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venerdì 6 gennaio 2017
Calciomercato il Milan pensa in grande
Un gruppo che si sta ben comportando, che ha appena vinto la Supercoppa Italiana e che in campionato sta riservando sorprese. Per questo il Milan non stravolgerà la rosa a disposizione di Vincenzo Montella.
Riguardo alle imminenti trattative rossonere: se Zaza, sul mercato dopo le prestazioni deludenti al West Ham, non interessa, gli occhi della dirigenza milanista sono sempre attenti su Deulofeu, che però al momento per questioni numeriche non può lasciare l'Everton.
In uscita, sono previsti appuntamento telefonici con il Siviglia per Lionel Vangioni e Rodrigo Ely, difensori che non rientrano nei piani di Montella. Il primo, oltre a piacere a Sampoli, ha estimatori anche in Ligue 1, ma gli andalusi sono in vantaggio. Qualcosa si muove, al Milan: qualcuno ha già le valigie in mano.
Dalle emozioni forti di Doha ai sogni paradisiaci per l’estate. È comunque un Milan che pensa in grande. Sia in campo che sul mercato. Montella sa bene come tener su di giri i suoi in vista della ripresa, dopo il trionfo in Supercoppa e l’ormai imminente ritorno del campionato. Mentre Adriano Galliani fa le capriole per chiudere le trattative di gennaio con il miglior risultato possibile. Così tiene duro con l’Everton per ottenere l’esterno catalano Deulofeu in semplice prestito. Come la scorsa estate l’a.d. milanista può spendere solo quello che incassa, sempre che gli acquirenti diano il loro assenso. Insomma, è un mercato a capacità limitata, con paletti troppo ravvicinati.
È chiaro perciò che gli obiettivi più ambiziosi sono fatalmente legati al nuovo corso cinese, vale a dire a quel budget da 150 milioni di euro pattuito da Fininvest con Sino-Europe Sports a closing avvenuto. Ovviamente Silvio Berlusconi si sta godendo questi mesi di felicità calcistica con la consapevolezza che anche più avanti conserverà la presidenza onoraria. Quindi il patron che ha fatto la storia del club fa conto sul nuovo corso per garantire ai propri tifosi un futuro ancor più ambizioso. Senza dubbio, la passione lo porterebbe a nuovi sacrifici, anche per dare continuità al progetto del Milan italiano che sta offrendo tante soddisfazioni. Eppure la delicatissima partita di Mediaset con Vivendi impone altre priorità.
Mister Li Yonghong è al lavoro per definire l’acquisto a tutto tondo già nel mese di febbraio. Ed è il motivo per cui nelle ultime settimane l’a.d. rossonero in pectore Marco Fassone e il d.s. incaricato Massimiliano Mirabelli sono usciti da quella sorta di limbo in cui erano stati compressi sul finire del 2016. Nonostante le difficoltà emerse sinora nell’esportazione di capitali, gli investitori di Sino-Europe Sports dimostrano sempre più sicurezza. Così i manager stanno entrando nell'operatività delle loro funzioni. Soprattutto Mirabelli sta rifinendo una serie di contatti decisivi per gli obiettivi più ambiziosi in vista del mercato estivo. E Vincenzo Montella è il primo a gongolare per i nomi più in vista nell’agenda del dirigente cosentino.
Le candidature di Federico Bernardeschi e (in alternativa) di Domenico Berardi sono particolarmente pesanti, così come quella del senegalese Keita Balde Diao, ormai sempre più in rotta con la Lazio. Nella hit dei preferiti rossoneri figura anche il difensore argentino Musacchio già trattato (invano) a luglio con il Villarreal. In quei frangenti gli spagnoli chiedevano almeno 30 milioni di euro, ma il difensore non ha rinnovato il contratto in scadenza nel 2018. E ora la sua quotazione è scesa a 25 milioni. Un risparmio non da poco per i nuovi vertici rossoneri. Ed è il motivo per cui questa pista va tenuta in debita considerazione. Le Gerarchie Sul fronte azzurri al Milan hanno le idee chiare, con la consapevolezza di dove fare i conti con l’Inter. Infatti i vertici rossoneri sanno di poter contare sul feeling di Federico Bernardeschi, ma anche su quello di Domenico Berardi. E la partita si prospetta avvincente su questi due fronti. I nuovi proprietari, però, non badano a spese. E mettono nel conto di poter rafforzare il fronte d’attacco in maniera poderosa. Dando per scontato il rinnovo di Suso, l’idea di affidarsi ad un nuovo esterno di primissimo livello tende a rendere più che competitiva la formazione milanista. E lo stesso dicasi per l’altra fascia, visto che l’intenzione è quella di affiancare il laziale Keita al francese Niang.
Per Bernardeschi bisognerà fare i conti con il muro della Fiorentina. Il club viola vorrebbe inserire una clausola da 100 milioni addirittura, ma è più realistica una quotazione da 50. E un’offerta da 30... Nel mezzo ci sono le ambizioni del giocatore, chiaramente allettato dalle attenzioni milanesi: senza trascurare i nerazzurri, il fronte milanista nutre un certo ottimismo. Un discorso simile c’è anche per Keita, che ormai ha detto no all'offerta della Lazio da 1,5 milioni netti a stagione. Lui chiede 3 milioni più bonus e il nuovo Milan appare disposto ad accontentarlo, anche perché ha il contratto in scadenza nel 2018: così il cartellino in estate non potrà costare più di 20 milioni.
Sul taccuino di Mirabelli ci sono ovviamente tanti altri nomi. Il lavoro di scouting in questi mesi è stato certosino, dando molte certezze alla nuova proprietà. In tal modo il mercato potrà essere programmato il più possibile, senza il rischio di dover restare appesi alle opportunità proposte dai tanti agenti su piazza. Tutto è pronto. Ora basta solo far partire il countdown.
Il futuro di Milan Badelj sarà certamente lontano da Firenze ma ad oggi è difficile capire dove anche perché Corvino è ancora in attesa della prima offerta ufficiale. Ribadiamo che la Fiorentina non ha fretta nel vendere il giocatore e non lo ha messo sul mercato, ma ne ha comunque fissato il prezzo: chi lo vuole deve sborsare almeno 10 milioni di euro.
Dunque Milan, Inter e Roma sono avvertite, o si porta quei soldi alla Fiorentina o il giocatore non parte e a quel punto sono problemi per tutti, sì perché Corvino ha intenzione di portare Badelj a scadenza nel giugno 2018 se non arriva un'offerta in questo gennaio. Tutti avvertiti, o 10 milioni a gennaio oppure Badelj andrà a parametro zero con la Fiorentina che non prenderà un euro, vero, ma che comunque avrà ammortizzato il suo acquisto negli anni, ma con le pretendenti che dovranno aspettare un anno e mezzo per averlo in squadra. Corvino non ha fretta.
Fosse per Badelj sceglierebbe il Milan, da sempre un suo pallino e non solo per il nome.
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