Nessuna squadra di Mourinho aveva perso più di 4 partite prima di Natale e il Real è già a quota 7. Con un distacco in classifica dal Barça di 16 punti. Ultimo ko, quello per 3-2 a Malaga. Lo 'Special One', quindi, è sempre più nell'occhio del ciclone. Come ciliegina sulla torta è arrivata anche la panchina per Casillas, storico capitano del Real.
La stampa si è scatenata contro il portoghese. Lui: «Non mi dimetto»
Non succedeva da dieci anni che il portiere capitano della nazionale spagnola e dei merengues, considerato uno dei migliori al mondo nel ruolo, fosse costretto a fare il numero dodici. Mou ha sostenuto che Casillas fosse fuori forma e per questo motivo gli avrebbe preferito la riserva 25enne Antonio Adan. Ma quasi nessuno gli crede. Anche perché il Real ha poi perso 3-2 contro gli andalusi: lo sportivo Marca titola a caratteri cubitali: «La colpa non era di Iker», mentre il concorrente As urla: «Disastro totale senza Iker». Questa volta Mou, espertissimo in guerriglie psicologiche e in artifizi dialettici, forse ha toppato.
A chi gli chiede se pensa alle dimissioni, risponde alla sua maniera: «No, e non temo per il mio posto di lavoro. Questo è il calcio. Non sono un bambino che è arrivato ieri - ha detto - sono conscio del fatto che nel calcio non c'è memoria di quanto fatto in passato. Ma questa pausa arriva al momento giusto». Ma, considerando che i marziani del Barcellona si sono ormai involati a 16 punti di distanza e che Casillas è una sorta di santo laico per i tifosi madridisti, i minuti del portoghese in Spagna sembran proprio contati.
Nessun commento:
Posta un commento