Comunicato da parte del massimo organismo che prende nettamente le distanze da alcune tifoserie: "Accampando imprecisati diritti di proprietà 'morale', pongono in essere azioni tese a danneggiare i club, le squadre e i calciatori".
Presa di posizione del presidente Beretta dopo le contestazioni al presidente della Lazio, Claudio Lotito, al Milan e al Bologna: "Le società sono sottoposte a gravissime violazioni dei diritti: si tratta di autentiche aggressioni divenute ormai inaccettabili".
Il presidente della Lega calcio di Serie A, Beretta, si schiera - pubblicamente e con una dura presa di posizione - con il presidente della Lazio, Claudio Lotito, finito, ancora di più negli ultimi giorni, nel mirino degli ultrà. Ma l'uscita di Beretta contro gli ultrà prende anche spunto dalle recenti contestazioni degli ultrà del Milan, prima di Milan-Parma, e dal corteo dei bolognesi sotto casa del presidente Guaraldi. "Intimidazioni ultrà, ora basta - scrive in un lungo comunicato Beretta -: i recenti casi Lotito, Guaraldi e Milan rappresentano gravissime violazioni dei diritti delle società, vere e proprie aggressioni".
Vediamo i passaggi più significativi del lungo comunicato stampa prodotto dal quartiere generale della Lega in via Rossellini, a Milano. "La Lega Serie A denuncia la gravissima violazione dei diritti delle società sportive, che viene attuata da alcune tifoserie le quali, accampando imprecisati diritti di proprietà morale, pongono in essere azioni tese a danneggiare i club, le squadre e i calciatori".
Il presidente della Lega Calcio di Serie A ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo il Consiglio federale convocato d'urgenza a Milano in merito alle misure che verranno prese per consentire una maggiore sicurezza negli stadi per prevenire eventi come quello avvenuto al Luigi Ferraris tra Genoa e Siena.
Queste le parole del numero uno della Lega: "Rinforzeremo le procedure relative ai controlli ed i meccanismi della prevenzione. Siamo già avanti col lavoro". Anche per quanto riguarda la preparazione dei medici a bordocampo, in seguito alla scomparsa di Piermario Morosini, Beretta annuncia: "C'è un impegno forte da parte delle società, della Figc e del Coni per trovare tutti gli spazi possibili di miglioramento in materia di salute e prevenzione".
Su un punto Beretta non vuole sentire ragioni: "Al grandissimo rispetto che la Lega e le società sportive hanno sempre avuto nei confronti delle tifoserie, deve corrispondere analogo rispetto da parte di queste ultime nei confronti dei club e dei loro dirigenti". Questo è il passaggio più duro del comunicato di Beretta: "Da qualche tempo alcune società - si legge - sono sottoposte ad una vera e propria aggressione, non solo morale, che incide sulla serenità dell'ambiente e sulla capacità di generare risorse da reinvestire negli stessi club: e questo avviene, ad esempio, con azioni di boicottaggio delle presenze negli stadi o con l'esibizione di cori e striscioni al solo fine di provocare sanzioni a danno delle società sportive. Ancora più grave è il danno di immagine causato da cori orchestrati di insulti ed intimidazioni".
"In questo quadro - si legge ancora nella nota - la Lega invita le autorità preposte a difendere l'autonomia ed il prestigio dei club sportivi e a contrastare con decisione gli attacchi organizzati che assumano forme degenerate e inaccettabili. La Lega si dichiara pronta ad intervenire in tutte le occasioni in cui dovessero essere reiterati episodi o comportamenti come quelli accaduti in queste settimane in alcuni stadi. Questo al fine di tutelare, con ogni mezzo e in ogni sede, i diritti primari delle proprie associate che sono impegnate - e investono ingenti risorse - per la realizzazione del massimo campionato nazionale nell'interesse del calcio italiano e dei veri appassionati. Quegli stessi appassionati che, insieme con le società di calcio, oggi subiscono gravi disagi e intimidazioni".