercheranno di capirlo i responsabili arbitrali dell'Uefa, intanto bisogna sottolineare che la sua impresa il Bayern l'aveva compiuta, come aveva promesso Ancelotti alla vigilia. Nei tempi regolamentari, fino all'espulsione di Vidal (che ha costretto Ancelotti a sostituire Lewandowski per mettere dentro il jolly Kimmich) e al riacutizzarsi dei problemi fisici che hanno condizionato Hummels, in campo aveva chiaramente giocato meglio il Bayern, padrone del campo nella ripresa, e dopo i tempi regolamentari il risultato era stato di 2-1 per i tedeschi, stesso risultato che all'andata aveva favorito i madrileni campioni in carica. Nei supplementari i gol in fuorigioco di Ronaldo hanno chiuso la partita. Ma le 'botte' peggiori ai supporter bavaresi probabilmente le ha date l'arbitro.

Secondo quanto rivela la trasmissione spagnola "El Chiringuito", notizia poi riportata anche da Marca e As, tre giocatori del club bavarese (Lewandowski, Thiago e Vidal) hanno fatto irruzione nello spogliatoio dell'arbitro Kassai e dei suoi assistenti con insulti e grida minacciose, neutralizzato. Solo l'intervento della polizia è riuscito ad allontanare i calciatori.

Dopo le dichiarazioni al vetriolo di Ancelotti ("Partita decisa dall'arbitro") lo stesso Vidal era già stato infuocato con i giornalisti: "Un furto: i due gol di Ronaldo in fuorigioco, l'espulsione esagerata, il rosso mancato a Casemiro.. Cose così non dovrebbero accadere in Champions. Sul 2-1 per noi loro si sono spaventati e l'arbitro ha iniziato lo show".

Carlo Ancelotti lo ha detto chiaro: «Non sono mai stato troppo a favore della tecnologia, ma credo che ormai sia necessaria l'introduzione della moviola in campo». E se finora il discorso sull'intervento delle immagini televisive direttamente sul campo da gioco è rimasto inspiegabilmente confinato alla valutazione se un pallone abbia o meno varcato la linea di porta, quello accaduto in Real-Bayern di Champions riporta il discorso al centro del futuro di questo gioco.

Gli episodi del Bernabeu, in una diretta mondiale che ha visto miliardi di persone vedere dei gol irregolari di Cristiano Ronaldo e una squadra arbitrale inabile di capire di quanto successo, saranno forse ricordati come pietre miliari di un calcio ancora primitivo, nel quale la capacità estremamente fallibile di occhi umani era preferita a quello implacabile, inflessibile e regolare della telecamera: di sicuro rimarranno impresse le reazioni dei giocatori del club bavarese a fine partita, quando si sono precipitati dal quarto uomo - come informa il Mundo Deportivo -impugnando i loro telefoni cellulari sui quali scorrevano, impietosi, i vari fermo-immagine che inchiodavano il numero 7 del Real alla sua irregolarità e Kassai e i suoi assistenti alla loro umana incapacità.



giovedì 13 aprile 2017

Milan al cinese Li Yonghong: finisce l'era Berlusconi



Dopo 31 anni di presidenza, Berlusconi cede il club agli investitori cinesi: il closing è ufficialmente andato a buon fine. Il nuovo proprietario: "Da oggi costruiamo il futuro".

Parole chiare e forti quelle del nuovo patron del Milan Yonghong Li. Colui, che salvo sorprese diventerà il presidente del club ha rilasciato le prime dichiarazione: "Ringrazio Berlusconi e Fininvest per la fiducia e i tifosi per la pazienza, da oggi costruiamo il futuro. Passo dopo passo torneremo sul tetto del mondo". Dichiarazioni che fanno ben sperare i tifosi, che sognano di tornare grandi. Per farlo chiaramente bisognerà passare dal calciomercato: blindare Suso, De Sciglio e Donnarumma devono essere le priorità. Così come fare acquisti mirati per rinforzare la squadra di Vincenzo Montella.

Nella conferenza stampa sostenuta oggi da Milanello, il tecnico campano è stato chiaro per quanto riguarda la situazione: "Mi auguro, come ha detto Berlusconi, che la nuova proprietà abbia intenzioni e risorse per portare il Milan nel suo habitat naturale. Dissi che volevo capire cosa pensano di me i nuovi proprietari. Ho un contratto ma è giusto parlare di programmi. C'è apertura, soddisfazione, mi sento a mio agio ma i matrimoni vanno fatti in due, e ormai manca poco per saperlo. Ho un contratto con il Milan e sono felice, ma devo parlare con le persone che mi dovranno confermare".

Montella ha ribadito che si aspetta di avere chiarezza sui progetti futuri di Yonghong Li e Marco Fassone. Pur non dicendolo direttamente, è ovvio che voglia garanzie per quanto riguarda il prossimo calciomercato estivo. L'allenatore rossonero, pur avendo un contratto fino al 2018, sa che senza rinforzare l'organico attuale in maniera importante sarà difficile poter lottare ancora per l'Europa nella prossima stagione. E se l'obiettivo sarà la Champions League, a maggior ragione servono investimenti sostanziosi.

L'a.d. di Fininvest Danilo Pellegrino ha firmato il passaggio di proprietà delle azioni in mano a Silvio Berlusconi, il 99,93% del capitale sociale. Il notaio Giacomo Ridella, dello studio notarile "Busani, Ridella, Mannella", intorno alle 15.30 ha autenticato la firma, passaggio formale decisivo. Già un'ora e mezza prima, però, si poteva dire: il Milan ha chiuso ufficialmente l'era Berlusconi.

Ecco il comunicato ufficiale congiunto di Fininvest e Rossoneri Sport Investment Lux: "Fininvest ha oggi finalizzato la cessione alla Rossoneri Sport Investment Lux dell’intera partecipazione, pari al 99,93%, detenuta nell’AC Milan. La finalizzazione odierna dà piena esecuzione al contratto di compravendita firmato dall’amministratore delegato di Fininvest, Danilo Pellegrino, e da David Han Li, rappresentante di Rossoneri Sport Investment Lux, il 5 agosto 2016 e rinnovato il 24 marzo scorso. Gli estremi dell’accordo sono quelli resi noti a suo tempo e prevedono una valutazione complessiva dell’AC Milan pari a 740 milioni di Euro, comprensivi di una situazione debitoria stimata al 30 giugno 2016, come da intese fra le parti, in circa 220 milioni di Euro. A quanto incassato da Fininvest si aggiungono 90 milioni di Euro a titolo di rimborso dei versamenti in conto capitale eseguiti dalla stessa Fininvest a favore del Milan dal 1° luglio 2016 ad oggi. Gli acquirenti hanno confermato l’impegno a compiere importanti interventi di ricapitalizzazione e rafforzamento patrimoniale e finanziario di AC Milan. Nella giornata di domani, venerdì 14 aprile, l’Assemblea dei Soci dell’AC Milan riunita in prima convocazione provvederà, fra l’altro, a deliberare in ordine alla nomina dei nuovi organi sociali della società. Rossoneri Sport Investment Lux si è avvalsa di Rothschild & Co. come advisor per gli aspetti finanziari e degli Studi Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners e Gattai, Minoli, Agostinelli & Partners per gli aspetti legali. Fininvest è stata assistita da Lazard e dallo studio Chiomenti rispettivamente per gli aspetti finanziari e per quelli legali".

lunedì 10 aprile 2017

Fiorentina, Antognoni: “Vogliamo l'Europa League”



La partita contro l'Empoli, in programma sabato al Franchi, dirà molto sulle ambizioni di rimonta europea della Fiorentina. "Speriamo che il derby ci porti i tre punti - ha dichiarato oggi il vice presidente Gino Salica - Mi dispiace per i cugini dell'Empoli ma noi abbiamo bisogno della vittoria". Il dirigente è intervenuto a Palazzo Vecchio, a Firenze, alla presentazione del libro 'La nostra storia', i cui proventi dalla vendita andranno in favore della fondazione benefica 'Tommasino Bacciotti'.

Salica ha parlato della crescita di una società che è tornata ad investire - oltre che sul parco giocatori - anche nell'aspetto dirigenziale: "Noi quest'anno abbiamo fatto due cose molto importanti: i festeggiamenti per i 90 anni del club e l'aver riportato Giancarlo Antognoni in società. Io credo che sia stato il nostro miglior acquisto quest'anno e lo dico non per piaggeria, ma perché lui ha portato dentro il club competenza, storia e umanità. Il confronto quotidiano che abbiamo con lui ci sta arricchendo e per noi è molto importante".

«Europa League? Noi ci proviamo». Giancarlo Antognoni suona la carica alla Fiorentina impegnata nella difficile ma ancora possibile rincorsa al sesto posto nonostante il 2-2 con la Samp dopo tre successi di fila. «Mancano sette partite alla fine, non sarà facile questa corsa ma cercheremo di riuscirci. La Fiorentina sta giocando bene, è in una forma, quindi ci sono buone chance di centrare questa impresa», ha proseguito il dirigente viola. Il turno di sabato si annuncia favorevole ai viola che ospiteranno l'Empoli mentre a San Siro ci sarà il derby. «Non guardiamo al risultato di Inter-Milan, pensiamo solo a noi stessi: dobbiamo continuare il nostro cammino, ma a Empoli sarà tosta e fondamentale per entrambe», ha detto ancora Antognoni, a margine della presentazione in Palazzo Vecchio del libro "La nostra storia" a cura di Luca Giannelli e realizzato dall'Associazione Glorie Viola (il ricavato andrà alla Fondazione Tommasimo Bacciotti e alla Caritas).

 Un plauso a Federico Chiesa convocato da Ventura allo stage azzurro da stasera a Coverciano: «Il ragazzo merita questa convocazione, sta facendo bene ed è cresciuto tanto. L'augurio - ha detto il dirigente viola - è che resti nel giro della Nazionale partecipando anche all'Europeo Under 21».

Poi un pensiero per Pepito Rossi dopo l'ennesimo grave infortunio: «Sono davvero molto dispiaciuto, Giuseppe ha fatto di tutto per tornare a giocare as alti livelli, riuscendoci. Questo nuovo incidente non ci voleva proprio. Sarà dura ripartire». Infine sul quasi certo addio di Gonzalo Rodríguez: «La società gli ha offerto il rinnovo, dipende tutto da lui. Per noi è un giocatore importante e lo ha dimostrato anche ieri».


Milan, dal closing al derby con l'Inter




Il successo ottenuto contro il Palermo è stato il giusto sollievo verso una settimana epocale per il Milan. Per la prima volta dopo quasi tre mesi, i rossoneri sono davanti ai cugini e sarebbero qualificati alle coppe europee: era dalla 20ª giornata che la squadra di Montella non occupava almeno il sesto posto in classifica.

L'obiettivo della Rossoneri Sport Investment Lux è di chiudere la trattativa epr il passaggio di proprietà giovedì e dedicare il Venerdì Santo all'assemblea dei soci e alla conferenza stampa di presentazione della nuova proprietà. Tra il closing, previsto per giovedì 13, e il derby contro l'Inter delle 12.30 di sabato 15, in poco più di 48 ore i rossoneri si giocano una grandissima fetta del loro futuro prossimo e più remoto. Da ieri pomeriggio, però, c'è un'aria nuova dalle parti di Milanello.  Era dal 21 gennaio, vigilia di Milan-Napoli, che i rossoneri non figuravano davanti all'Inter in Serie A e che, soprattutto, non occupavano una posizione così alta.

Un impulso decisivo lo darà il fondo Elliot, che concederà un prestito di ben 303 milioni di euro: una somma iniziale di 253 milioni (180 per arrivare finalmente al closing, più altri 73 per rilevare una parte dei debiti del club) e una seconda di 50 per supportare lo sviluppo del club.

I restanti 190 milioni, che sono stati raccolti da Li Yonghong in patria, in queste ore dovrebbero essere a Hong Kong.Domani questa cifra deve essere girata in Lussemburgo secondo la richiesta di Fininvest che vuole avere la certezza dell'arrivo entro le prossime 24 ore. Tutto sta precedendo secondo programmi e da ambedue le parti continua a filtrare ottimismo. All’ordine del giorno c’è la modifica di 6 articoli dello Statuto, tra cui spicca l’art. 15, quello relativo al futuro Cda, che è confermato e sarà composto da sei membri: Li Yonghong, Marco Fassone futuribile amministratore delegato, Han Li, Marco Patuano, l’avvocato Roberto Cappelli e Lu Bo (membro di Haixia). Non sarà presente, invece, il fondo americano Elliott. L’hedge found avrà la possibilità di esprimere il consenso su un consigliere e - a quanto filtra - i sei attuali, già sottoposti a Elliott, avrebbero tutti l’approvazione del fondo americano.

L’altra questione delicata è quella relativa alla svalutazione della rosa rossonera (da Statuto). Nella sostanza Mr Li avrà il divieto di depauperare la rosa, ovvero non potrà vendere i pezzi da novanta con lo scopo esclusivo di fare cassa.

Se non dovessero verificarsi intoppi, la firma sui contratti è prevista per il 13, con possibile cena ad Arcore con Berlusconi e Li protagonisti. In tal caso il 14 mattina si terrebbe la conferenza stampa di presentazione, con l'Assemblea dei soci già fissata per le ore 14,30. Possibile anche una visita della nuova proprietà a Milanello nel tardo pomeriggio, per conoscere Montella e la squadra e dare un segnale di incoraggiamento in vista del delicato derby con l'Inter di sabato prossimo.

Vincenzo Montella è stato il segreto della rinascita della sua squadra. Imperturbabile, ha fatto da scudo ai giocatori, tenendo fuori dagli spogliatoi di Milanello tutta la negatività che sembrava pervadere tifosi e critica. Compreso il presidente Berlusconi, che ha più volte chiamato il tecnico per esprimere la sua contrarietà per il gioco della squadra. Così, un passo alla volta, il Milan ha ritrovato la strada perduta tra gennaio e febbraio. E, nelle ultime nove partite (recupero col Bologna compreso), nonostante il mezzo passo falso di Pescara, ha ottenuto gli stessi punti di Lazio e Atalanta (20) e ne ha recuperati 7 all'Inter. Adesso, può dare il colpo di grazia ai nerazzurri e sperare di approfittare dell'impegno insidioso di Gasperini in casa della Roma. Se il buongiorno si vede dal mattino, a Milanello il profumo d'Europa potrebbe tornare a sentirsi sempre più intenso.


giovedì 6 aprile 2017

Coverciano stage internazionali:arbitri del Mondiale provano la Var




Non solo nazionali, al Mondiale del 2018 si preparano anche gli arbitri. A Coverciano si sono riuniti gli arbitri d'élite della Fifa i preselezionati per il prossimo mondiale di calcio.

Da questo gruppo dove compaiono anche i due fischietti italiani Daniele Orsato e Gianluca Rocchi, reduci dalla sfida Napoli-Juve, verranno selezionati nei prossimi mesi quelli che arbitreranno la competizione iridata. Ad aprire i lavori Pierluigi Collina, capo della Commissione Arbitri Fifa, e Massimo Busacca, 'Head of Refereeing'. Mentre a dare il benvenuto a nome della Figc il direttore generale Michele Uva. ''E' un grande motivo di orgoglio che la Fifa abbia scelto noi per questo raduno - ha detto - ed è anche la conferma di come il centro tecnico di Coverciano sia sempre più visto come l'Università del calcio mondiale, un vero punto di riferimento. A Busacca, a Collina e a tutti gli arbitri presenti ho portato i saluti, la vicinanza e gli auguri di buon lavoro da parte di tutta la Federazione''. Oltre ai consueti test atletici e alle lezioni in aula, nel corso del seminario si parlerà molto della Var, la moviola in campo.

"La tecnologia non arriva a sostituire gli arbitri: almeno sarà così finché ci saremo io e Collina, chi lo pensa sbaglia di grosso, a maggior ragione se sarà un direttore di gara". Lo ha detto il capo degli arbitri della Fifa, Massimo Busacca, da Coverciano dove è in corso lo stage che vede impegnati 61 arbitri internazionali. "Praticamente i migliori al mondo", ha sottolineato il responsabile arbitrale della Uefa, Pierluigi Collina. Da questo gruppo, sarà poi selezionato quello per il mondiale 2018. Al centro del seminario lo studio e l'applicazione della Var, per l'uso della quale al mondiale 2018 ci sarà un gruppo di arbitri specializzati. "Siamo qui per mettere tutti gli arbitri nella condizione di utilizzare il meno possibile la tecnologia - hanno ribadito Busacca e Collina - certo nel calcio di oggi non mancano situazioni molto difficili da vedere, quindi è importante ricorrere ad uno strumento che aiuti a fare chiarezza".

Ma oltre ai brutti falli pure i fuorigioco millimetrici, gli interventi da rigore, i falli di mano saranno più che mai valutati, ma i giocatori non dovranno mai fare pressione per chiedere l'impiego della tecnologia, chi lo farà rischierà l'ammonizione come ha sottolineato l'ex fischietto svizzero. Se la Var sarà introdotta a Russia 2018 la finale mondiale vedrà installate ben 44 telecamere collegate ai monitor visionati da arbitri specializzati, scelti fra chi ha pratica. In questi giorni a Coverciano ce ne son 9 provenienti da vari Paesi. E altri saranno scelti da chi è in attività: non a caso durante le simulazioni sul campo svolte oggi coi giocatori del vivaio della Fiorentina, si sono alternati davanti ai monitor nei quattro tendoni allestiti sui campi 1 e 2 tutti gli arbitri-top, fra questi l?ungherese Kassai e lo sloveno Skomina il quale ha ammesso «È una grande novità e serve tempo. Di sicuro bisogna dirigere senza pensare che dietro c?è qualcuno che ti giudica». E proprio l'aspetto psicologico sarà fondamentale per affrontare questa novità. Ufficialmente la Var ha avuto un utilizzo medio di una volta ogni 8 gare come è stato nel recente Mondiale per club. «I riscontri sono stati positivi ma ci sono state anche cose che non hanno funzionato ? ha ammesso Busacca - Preoccupato? Più di chi starà dietro ai monitor che di chi andrà in campo: bisogna convincersi a prendere le decisioni migliori con la migliore comunicazione. Ci vorrà tempo». Intanto Busacca ha elogiato gli arbitri italiani e si è dichiarato fiducioso in vista di Juve-Barcellona e Real-Bayern Monaco: «Come dovranno dirigere gli arbitri preposti? Come stanno facendo adesso perché stanno sbagliando poco o nulla».


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