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venerdì 27 settembre 2013
Cento anni fa nasceva Silvio Piola: il simbolo del calcio
Il 29 settembre 1913 a Robbio nasceva il bomber di sempre, il goleador che nonostante non avesse vinto lo scudetto è stato l’attaccante più prolifico.
Allo Juventus Stadium, prima della gara tra l’Italia e la Repubblica Ceca, la Figc ha celebrato il centenario della nascita di Silvio Piola, ex Azzurro e più grande cannoniere di tutti i tempi, campione del Mondo con la Nazionale Italiana nel 1938, attaccante che detiene ancora oggi il record del maggior numero di gol (sei) segnati in una partita di Serie A.
Sono i cento anni di una leggenda del calcio. Quelli che avrebbe compiuto Silvio Piola uomo del record, 274 gol in serie A (290 se si contano quelli segnati quando il campionato non era a girone unico) che sembrano un muro invalicabile. Piola rimane il bomber più prolifico del calcio italiano, il primo (e unico, fino all'avvento di Sivori) capace di segnare 6 reti in una partita (Pro Vercelli-Fiorentina 7-2 dell'ottobre del '33).
E' il simbolo di un calcio che adesso latita, quando i giocatori prendevano i propri mezzi ma erano già miti di quel football eroico praticato a cavallo della Seconda Guerra Mondiale. E' stato il prototipo del centravanti moderno, acrobatico e dal tiro folgorante, capace di colpire al volo e scagliare in rete qualsiasi palla. Lo testimonia anche l'impronta che ha lasciato sul mondo del pallone, quello della sua rovesciata, il gesto tecnico che più lo racconta. Ce ne fu una che è difficile dimenticare: la realizzò nel 1939 a S. Siro contro l'Inghilterra.
La sua collezione di reti la mise insieme con le maglie di Pro Vercelli, Lazio, Juventus Torino e Novara, e gli rimase il rammarico di non aver mai vinto lo scudetto: non ci riuscì nemmeno indossando la maglia della Juventus. Ma, assistito da un fisico notevole, si dimostrò comunque campione straordinario, che amava giocare spalle alla porta (cosa all'epoca inconsueta) e attraverso rapide triangolazioni arrivava a tirare in porta con precisione. E andava a cercarsi direttamente la palla, non era solo un cannoniere ma anche uno a cui piaceva giocare e far giocare: per quei tempi, quasi una rivoluzione.
La sua storia ai massimi livelli del calcio comincia presto: nella stagione 1930-31, Il debutto in Serie A di Silvio Piola, a poco più di 16 anni, fu deciso dall’allenatore della Pro Vercelli Nagy sollecitato dal capitano Ardissone, carrettiere di mestiere tanto rispettato dai compagni che gli davano del lei, ma l’esordio in Nazionale fu imposto dalla sorte. L’immaginifico Bruno Roghi, il padre del giornalismo sportivo italiano, sosteneva che, come nell’antichità i grandi atleti erano cari agli dei, in ogni tempo la sorte continuava a prediligerli. E portava ad esempio l’avvento di Piola in Nazionale.
La sua è un'ascesa rapida: nel 1934 molte società hanno messo gli occhi su di lui ma alla fine la spunta la Lazio, che lo strappa alla concorrenza versando alla Pro Vercelli l'astronomica cifra, per l'epoca, di 250mila lire. Un anno dopo, nel marzo del 1935, esordisce in Nazionale, in modo imprevisto: in vista di una trasferta a Vienna, dove l'Italia non era mai riuscita a battere il famoso 'Wunderteam', il ct Vittorio Pozzo aveva radunato gli azzurri a Rovigo, ma Piola non era stato neppure convocato. Fu il generale Vaccaro, presidente della federcalcio, a imporne la convocazione in sostituzione dell'infortunato Meazza.
CURRICULUM DI SILVIO PIOLA
NAZIONALE : 24-3-1935 / 18-5-1952
Presenze 34 (Riva 35, Meazza 33)
Gol 30 media 0,88 (Riva 0,83 – Meazza 0,62)
NAZIONALE B: PRESENZE 6 – GOL 11
SERIE A : 16-2-1930 / 7-3-1954
Presenze Serie A : 566 + 22 Torino 1944
Pro Vercelli 127, Lazio 227, Juventus 57, Novara 155, Torino (1944) 22
Serie B :Novara 30
Gol Serie A: 290 + 27 Torino 1944 – record 6 gol in una partita (Pro Vercelli-Fiorentina 7-2 – campionato 1933-34) Lazio 143, Novara 70, Pro Vercelli 51, Juventus 26, Torino (1944) 27
SERIE B : NOVARA 16
TOTALE ASSOLUTO: partite disputate 674 – gol 333
(comprese 16 presenze nelle Coppe, esclusi tornei e gare amichevoli)
domenica 15 settembre 2013
Sampdoria-Genoa il primo derby della lanterna stagione 2013 -2014
Per il derby della Lanterna Delio Rossi ritrova Castellini dopo la squalifica ma per la fascia il posto sembra assicurato a Regini. Ritorna anche Gastaldello a disposizione dopo l’infortunio al polpaccio. A centrocampo unico ballottaggio tra Bjarnason e Soriano con il secondo in vantaggio nel 3-5-2 blucerchiato.
Confermato Francesco Liverani sulla panchina rossoblu dopo la partenza non certo brillante, si cerca l’impresa per ritrovare la fiducia nei propri mezzi. Da tempo si sta provando la difesa a tre, quindi possibile inserimento dal primo minuto di Gamberini visto l’infortunio lungo di Antonelli. Punta fissa Gilardino supportato da Santana.
Allenamenti a porte chiuse, nessuna conferenza stampa per evitare di far salire la tensione dopo il caso di spionaggio a Bogliasco
Ci sarà anche il commissario tecnico azzurro Cesare Prandelli in tribuna per assistere al derby della Lanterna. Una presenza che darà ancora maggiori motivazioni ad Alberto Gilardino, rimasto a Genova per giocarsi il prossimo mondiale.
Zero parole dalla Sampdoria, zero dal Genoa. E' il derby della Lanterna, diventato ancora più caldo dopo che venerdì il tecnico delle giovanili genoane, Luca De Prà, è stato beccato a Bogliasco a spiare dal bosco l'allenamento blucerchiato.
Rossi e Liverani hanno diramato la lista dei convocati dopo aver svolto le rispettive rifiniture a porte chiuse. Blucerciati probabilmente con Soriano in campo, Barillà e Bjarnason in panchina. In casa Genoa si va verso il debutto da titolari stagionali per Gamberini e Antonini. In casa Genoa un derby speciale, che cade pochi giorni dopo il 120° compleanno...
Il preparatore dei portieri rossoblù, De Prà, beccato a Bogliasco, e sbeffeggiato sul sito ufficiale della Sampdoria. Oggi, da parte genoana, sempre sul sito ufficiale del club, un’altra foto, sempre di… spie, ma stavolta a livello di media. Perché il fotografo ufficiale del Grifone ha fatto alcuni scatti ai giornalisti che, nei giorni di seduta a porte chiuse, spiano ormai da anni gli allenamenti dei rossoblù dai palazzi di Pegli che circondano il Pio XII. Ed i "colpevoli" sono finiti in prima pagina.
Clima teso, ma s spera che tutto vada a bene. Sono stati approntati servizi di osservazione sin dalle prime ore del pomeriggio, agenti della questura in borghese a presidiare i punti strategici con l'obiettivo primario di evitare ogni tipo di contatto tra le frange calde delle tifoserie di Samp e Genoa. Questo il piano di ordine pubblico che sarà messo in atto domani dalla questura. Ufficiosamente dovrebbero essere almeno 200 i poliziotti che presidieranno l'impianto di Marassi. Al momento, secondo quanto appreso, non ci sarebbero segnali di particolare tensione tra le due tifoserie.
Probabili formazioni
Sampdoria (3-5-2): Da Costa; Gastaldello, Palombo, Costa; De Silvestri, Soriano, Kristicic, Obiang, Regini; Eder, Gabbiadini. All. D. Rossi
Genoa (3-5-1-1): Perin; Manfredini, Portanova, Gamberini; Vrsaljko, Kucka, Lodi, Matuzalem, Antonini; Santana; Gilardino. All. Liverani
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