Si è chiusa la sessione estiva del calciomercato 2011. Sono state sicuramente la Roma e l'Inter le protagoniste delle ultime ore: i nerazzurri hanno chiuso per l'argentino Zarate con la Lazio, i giallorossi hanno concluso un eccellente tris di acquisti che ha portato a Roma Gago, Borini e Pjanic. La Juventus non è riuscita ad acquistare il difensore centrale tanto desiderato. Palacio è rimasto al Genoa. Il Milan ha sistemato l'organico, viste le assenze di Flamini e Gattusso per la Champions league, di Allegri con il palermitano Nocerino.
I colpi dell'ultimo momento del calciomercato l'anno scorso erano Ibrahimovic, Robinho e Sneijder. Adesso invece sono Nocerino, Poli e Zarate in prestito. Magro il mercato italiano con il fair play finanziario che pesa sulle società e i loro bilanci.
"Quello di quest'anno è stato un mercato difficile per tutti - ha detto l'agente Fifa Peppino Tirri, uno degli uomini chiavi della trattativa che ha portato Etòo in Russia - anche se le milanesi si sono mosse bene. Le altre squadre non hanno fatto molto". Secondo il procuratore Andrea D'Amico, "é stato un mercato convulso, in cui si è cercato di ottimizzare gli esuberi delle squadre. E' stato interessante il colpo di Zarate". La formula più usata in queste ultime ore è stata quella del prestito, con l'obiettivo di risparmiare. E così, tra un prestito e una comproprietà, si è consumata l'edizione 2011 del calciomercato. I veri botti - a dimostrazione dello scarso appeal del calcio italiano - sono stati in uscita, grazie ai soldi dei russi e degli sceicchi. Etòo all'Anzhi, Pastore al PSG di Leonardo, Sanchez al Barcellona. I campioni del grande calcio hanno cambiato direzione, stato e palcoscenico. Sembra una vita fa quando Ferlaino era impegnato in una lunghissima e complessa trattativa per portare Maradona in Italia. E' facile ricordare i nomi di Platini, Falcao, Zico, Van Basten e Gullit. Ora si stringono i cordoni delle borse, il campionato forse è più equilibrato rispetto alla Spagna e all'Inghilterra ma di certo sarà più povero di emozioni, di stelle e di vere novità.
Vediamo le squadre più accreditate, le prime tre dell'anno scorso.
Il Milan, era difficile migliorare la squadra campione d'Italia 2010-2011. Ma Galliani sembra che ci è riuscito, anche senza nomi altisonanti. I campioni che hanno confezionato lo scudetto dell’ultima stagione conservano tutti il proprio posto. In avanti il trio Boateng-Ibra-Pato è collaudato, e non c’era alcun bisogno di intervenire. Il Milan dopo l’addio a Pirlo, non se l’è sentita di tagliare altri rami non più verdissimi. Il centrocampo d’esperienza (Gattuso, Ambrosini, Seedorf, Van Bommel) sarà presto da rivoluzionare totalmente e ancora non sono state poste le basi per il ricambio. Quest’anno, poi, i rossoneri sono attesi al banco di prova europeo. Ma il Milan che parte in pole in Italia, obiettivamente, non sembra ancora al livello di squadroni come Barcellona o Manchester United. Il colpo è probabilmente Aquilani in tandem con Nocerino una porzione del centrocampo della nazionale
La sorpresa potrebbe essere: El Shaarawy ed il Milan ha guardato al futuro, assicurandosi il “piccolo faraone” prima che si intromettessero altre pretendenti. Mossa drilevante ed astuta, e appena il ragazzo avrà messo su un po’ di massa e si sarà ambientato a Milanello, sarà un ricambio utilissimo nel corso della stagione.
L'Inter è rimasto Sneijder, e per i nerazzurri è una buona notizia. È arrivato Forlan, e le buone nuove diventano due. Per la terza, bisogna aspettare di vedere il bel gioco che sembrava essere una prerogativa delle squadre di Gasperini.
Eto’o non sembra essere sostituibile, Zarate ha altre caratteristiche Gasperini, insomma, parte già con l’alibi pronto, ma non per questo ci deve mettere del suo rendendo ancora più difficile la situazione. Non si capisce quale possa essere l’undici di partenza che ha in mente l’allenatore, e soprattutto con che modulo li voglia schierare. La difesa scricchiola. Il mercato confuso non ha aiutato: l’Inter non ha dato l’impressione di gestirlo come voleva, ma di esserne vittima. Sballottata dalle correnti (quella russa, soprattutto) e costretta ad adeguarsi in corsa.
Il colpo sembra essere Diego Forlan che in altre condizioni (e quindi non dopo l’addio di Eto’o) avrebbe fatto esplodere di entusiasmo la Milano nerazzurra. Purtroppo non è ancora chiaro chi dovrà rimetterci il posto tra lui, Milito e Pazzini. La sorpresa sarà l'ex sampdoriano Poli. Con Poli l’Inter sistema il centrocampo, al quale mancava un tassello. Potenzialmente è un campione, si tratta solo di dargli fiducia e tempo per non trasformarlo nell’ennesimo rimpianto del calcio italiano.
Il Napoli ha fatto le cose per bene, andando a sistemare ed integrare la squadra in ogni reparto, senza stravolgere un impianto che ha dimostrato di funzionare alla grande. A cominciare dalla conferma dell’artefice di tutto ciò, Mazzarri e del trio delle meraviglie Hamsik, Lavezzi e Cavani
Il colpo serra essere Inler. Soffiarlo alla Juventus (che proprio dal Napoli ha preso Pazienza) è stato il gran colpo del mercato napoletano. Lo svizzero doverebbe assicurare il salto di qualità laddove, l’anno scorso, gli uomini di Mazzarri sono sembrati inferiori alle prime della classe. La sorpresa dovrebbe essere l'ex interista Pandev. Dopo l’ultima stagione, può solo fare meglio. Tornasse quello dei tempi della Lazio, il Napoli avrebbe fatto l’ennesimo affare, completando un parco attaccanti di tutto rispetto.
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