Codice monitoraggio

mercoledì 16 ottobre 2013

Discriminazione razziale e territoriale cambia la norma, arriva la condizionale



Il Consiglio federale ha modificato l'applicazione della norma che aveva inizialmente causato la squalifica (poi congelata) di San Siro per cori di alcuni tifosi milanisti in trasferta a Torino. Beretta: "Il problema è la sanzione, va commisurata."La Figc introduce la condizionale per fatti di discriminazione razziale e territoriale. È quanto deciso stamane dal Consiglio Federale che, di fatto, applicherà una sorta di ammonizione per le società le cui tifoserie si saranno rese protagoniste per la prima volta di fatti di razzismo. La pena pertanto resterà sospesa per un anno solare, ma sarà applicata nel caso in cui i supporters della stessa squadra si renderanno protagonisti di ulteriori fatti di razzismo nel periodo considerato. In questo caso la nuova sanzione si sommerà a quella nel frattempo "congelata". Le sanzioni vanno dalla chiusura di un settore fino ad arrivare, nei casi più gravi, alla chiusura dell'intero impianto, come previsto già prima della modifica. Un'ulteriore novità introdotta oggi è quella che prevede la valutazione della portata del fenomeno discriminatorio, per cui verrà tenuto conto se a fare cori razzisti saranno una minoranza di tifosi oppure diverse migliaia.

L’opinione di Maurizio Beretta la possiamo definire così: devono essere sanzionati i fenomeni per quello che sono e capire le dimensioni, 20 fessi scalmanati possono prevaricare 50mila tifosi per bene e far chiudere uno stadio. "La questione non è la discriminazione territoriale ma il problema delle sanzioni, che così come era stato pensato e ipotizzato non va bene, perché non ottiene il risultato voluto. Tutti siamo d'accordo nel modularlo in maniera diversa, perché devono essere sanzionati i fenomeni per quello che sono e capire le dimensioni, 20 fessi scalmanati possono prevaricare 50mila tifosi per bene e far chiudere uno stadio intero".


Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...