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venerdì 20 gennaio 2017
Inter: il mercato nonostante ed il fair-play finanziario
Dal sogno proibito Messi agli obiettivi Manolas, Verratti e Bernardeschi: l'Inter punta sempre più in alto sul mercato. Il gruppo Suning è pronto a investire grosse cifre per rinforzare la squadra in vista della prossima stagione, ma deve ancora rispettare i paletti imposti dall'Uefa in tema di fair-play finanziario. Eppure c'è un modo per centrare entrambi i traguardi.
Come? Di certo non diminuendo le spese, ma aumentando i ricavi. Lo studio Football Money League di Deloitte colloca l'Inter al 19esimo posto nella classifica per fatturato 2015/2016 con 179,2 milioni, 14,4 milioni in più rispetto ai 164,8 milioni della stagione precedente (+ 8,7%). Questa crescita non basta. Da quando tre anni fa Thohir è diventato presidente al posto di Moratti, il fatturato del club nerazzurro è cresciuto del 10,4% grazie ai diritti tv (+17,1 milioni) e ai ricavi da stadio (+ 6,3 milioni). Il dato negativo riguarda invece i ricavi commerciali con 13 milioni in meno: 54,9 milioni (-19,1%), quasi la metà rispetto a Juventus e Milan che superano quota 100 milioni. Evidentemente l'arrivo di quattro dirigenti ex Manchester United (Williamson, Gandler e Williams oltre al già silurato Bolingbroke) non è bastato per la svolta. Anche perché la Premier League inglese è un prodotto venduto meglio all'estero, dove riscuote più appeal rispetto alla Serie A italiana.
L'avvento di Suning può cambiare le cose grazie a una collaudata rete di vendita sul mercato orientale. Basti pensare al recente accordo con una multinazionale dell'elettronica come TCL Corporation, che prevede pure la produzione di 5 milioni di televisori a 65 pollici griffati Inter. Intanto Suning ha messo il proprio nome sulle divise d'allenamento e alla Pinetina di Appiano Gentile, versando nelle casse del club nerazzurro 15 milioni di euro a stagione fino al 2020.
Per il futuro c'è poi un progetto di ristrutturazione dello stadio Meazza, per renderlo più moderno e fruibile tutti i giorni, ma bisogna fare i conti con il Milan e col Comune. Un'altra via (più breve) per aumentare le entrate è tornare in Champions League. Senza dimenticare la possibilità di ridiscutere i termini con l'Uefa sul fair-play finanziario, presentando un nuovo piano industriale triennale perché nel frattempo è cambiato l'azionista di maggioranza. A maggior ragione se a fine stagione Thohir dovesse uscire definitivamente di scena lasciando la presidenza. Il modello di riferimento dell'Inter è a Manchester: un po' City e un po' United.
Suning non vuole fermare la sua espansione e guarda con fiducia anche al mercato statunitense: il gruppo di Nanchino si è infatti prefissato di raggiungere vendite da 30 miliardi nel 2017, dopo che nel 2016 sono state registrate crescite del 710%. Sbarcata negli States nel 2014, Suning viene considerata il partner strategico più importante degli Stati Uniti nel mercato cinese, al punto da avere firmato anche collaborazioni per la vendita di prodotti col brand Disney.
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