Il Real Madrid libera Ancelotti lunedì (o martedì) e il Milan lo aspetta volentieri. Il tecnico emiliano tiene aperta la porta ai rossoneri dopo la "convocazione" di Silvio Berlusconi: nella cena di giovedì sera con Ernesto Bronzetti, intermediario in questi delicatissimi frangenti, ha confermato tutto il suo interesse al progetto milanista, ma prima deve chiarire la sua posizione con il Real Madrid. Del resto Adriano Galliani sa benissimo che l’operazione-ritorno è legata ad un’unica eventualità: il licenziamento in tronco, con il relativo pagamento della clausola per la stagione 2015-16.
Carlo Ancelotti di nuovo al Milan, una pista che rimane molto complicata ma che affascina sempre di più i vertici rossoneri. L'incontro tra Ernesto Bronzetti, intermediario in Spagna per conto del Milan, e l'ormai ex allenatore del Real Madrid rientra nella strategia di convincimento che Berlusconi e Galliani continuano a portare avanti nella speranza del tanto agognato sì. Come riferisce la Gazzetta dello Sport, ieri c'è stato anche un vertice tra il presidente dei blancos Florentino Perez e il suo fidato collaboratore Josè Angel Sanchez ed è emersa la decisione definitiva di separarsi dall'allenatore che lo scorso anno ha portato la Decima Champions League. Il divorzio sarà ufficializzato dopo l'ultimo turno di campionato col Getafe, tra domenica e martedì, con Ancelotti che percepirà una sostanziosa buonuscita per concludere il suo rapporto con le merengues. Il Milan, che ha contattato il suo ex tecnico con una telefonata in prima persona di Berlusconi ed è pronto a mandare in missione Adriano Galliani, mette sul piatto un contratto triennale e un progetto tecnico importante. Per Tuttosport, oltre agli obiettivi italiani Darmian, Immobile, Josè Mauri e uno tra Valdifiori, Bertolacci e Baselli, si guarda a due grandi attaccanti come Ibrahimovic e Falcao per vincere le ultime resistenze del tecnico di Reggiolo.
Di tenore completamente diverso è il Corriere dello Sport, che non si mostra particolarmente ottimista sulla possibilità dell'Ancelotti-bis, ma propende per una soluzione che unisca l'esperienza di Marcello Lippi, vecchio pallino della dirigenza del Milan e intenzionato a ricoprire più un ruolo da direttore tecnico che da allenatore, alla ventata di novità rappresentata da Christian Brocchi, che bene si sta comportando alla guida della Primavera rossonera.
La giornata di ieri è trascorsa tra una telefonata e l’altra. Ernesto Bronzetti ha incontrato Florentino Perez e il suo braccio destro Josè Angel Sanchez. La sua opera diplomatica poggia sull’ottimo rapporto con il numero uno madridista, ma non è bastata per evitare il divorzio. Alla vigilia della gara con il Getafe, quella dell’incombente addio, ieri Ancelotti ha parlato ai giornalisti in un clima surreale e con dichiarazioni fatalmente di facciata. "Non ho parlato con il club, ma continuerò a pensare di essere l’allenatore del Real Madrid finché non mi comunicheranno qualcosa di diverso". Fornisce, comunque, un’indicazione temporale ben precisa sulle sue prossime mosse: "Dopo la gara con il Getafe, domenica o lunedì, incontrerò la società per parlare del futuro".
Anche in queste ore amare riesce a dribblare le domande su questa stagione ormai agli sgoccioli: "Il mio rapporto con Florentino Perez è sempre stato buono, ora deve prendere una decisione difficile. Ringrazio i giocatori per il loro sostegno, ma la valutazione spetta al club". Evita anche le trappole sull’erede designato Benitez: "Non mi dà fastidio sentir parlare di altri allenatori, è normale che sia così. Se resto qui ne sarò felice, altrimenti avrò l’orgoglio di aver passato qui due anni fantastici, che hanno portato un momento di intensa gioia al club".
Nessun commento:
Posta un commento