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giovedì 23 marzo 2017

Milan: tra closing e calciomercato



Il Milan si interroga sul proprio futuro. Cresce l'attesa per l'arrivo degli 80 milioni necessari per raggiungere la terza caparra concordata con Fininvest. Non  solo la vendita societaria tiene banco nel club rossonero, ci sono i rinnovi di Suso, Donnarumma e  De Sciglio tanto attesi. Senza dimenticare Gerard Deulofeu, obiettivo principale del prossimo mercato estivo.

Il calciomercato Milan è attualmente bloccato. Parola di Adriano Galliani, che all'uscita dalla sede della Lega Calcio Serie A, si è così espresso mandando un messaggio davvero allarmistico. Una società come quella rossonera, che vuole tornare grande non si può permettere di restare ancora ferma. Il Milan viene da anni di calciomercato a saldo zero e il gap dalle grandi squadre non può che aumentare. Vincenzo Montella, vero artefice di questa stagione positiva della squadra, ha dovuto fare così di necessità virtù, dando spazio a molti giovani.

Se per lo spagnolo non sembrano esserci particolari problemi, per il prolungamento dei due giovani italiani la strada è più tortuosa. Entrambi sono finiti nel mirino della Juventus e di tanti altri club europei. Non innamorarsi del portiere di Castellammare di Stabia sembra davvero complicato. Donnarumma ha manifestato il proprio amore per il Milan più volte ma il suo futuro dipenderà da Raiola. L'agente vuole capire le intenzioni della nuova proprietà prima di imbastire una trattativa. I cinesi - se mai dovessero arrivare - dovranno blindare il portiere, diventato il nuovo idolo della tifoseria. Mandare in scadenza Gigio sarebbe un fallimento per tutti, anche se dovesse restare Silvio Berlusconi al comando.

Oltre ai rinnovi bisogna fare i conti con i riscatti. Montella se potesse confermerebbe i tre arrivati in prestito Pasalic, Deulofeu e Mati Fernandez. La sensazione è però che le cose potrebbero andare diversamente. Nonostante l'immobilismo dichiarato, il Milan sta soprattutto lavorando con il Barcellona per poter confermare l'attaccante spagnolo. Deuolofeu ha riconquistato la Nazionale e di questo è riconoscente al Milan, proprio per questo al momento non pensa al futuro.

Quello che serve al Milan sembra ormai evidente a tutti. La rosa va rinforzata in ogni suo reparto se davvero si vuole tentare di ridurre il gap dalle grandi squadre, che crescono ad ogni sessione di calciomercato. Al momento è difficile ipotizzare quali possano essere gli acquisti che potranno fare i rossoneri. Se dovessero arrivare effettivamente i cinesi tornare a sognare i grandi colpi sarebbe possibile. Le priorità portano all'acquisto di un centrale di difesa: con Musacchio e de Vrij in cima alla lista dei desideri.

A centrocampo i potenziali dirigenti rossoneri hanno guardato soprattutto in Germania, seguendo da vicino Dahoud e Kramer. In attacco i sogni portano il nome di Aubameyang, Sanchez e Keita. Sogni che potrebbero rimare tali se Ses non dovesse portare a termine la trattativa. In questo caso tornerebbero di moda i nomi di Gonzalo Rodriguez, in scadenza di contratto con la Fiorentina, e Milan Badelj, altro calciatore della Fiorentina per il quale il Milan ha mostrato grande interesse. In avanti si valuterebbero profili come Ghezzal del Lione, anche lui libero a giugno.

Sarebbero arrivati nelle casse di Fininvest 20 dei 100 milioni di euro della terza caparra che i cinesi di Sino-Europe Sports devono pagare per ottenere una nuova proroga del closing per l'acquisto del Milan. Secondo quanto filtra, due sono le ricostruzioni della vicenda. La società cinese di Li Yonghong si starebbe muovendo con più di una banca per completare il pagamento di questa terza caparra da 100 milioni di euro e questo bonifico sarebbe avvenuto con tempistiche diverse da quello da 80 milioni di euro, atteso fra domani e venerdì. Oppure Ses si sarebbe affidata a un unico istituto finanziario che ha deliberato i bonifici in momenti diversi.

Fonti vicine alla trattativa chiariscono comunque che questo episodio non va letto come un tentativo di Sino-Europe di prendere tempo. Nella sostanza non cambia nulla: se i cinesi non verseranno entro il fine settimana l'intera caparra da 100 milioni di euro la rottura resta lo scenario più probabile, anche se è impossibile escludere epiloghi diversi in una vicenda che ha già riservato vari colpi di scena. Quando verrà versata la caparra, le parti firmeranno il nuovo contratto per la proroga del closing, probabilmente non al 7 aprile - data inizialmente fissata dopo la scadenza del 3 marzo - ma qualche giorno più in là, perché saranno necessari i tempi tecnici per convocare l'assemblea dei soci del Milan.

 Le ombre cinesi che si stagliano sulla cessione del Milan si fanno sempre più fitte, come il mistero che cresce in misura direttamente proporzionale ai continui ritardi e rinvii nel pagamento della caparra di 300 milioni (finora ne sono arrivati 220, prima due rate da 100 e ieri una da 20) da parte degli investitori cinesi intenzionati ad acquisire il club sette volte campione d'Europa.

Ad alimentare i dubbi è ora la 'Reuters', che ha inviato dei suoi giornalisti al World Trade Centre di Changxing - due ore a Ovest di Shanghai - presso gli uffici registrati a nome della Sino-Europe Sports. Cosa hanno scoperto? Che gli uffici delle otto delle società di comodo connesse all’operazione e registrate lì praticamente «non esistono», o perlomeno sembrano virtuali. Le guardie e gli impiegati delle altre società presenti nella struttura, interpellati dall'agenzia internazionale di stampa, hanno risposto di aver sentito parlare della Sino ma di non averne visto i dipendenti. «Ho sentito della firma ma qui non viene mai nessuno» ha detto sempre alla 'Reuters' l'analista Liu Cong, che lavora sullo stesso piano del Changxing World Trade Centre. Finora le complicazioni sorte nel closing della trattativa sono state giustificate con la 'stretta' del governo cinese sull'uscita di capitali all'estero, ma dopo mesi di annunci e slittamenti sono tanti gli interrogativi che restano irrisolti.Milan, il closing slitta ancora.

La telenovela, insomma, non è ancora finita e la trattativa continua: se i cinesi non verseranno entro il fine settimana l'intera caparra da 100 milioni di euro la rottura resta lo scenario più probabile, anche se è impossibile escludere epiloghi diversi in una vicenda che ha già riservato vari colpi di scena. Quando verrà versata la caparra, le parti firmeranno il nuovo contratto per la proroga del closing, probabilmente non al 7 aprile - data inizialmente fissata dopo la scadenza del 3 marzo - ma qualche giorno più in là, perché saranno necessari i tempi tecnici per convocare l'assemblea dei soci del Milan.

Sino-Europe Sports ha versato altri 30 milioni di caparra a Fininvest per l'acquisizione del Milan: questa la considerevole notizia della mattinata cosìa piccoli passi si stia procedendo verso la nuova data del closing, questa volta fissata per il 14 aprile. E' stata depositata la garanzia finanziaria, sono quindi arrivati altri 30 milioni, che con i 20 di anticipo già versati portano alla nuova caparra di 50 milioni, garantiti a Fininvest per l'ulteriore spostamento del closing, dopo il quale la cordata cinese diventerà la nuova proprietaria del Milan.

Il conto arriva così a 250 milioni dopo le due caparre da 100 milioni e la mini caparra da 20 milioni. Le parti, secondo le voci, avrebbero deciso di cambiare le condizioni del contratto: non è quindi più richiesta da Fininvest un totale di terza caparra da 100 milioni, ma basterebbero le due mini caparre da 20 milioni e da 30 milioni, pervenuta oggi. Closing posticipato al 14 aprile. il nuovo contatto dovrebbe essere firmaro nella giornata di lunedì: Fininvest ha dunque accettato questa nuova tranche, concedendo a Sino Europe la possibilità di saldare tutto al closing. La struttura finanziaria sarà completamente off-shore e l'unico azionista sarà Mr YongHong Li: Ses assicura che a breve saranno in cassa tutti i soldi per chiudere l'operazione.

Dovrebbe arrivare un comunicato che confermerà il closing il 14 aprile e il versamento dei 30 milioni più 20 in questa settimana. Le parti si dicono rassicurate e ottimiste sul buon esito della trattativa, i cinesi, per ultimare l'acquisto del club, dovranno versare altri 340 milioni.

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