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mercoledì 25 giugno 2014
Il giorno dopo la sconfitta mondiale Mario Balotelli si sfoga su twitter
Il giorno dopo la grande sconfitta di una squadra, di una federazione, di un progetto, di un'idea, sarebbe stato il momento adatto per far ordine fra i concetti accartocciatisi ieri notte dopo l'implosione dell'Italietta prandelliana; sarebbe stata l'occasione per separare di nuovo piani confusamente sovrapposti nell'amarezza del dopogara.
"Negri non mi scaricavano". Il cambio dopo confronto con ct. Lui: non sono io il colpevole L'Italia processa il suo calcio. Il calcio azzurro processa Balotelli, ora nel giorno del disastro sul banco degli imputati finisce il centravanti azzurro. La cui difesa è destinata ad alimentare udienze di fuoco, di qui ai prossimi mesi. Come anche il retroscena della sostituzione in Italia-Uruguay, scaturita da un ''confronto'' nell'intervallo tra centravanti e ct, che prima lo ha zittito e poi lo ha messo fuori. ''La colpa questa volta non la faccio scaricare a me: cercate altre scuse'', è la rabbiosa risposta del giorno dopo di Balotelli, affidata come sempre a twitter mentre si tingeva di biondo la cresta. Ferito dalle critiche di Buffon e De Rossi, e anche dai messaggi postati dai tifosi: la verità è che non sei italiano, ritirati, è il video di un anonimo tifoso ripostato dal giocatore sul suo profilo, con tanto di replica durissima.
''Un africano non scaricherebbe mai un suo fratello, in questo noi negri siamo anni avanti. Vergogna non è sbagliare un gol, VERGOGNOSE sono queste cose'', con l'aggettivo tutto maiuscolo. Il rapporto si è rotto, tra Balotelli e la nazionale. Non solo con i tifosi. Quella azzurra era la sua maglia d'adozione, lui che non aveva mai legato con nessuna squadra di club. Ma gli atteggiamenti in campo, quell'indolenza che ha fatto ''rodere il c...'' anche a una vecchia gloria mondiale come Mauro Camoranesi, ieri commentatore tv della partita di Natal, sono stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso. L'episodio chiave nell'intervallo di Italia-Uruguay: Balotelli è rientrato borbottando, trascinando nello spogliatoio il nervosismo che lo aveva condotto all'ammonizione e lo aveva reso inconcludente. Prandelli ha provato a dargli l'ultima chance (''se non cambi atteggiamento, dopo 10' sono costretto a farti uscire''), a quel punto sono intervenuti anche alcuni 'senatori'. Fidatevi di me, lasciatemi perdere, borbottava Balotelli.
«Sono Mario Balotelli – scrive via Instagram - ho 23 anni e non ho scelto di essere italiano. L'ho voluto fortemente perché sono nato in ITALIA e ho sempre vissuto in ITALIA. Ci tenevo fortemente a questo mondiale e sono triste arrabbiato deluso con me stesso . Si magari potevo fare gol con la costa rica avete ragione ma poi? Poi qual è il problema? Forse quello che vorreste dire tutti è questo? La colpa non la faccio scaricare a me solo questa volta perché Mario Balotelli ha dato tutto per la Nazionale e non ha sbagliato niente (a livello caratteriale) quindi cercate un'altra scusa perché Mario Balotelli ha la coscienza a posto ed è pronto ad andare avanti più forte di prima e con la testa alta.
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