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lunedì 1 maggio 2017

Post derby: Procura Figc, prova tv per Strootman



Si dice che a Roma il derby non finisca mai: l'impressione è che mai come stavolta il luogo comune centri il concetto. Strootman, De Rossi e Rüdiger, per motivi diversi, diventano protagonisti di episodi e polemiche che rischiano di far saltare loro le prossime sfide con Milan e la Juve.

Primo maggio di lavoro, conseguenza di una domenica ricca di episodi controversi, per il capo della procura della Figc, Giuseppe Pecoraro. L'ex prefetto di Roma, apprende l'Ansa, ha già deciso di inviare entro la tarda mattinata di domani al giudice sportivo la segnalazione per la prova tv nei confronti di Kevin Strootman per l'episodio del rigore concesso da Orsato, nonostante non ci sia stato contatto tra il laziale Wallace e il giallorosso.

Il procuratore federale nelle prossime ore analizzerà anche audio e video di due vicende, entrambe legate al razzismo nel calcio: i cori razzisti che hanno spinto il pescarese Muntari ad abbandonare il campo a Cagliari, e i 'buu' che hanno accompagnato l'uscita dal campo di Rudiger espulso nel finale di partita nel derby romano.

Cominciamo dall'olandese, il cui caso ha come corollario quello legato a capitan De Rossi. L'episodio che ha portato al momentaneo pari sembra chiara simulazione, che rientra nei limiti dell'articolo 35 della giustizia sportiva. Strootman rischia 2 giornate di squalifica, la stessa pena che, per episodi analoghi, è stata comminata a Iliev del Palermo (2005), Adriano dell'Inter (2007) e Krasic della Juve (2010).

Sicuro l'appello del club, che probabilmente cercherà di difendersi spiegando come Strootman sia caduto per evitare il calcio di Wallace. Da ricordare, poi, come l'olandese già nel derby di andata aveva ricevuto 2 giornate di stop per una simulazione, dopo che Cataldi (espulso) lo aveva tirato per la maglia. Poi in appello era arrivata la revoca, ma lo stesso Strootman onestamente aveva chiesto scusa per avere, in precedenza, innescato un parapiglia lanciando dell'acqua verso la panchina laziale.

Diverso il caso di De Rossi. L'azzurro, segnato il gol del pari su rigore (il 13° penalty in campionato per i giallorossi), ha dato il via a una esultanza, secondo le immagini tv, anche "a luci rosse" (mano verso le parti basse, che ha ricordato, in piccolo, quella di Ibrahimovic a San Siro nel 2009) verso qualcuno della panchina laziale (c'è chi dice Farris).

Il ghanese del Pescara è stato ammonito per aver lasciato il terreno di gioco senza autorizzazione dopo i cori razzisti di alcuni tifosi del Cagliari e siccome era già stato ammonito verrà squalificato.

Il direttore di gara, dopo aver ammonito il calciatore che gli contestava platealmente di non aver interrotto il gioco, lo ha ammonito nuovamente per aver abbandonato il campo senza autorizzazione, comunicando la decisione al capitano del Pescara Memushai. Una procedura prevista dal regolamento all'interno di tre opzioni: nessun provvedimento a fronte di una rinuncia del calciatore legata a situazioni gravi, ammonizione per il generico abbandono del terreno di gioco senza l'ok dell'arbitro, espulsione in caso di uscita per protesta nei confronti dell'arbitro stesso.




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