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domenica 28 ottobre 2012
La Juventus vince a Catania, e il presidente Pulvirenti accusa
La Juventus passa a Catania 1-0 nell'anticipo delle 12.30 della 9/a di A. Ma farà molto discutere il gol prima concesso poi annullato al Catania al 26': Bergessio batte Buffon dopo un palo colpito da Spolli, Gervasoni prima convalida poi dopo consultazione con Rizzoli (arbitro di porta) annulla per fuorigioco, che dalle immagini non risulta.
"Il gol di Bergessio lo ha annullato la panchina della Juventus. Il guardalinee lo aveva dato": su Sky va in onda l'ira del presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, dopo la sconfitta per 1-0 con i bianconeri. "Ci sono sono sette arbitri e nessuno vede niente - aggiunge - Questa è più di una sudditanza psicologica".
E' un fiume in piena Pulvirenti, durissimo con la terna arbitrale dopo la rete ingiustamente annullata al 25': "Il gol di Bergessio lo ha annullato la panchina della Juve. Il guardalinee lo aveva dato. Ci sono sette arbitri e nessuno vede niente. Questa è più di una sudditanza psicologica". "Gervasoni mi ha chiesto scusa a fine partita. Gli ho detto che deve chiedermi scusa due volte: una perché ha annullato un gol regolare; l'altra perché mi ha espulso senza motivo. Cosa dobbiamo fare per giocare contro la Juventus? Pensavo che certi tempi fossero finiti". È il terzo episodio che ci capita dopo Parma e dopo l'Inter, avete visto cosa è successo: un gol regolare annullato a noi e un gol irregolare concesso alla Juve. E poi sette ammoniti, quindi l'espulso era nell'aria. Cosa dovremmo fare? Continuare a partecipare o dobbiamo assistere passivamente a queste cose? Ci sono sette arbitri...".
Il gol del Catania era regolare, ma non avrebbe inciso in maniera decisiva sulla partita. Nessuno può escludere che la Juventus potesse ribaltare il risultato, considerando anche il fatto che abbiamo dominato per tutta la partita. Riconosco l'errore degli arbitri, ma dico anche che la vittoria è assolutamente meritata". Intervistato da Sky, l'amministratore delegato della Juventus Beppe Marotta parla del caso del giorno, che ha suscitato le ire del presidente del Catania Antonino Pulvirenti. "Ho rivisto l'azione dalle vostre immagini - dice ancora Marotta a Sky -: c'é stato un consulto tra il giudice di linea, il guardalinee e l'arbitro, per cui mi sembra illogico insinuare che i nostri giocatori abbiano un potere tale da condizionare la decisione degli arbitri, che prima di annullare il gol si sono consultati. Credo che rispetto al campionato scorso la differenza la stia facendo la partecipazione alla Champions, che ci sta togliendo qualche energia".
sabato 27 ottobre 2012
Calciomercato Milan per gennaio 2013 è già rivoluzione?
Come riportato dal 'Corriere dello Sport', la società rossonera vuole dare una svolta decisa, a partire già da dal calciomercato di gennaio, sia in entrata che in uscita. Tra i tanti i nomi: c'è anche lo svincolato Drenthe. Per fare cassa e finanziare la campagna-acquisti di gennaio 2013 potrebbero essere ceduti alcuni pezzi pregiati dell’organico rossonero: Boateng ha richieste da parte del Bayern Monaco; Abramovich si è rifatto vivo per Pato; Robinho è il sogno ormai non più tanto segreto del Santos. Queste cessioni potrebbero far ricavare al Milan una cinquantina di milioni di euro più un’altra cifra decisamente consistente (altri 30 milioni) di ingaggi risparmiati.
Un'involuzione pesante soprattutto per Boateng che nei primi due anni al Milan aveva fatto vedere cose importanti mentre quest'anno sembra un giocatore non adatto a giocare a questi livelli; forse risente dell'assenza di Ibrahimovic, forse vive un periodo negativo in assoluto, fatto sta che il suo rendimento è stato assolutamente insufficiente. Pato invece a causa dei suoi continui problemi fisici continua a rinviare la sua consacrazione definitiva. Il calciomercato del Milan ha deciso di cedere i tre qualora arrivassero offerte importanti, in particolare per quanto riguarda il ghanese. Si parla anche di un Abramovich disposto a mettere sul tavolo delle offerte circa 30 milioni di euro per il Papero: sarebbe un bel colpo dopo che la cessione di Pato al Paris Saint Germain era fallita. Il Milan questa volta non si tirerebbe indietro davanti a un'offerta del genere.
In entrata il sogno resta Mario Balotelli, mai in imbarazzo nel confessare le proprie simpatie rossonere, ma si pensa anche a Miralem Pjanic, in difficoltà alla Roma dopo l'arrivo di Zeman. E poi Mapou Yanga Mbiwa, inseguito senza esito la scorsa estate.
C'è anche qualche occasione a basso costo da prendere in considerazione. Come l'ex Real Madrid Royston Drenthe, ragazzo prodigio finito in disgrazia e senza una squadra: l'olandese spera in una chiamata, il suo agente ha ammesso che il Milan ci sta pensando. Così come in società si sta pensando a un ritorno immediato di Alexander Merkel, il talentino tedesco prestato al Genoa.
Non si può dire che abbiano deluso, perché forse nessuno sperava seriamente nella loro esplosione, Didac Vilà, Traoré e Mesbah. Tre elementi di troppo, nella rosa di Allegri. Specialmente il centrocampista maliano, preso a parametro zero dal Nancy ma mai convincente. Mentre l'ex leccese è stato a un passo dalla cessione già ad agosto, senza però che il Milan trovasse un accordo con Palermo e Torino.
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sabato 20 ottobre 2012
Juventus-Napoli le formazioni ufficiali ottava giornata 2012-2013
Niente Juventus-Napoli per Gigi Buffon. L'ultimo provino ha dato esito negativo e il portiere salta il big match per lasciare il posto a Storari. Anche Mirko Vucinic non ce la fa: a tenerlo fuori è l'influenza intestinale che gli ha portato anche febbre.
Migliori le notizie, invece, in casa Napoli. "Cavani e Vargas sono in buone condizioni, nonostante che abbiano fatto il giro del mondo in dieci giorni. Domani valuterò tutta la situazione e sceglierò la formazione più adatta". Walter Mazzarri non lo dice espressamente ma fa chiaramente capire che sulla utilizzazione di Cavani, nonostante l'inevitabile stanchezza dell'uruguaiano, non c'é alcun dubbio. "Stamattina ho visto tutti i giocatori, compresi gli ultimi arrivati, in buone condizioni.
Comunque, io stesso dopo un po' di tempo dall'inizio della partita, capirò se i viaggi dei nazionali avranno influito sul loro rendimenti", ha concluso Walter Mazzarri. Il quale resta intanto fiducioso sul risultato dell'incontro di sabato nonostante la Juventus di Antonio Conte sia imbattuta in campionato "perché noi possiamo mettere in difficoltà chiunque". Il tecnico azzurro ha negato che l'imbattibilità dei bianconeri sia dovuta alla modestia degli avversari in Italia: "Neanche i campioni d'Europa del Chelsea hanno battuto la Juve. No, loro sono davvero forti". Mazzarri torna a parlare anche della polemica seguita alla mancata presentazione della squadra alla premiazione di Supercoppa, contro la Juve, a Pechino: "Il tempo ci ha confermato che abbiamo fatto benissimo. Saremmo stati lì, in campo, solo a calmare i giocatori. Dopo quella partita mi è venuta, ma davvero, voglia di smettere".
A dirigere il match clou della ottava giornata in serie A, in programma sabato 20, alle 18,00 sarà Antonio Damato, della sezione di Barletta.
Sono state appena diramate la formazioni ufficiali di Juventus-Napoli, primo anticipo dell'ottava giornata di Serie A 2012/2013. Sfida tra le due capoliste del campionato, tra rientri all'ultimo secondo e forfait che hanno sconvolto i piani.
Conte deve fare a meno di Buffon e Vucinic, non convocati: al loro posto in campo Storari e Fabio Quagliarella. Centrocampo confermato, Pogba e Matri partono dalla panchina.
Mazzarri risponde con Cavani titolare nonostante la settimana fatta di voli stra-chilometrici: insieme a lui Pandev e Cavani, a centrocampo c'è Behrami. Lorenzo Insigne parte dalla panchina.
Eccole le formazioni ufficiali:
JUVENTUS (3-5-2): Storari; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Quagliarella, Giovinco. A disposizione: Rubinho, Branescu, Lucio, Caceres, Marrone, Pogba, Padoin, Isla, Giaccherini, Matri, Bendtner. All: Alessio.
NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Gamberini; Maggio, Inler, Behrami, Zuniga; Hamsik; Pandev, Cavani. A disposizione: Rosati, Colombo, Grava, Aronica, Uvini, Fernandez, Mesto, Dzemaili, Donadel, Dossena, Insigne, Vargas. All: Mazzarri
sabato 6 ottobre 2012
Derby di San Siro 2012, Milan Inter si inizia con la partita delle battute
"Arriviamo al derby con tante speranze di far bene come ieri sera. Inter favorita? Nel derby non si sa mai". E' quanto ha dichiarato dal presidente Massimo Moratti all'uscita dagli uffici della Saras in centro a Milano, il giorno dopo la vittoria contro il Neftchi e alla vigilia dell'incontro con il Milan, domenica a San Siro
Andrea Stramaccioni, tecnico dell'Inter. La Presse "Milan favorito? Era una battuta. E' difficile ritenere una delle due squadre favorita, siamo solo alla settima giornata ed entrambe le formazioni hanno cambiato molto quest'anno. E' la classica partita da tripla in schedina, sfugge dal pronostico".
Si presenta così Andrea Stramaccioni alla conferenza stampa di vigilia del derby contro il Milan. "La formazione? L'Inter entra in campo sempre per vincere, con la Fiorentina ha giocato Coutinho non per difenderci ma per attaccare. L'importante è preparare la partita nei dettagli e che ci sia sintonia tra giocatori e allenatore. Cassano uomo derby? Io spero che sia un giocatore con la maglia
"Hanno avuto un giorno di riposo in più? Hanno anche avuto una partita più intensa. Certo il rammarico di poter fare un solo allenamento con tutta la squadra c'è. Noi furbi? Penso che Allegri facesse riferimento all'esperienza, noi non siamo una squadra furba. Ho avuto la fortuna di avere un mix tra giocatori esperti che hanno scritto la storia di questo club e altri più o meno giovani che possano essere il futuro del nuovo ciclo dell'Inter. Il risultato di domani, comunque, può aiutare, ma non cambiare la nostra stagione".
E' l'Inter la favorita nel derby di domani: ne è convinto l'allenatore del Milan Massimiliano Allegri. "Credo che il derby sia una partita diversa dalle altre, in cui non c'é un favorito anche se di solito è favorito chi è avanti in classifica: ora - ha osservato Allegri alla vigilia - i nerazzurri sono avanti 5 punti quindi i favoriti sono loro".
Per vincere il derby al Milan servirà una buona dose di furbizia. Ne è convinto Massimiliano Allegri, consapevole che l'Inter può contare sull'esperienza di tanti veterani come Cambiasso, Milito, Zanetti e Samuel. "Sono tutti giocatori che hanno tante battaglie alle spalle - ha osservato l'allenatore rossonero - L'Inter è una squadra furba, esperta e con tante qualità tecniche. Noi dovremo essere più furbi di loro". "A volte - ha continuato Allegri - non si gioca a calcio, l'importante è non prendere gol e gestire le situazioni. Questo lo acquisisci con l'esperienza. L'Inter ne ha di più quindi noi dovremo essere più furbi".
Per il derby Massimiliano Allegri medita un cambio di modulo, dal 4-2-3-1 alla difesa a tre. "Potremmo anche giocare in maniera speculare all'Inter ma lo deciderò oggi pomeriggio - ha spiegato l'allenatore del Milan - Mercoledì abbiamo finito la partita contro lo Zenit con la difesa a tre, che avevamo già provato da un po' di tempo perché ci possono essere situazioni in cui la squadra ha bisogno di giocare in maniera diversa". "Credo che l'Inter usi lo stesso sistema delle ultime uscite, devo valutare come può andare la partita - ha aggiunto Allegri -. La difesa a tre può essere un'idea per uno sviluppo di gioco più offensivo. Poi tutti parlano di difesa a tre ma in realtà si difende a cinque".
La vittoria in Champions League ha dato più tranquillità? "La parola 'tranquillo' non mi piace - ha replicato Allegri -, vedo lavorare ogni giorno i ragazzi e credo si debba migliorare velocemente perché paghiamo un po' di inesperienza e mancanza di malizia. I ragazzi lo sanno e mettono sempre più attenzione anche in allenamento".
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