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mercoledì 1 giugno 2016

Clamoroso Paolo Maldini: 'Non torno in questo Milan


L’ex capitano del Milan mai rientrato nei piani rossoneri dopo il suo addio al calcio giocato , Paolo Maldini, ha parlato della situazione rossonera e del suo futuro a Telelombardia. Ecco le sue parole.

Paolo Maldini ha parlato del momento che stanno vivendo i rossoneri, vicini ad una cessione storica ai cinesi, di un suo possibile ingresso in società e del momento di confusione a livello tecnico che sta attraversando il club di Berlusconi: "Io non disponibile ad andare al Milan perché a Miami?  Non è vero. Vivo a Milano e sono solo il co-proprietario.  Problemi del Milan?   Il Milan manca a livello di competenze tecniche. Due amministratori delegati creano confusione. Qualcosa non va.

Paradossalmente il Milan è la società che ha più dipendenti in Italia, ma è sotto strutturata per quello che riguarda l'aspetto sportivo. Per quanto riguarda l'area tecnica è assolutamente lacunosa.  Allegri mi chiamava, Barbara Berlusconi mi chiamava, per chiedermi: 'Con chi parlo?', non c'è nessuno con cui parlare di calcio. Nei grandi club europei i grandi campioni fanno poi parte dell'area tecnica. Nel Milan questo non succede.  Spiace che tanti ragazzi che hanno fatto grande questa società vorrebbero restituire qualcosa e non riescono".

"A Berlusconi voglio bene, ma sa come sono fatto, faccia le sue valutazioni per un eventuale ingresso in società.  Nella società attuale non potrei tornare, abbiamo due visioni totalmente differenti.  Se io dovessi un giorno prendere un ruolo in una società come il Milan quello che vorrei è quello di avere  il mio diritto di scelta. Credo sia da rispettare il fatto che la società attuale non abbia visto in me una persona adatta per questo ruolo.  Nazionale? Mi è stato chiesto più volte di andare a partecipare a qualche evento, ma non siamo riusciti mai a metterci d'accordo. Dalla Nazionale sono sempre stati carinissimi. Io in un altro club? Impossibile".

"Non sono domande che devi fare a me. Se io mettessi sul piatto 750 milioni per acquistare la società vorrei che la società avesse la mia impronta.  Mi sembra strano che la società non decida gli uomini da mettere. Poi quello che sarà non lo so".

Sono una squadra che ha perso degli uomini importantissimi e non ha moltissimo talento. Conte ha delle idee molto chiare e permetterà di dare il 100%. Dove potrà arrivare è difficile dirlo. Sono più preoccupato per le prime gare”.

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