Giampaolo Pozzo è stato chiaro: "Vogliamo uscire dalla dimensione provinciale e cominciare le stagioni con obiettivi più ambiziosi della salvezza", è il sogno confidato dal numero uno dell'Udinese nelle scorse ore. Per commentare il rinnovato progetto bianconero, TuttoMercatoWeb ha contattato in esclusiva Alessandro Orlando, ex dell'Udinese oggi commentatore per UdineseChannel: "Un progetto ambizioso, sicuramente, ma l'Udinese è da sempre un club che punta in alto. Ovviamente il bacino d'utenza non è importante come altre piazze italiane, ma l'Udinese ha già giocato in Europa e sono convinto che questo possa essere un bel punto di partenza per tanti club italiani".
Il proprietario del club friulano affronta quindi un ragionamento a tutto campo, a partire dal mercato di gennaio. ''Trovare giocatori bravi che ti risolvano i problemi non è facile - sottolinea Pozzo -. Ne abbiamo tanti in giro per il mondo. Ma non è detto che adotteremo solo soluzioni interne. Tutto dipende dalle opportunità che si presentano. Ma sono convinto che più di tutto ci voglia forza di volontà, carattere e cattiveria agonistica in campo''. Quindi si passa ad illustrare quelli che sono gli obiettivi della società. "Stiamo facendo un lavoro importante e impegnativo, per uscire dalla dimensione provinciale - spiega il dirigente friulano - I bilanci della Serie A sono squilibrati. Ci sono 5-6 società con ricavi importanti, poi ci sono le provinciali come noi che devono sopravvivere. Stiamo facendo lo stadio come punto di partenza per tutte le altre attività. Speriamo in una crescita dei ricavi derivati non solo da plusvalenze, ma dalla gestione, che ci consenta di trattenere i giocatori a Udine per tanti anni, evitando che migrino nelle grandi squadre, per raggiungere risultati importanti anche dal punto di vista sportivo. Vorremmo cominciare le stagioni con obiettivi più ambiziosi rispetto alla salvezza. Non ho mai fatto calcio per business ma per passione".
Il nuovo stadio, in questo senso, può aiutare?
"Assolutamente si. Lo stadio nel calcio di oggi è una componente fondamentale, secondo me il progetto Udinese va aiutato e spronato e questo è un ottimo punto di partenza per uscire dalla provincialità. Con le dovute differenze penso all'Allianz, quello è il modello più alto da seguire dal club friulano e da tutti quelli che vorranno provare a crescere anche in Europa".
Vista la classifica così corta, crede già quest'anno in una qualificazione europea?
"Perché no... L'Udinese è una squadra intermittente che non ha ancora trovato un modulo preciso, ma i risultati sono tutti dalla parte di Stramaccioni. Credo che i bianconeri possano pensare all'Europa, ma il tutto con la massima serenità".
L'Udinese continua a progettare il nuovo stadio ed il presidente Giampaolo Pozzo vede un futuro roseo per la sua società. Il patron bianconero ha parlato di diversi argomenti, soffermandosi anche sullo straordinario momento di Totò Di Natale, che continua a macinare record.
Intervenuto sul sito del club, Pozzo presenta la sfida con il Milan e mette a confronto i due club: "Viviamo in due pianeti diversi. il Milan ha una lunga tradizione piena di coppe e di scudetti, noi rimaniamo comunque una società provinciale che fa di tutto per crescere. Speriamo di poter eliminare questo gap grazie alla nostra programmazione".
Il progetto stadio potrà cambiare le carte in tavola, Pozzo assicura di voler puntare ad una crescita: "Noi fatturiamo molto meno rispetto alle big e quindi in base a questo dobbiamo programmare i nostri budget. Abbiamo avuto delle buone soddisfazioni, la speranza è quella di fare sempre meglio. Con il nuovo stadio vorremo aprire una nuova era, più consono alle caratteristiche del calcio europeo, quello che conta".
Tornando sul confronto con i rossoneri, Pozzo spiega le situazioni economiche dei nostri club: "Ben venga il fair play finanziario, perché così auto regoliamo un po' tutte quelle situazioni che fa sì che non ci sia tutto questo grande divario tra le due squadre. I numeri tra Berlusconi e Pozzo sono molto diversi. Il calcio è una passione, abbiamo le nostre attività e parallelamente, per divertimento, facciamo calcio".
Il patron è totalmente felice per l'inizio di stagione di Andrea Stramaccioni: "Sono molto contento, il mister ha delle idee innovative e le sta applicando. Ha un modo nuovo di gestire lo spogliatoio, stiamo lavorando tutti assieme con grande entusiasmo".
Infine un commento sull'eterno Antonio Di Natale, che ha toccato recentemente quota 200 reti: "Pochi giocatori in Italia e in Europa che possano essere comparati a questo campione. Parliamo di un giocatore eccezionale, sopratutto perché migliora con l'avanzare dell'età. Tecnicamente raggiunge un nuovo livello anno dopo anno, crea delle magie che lasciano impietriti i portieri avversari. Tra i divertimenti che posso annoverare nei miei 30 anni di gestione c'è stato quello di aver avuto la fortuna di veder giocare Totò".
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