La Lega Serie A, intanto, una volta ricevute le documentazioni di Mediapro, ha deciso di porre tali certificazioni “al vaglio degli Organi e dei legali della Lega”. L’advisor spagnolo, però, cerca in qualche modo di aprire un canale secondario: “Nel caso in cui La Lega Serie A decidesse di creare, insieme a Mediapro, un canale proprio per la distribuzione dei diritti della massima competizione italiana, Mediapro presenterebbe le garanzie in maniera immediata, perché i diritti non sarebbero più soggetti ad alcuna risoluzione giudiziaria”. "Con questa certificazione, Mediapro dimostra il suo impegno a rispettare le condizioni stabilite nell'assegnazione dei diritti della Serie A per le prossime tre stagioni", spiega la società spagnola, che da febbraio è finita al 53% nelle mani del gruppo cinese Orient Hontai Capital per quasi un miliardo di euro. "La situazione giuridica creata pretestuosamente da Sky per difendere la sua posizione privilegiata nel mercato italiano impedisce che la Lega possa garantire a Mediapro 'la piena ed incontrastata disponibilità dei diritti audiovisivi oggetto del pacchetto' - continua la nota, con riferimento alla causa sollevata dall'emittente satellitare -. Mediapro fornirà le garanzie necessarie a la Lega quando potrà disporre di tali diritti". "Nel caso in cui La Lega Serie A decidesse di creare, insieme a Mediapro, un canale proprio per la distribuzione dei diritti della massima competizione italiana, Mediapro presenterebbe le garanzie in maniera immediata, perché i diritti non sarebbero più soggetti ad alcuna risoluzione giudiziaria", è la conclusione della nota.
Insomma, Mediapro lascia intendere di essere pronta a fornire le garanzie qualora si dovesse creare un canale della Lega, che però non è previsto dal bando iniziale. Tale ipotesi sarebbe dunque percorribile solo con un altro bando e incontrerebbe il parere negativo di diversi presidenti della massima serie, che nel frattempo devono fare i conti col mancato deposito della fideiussione. Senza garanzie, le società non possono andare a chiedere anticipi in banca, come consuetudine per molti club.
Mediapro congela la fideiussione, ma consegna alla Lega Serie A “una serie di documenti e certificazioni” con le quali intende garantire la propria solidità patrimoniale per l’acquisizione dei diritti televisivi della Serie A nel periodo 2018-21. La prima tranche da un miliardo e cinquanta milioni rimane dunque bloccata, soldi che per il momento non rientrano nelle disponibilità della Lega, che sta vagliando i certificati presentati dall’advisor spagnolo che a febbraio aveva vinto la corsa ai diritti per trasmettere le partite della Serie A nel prossimo triennio. Un risultato che ha portato al ricorso da parte di Sky, accolto dal Tribunale di Milano, con la conseguente sospensione del bando di Mediapro, che ora apre le porte anche alla creazione di un possibile canale della Lega.
Ciò che al momento blocca il deposito della fideiussione è “la situazione giuridica creata pretestuosamente da Sky per difendere la sua posizione privilegiata nel mercato italiano”, stando sempre a quanto reso noto da Mediapro. La società spagnola rivendica “la piena ed incontrastata disponibilità dei Diritti Audiovisivi oggetto del Pacchetto” e si dichiara disposta a fornire le garanzie necessarie alla Lega solamente “quando potrà disporre di tali diritti”. L’udienza presso il Tribunale di Milano sul ricorso presentato da Sky è in programma il prossimo 4 maggio, data entro cui è sospesa l’assegnazione dei diritti televisivi per il triennio 2018-21 della Serie A.
"La Lega Serie A comunica di avere ricevuto, nella tarda serata di oggi, una serie di documenti e certificazioni da parte del Gruppo Mediapro, licenziatario dei diritti audiovisivi per la trasmissione in diretta delle gare del campionato sul territorio italiano per il periodo 2018-2021, che sono attualmente al vaglio degli Organi e dei legali della Lega". È quanto rende noto la Lega Serie A in un comunicato.