A pochi giorni dall’inizio degli Europei francesi Marcello Lippi tenta di dare qualche suggerimento ai presidenti di Serie A per far si che la Nazionale Italiana possa tornare ad avere un’adeguata quantità di calciatori da poter selezionale per le più importanti manifestazioni.
L’ex ct della nazionale azzurra, Marcello Lippi, avrebbe trovato il metodo per aiutare la Nazionale del futuro. Club si mettano d'accordo, non più di 5 stranieri per squadra. E' la ricetta di Marcello Lippi per dare un futuro più forte al calcio italiano e maggiori chance di scelta al ct azzurro alle prese con le convocazioni. Intervenuto al programma radiofonico "Radio anch'io lo sport", Lippi ha sottolineato anche il problema di questi giorni per il ct della Nazionale Antonio Conte, di dover scegliere gli azzurri su una platea limitata a solo il 35% di giocatori italiani nel nostro campionato. Dieci anni fa, quando gli azzurri di Lippi trionfarono al Mondiale di Berlino, gli italiani in campo nelle squadre di serie A erano invece il 66%.
Come invertire questa tendenza ? "è possibile solo se c'è la volontà dei presidenti, ha detto Lippi. Legalmente non si può fare, c'è la libera circolazione dei lavoratori, e i calciatori sono lavoratori dipendenti, quindi possono giocare ovunque". Per il ct campione del mondo, e probabile nuovo direttore tecnico degli azzurri, "basterebbe che si mettessero d’accordo i presidenti, decidendo che d'ora in avanti prendono massimo 5 stranieri per squadra e gli altri sei in campo sono italiani. Lo so che è pura fantasia, ma è l'unica cosa possibile. Tutti dicono che ci sono troppi stranieri. serve un patto d'onore"
Marcello Lippi torna in azzurro? "non sono i giocatori o gli allenatori che annunciano gli ingaggi. Sono scelte che spettano a club e federazioni". Così l'ex ct campione del mondo nel 2006 ha risposto, ai microfoni di 'Radio anch'io lo sport' a una domanda sul suo possibile, anzi quasi certo, ritorno nell'area azzurra con il ruolo di direttore tecnico. "Ho sempre detto -ha spiegato Lippi- che mi piacerebbe continuare a svolgere dei ruoli nel calcio, ma non più quello dell'allenatore. Da quando faccio questo mestiere, non sono mai gli allenatori che comunicano l'ufficialità di un ingaggio, è sempre una società o una federazione" ha concluso.
Dieci anni fa la Nazionale di Marcello Lippi vinceva i Mondiali di calcio. "Penso spesso a quel Mondiale -ha detto oggi l'ex ct ai microfoni di 'Radio anch'io lo sport'. "Sono in contatto spesso con i giocatori che hanno partecipato a quell'impresa tanti sono ancora protagonisti", ha detto Lippi che si appresta a tornare in azzurro nel ruolo di direttore tecnico. "Penso a Buffon, Barzagli, Totti, che è riuscito a convincere tutti a farlo giocare ancora un anno. Sono giocatori immortali. Non penso mai al loro futuro, sono ancora protagonisti".
Quando Lippi scelse i giocatori da portare in Germania durante il mondiale del 2006, la percentuale di italiani in Serie A era del 66%, adesso invece Conte ha dovuto attingere da un bacino del 35%, praticamente la metà.
Quindi l’idea principale di Lippi sarebbe quella di limitare l’utilizzo di stranieri a 5 per ogni squadra, così da poter lasciare più spazio ai giocatori italiani, soprattutto a quelli più giovani così da farli crescere più velocemente sul campo.
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