Non solo cessioni, in casa Fiorentina: i viola contano di ripartire con un poker di talenti, che Pioli dovrà sgrezzare e far crescere in tempi brevi. Si tratta, di Milenkovic, Zekhnini, Eysseric e Veretout. Milenkovic, 19 anni, che col Partizan Belgrado ha vinto un campionato e una Coppa di Serbia, in patria è considerato l'erede di Vidic: fisico, gioco aereo e cattiveria. Rafik Zekhnin, norvegese con passaporto marocchino, ha come modelli "Salah, Cuadrado e Dybala". Ala che ricorda quelle di un tempo, ha 19 anni e viene dall'Odd. Valentin Eysseric ha fatto la sua parte nel Nizza rivelazione, come testimoniano le statistiche: 33 presenze, 4 reti e 8 assist. La sua posizione ideale è alle spalle della prima punta ma il gioiellino francese può giostrare anche da esterno d’attacco o da finto nove: sarà l'alternativa a Saponara. Jordan Veretout, del St Etienne, è arrivato per 7 milioni: chi lo conosce bene lo descrive come una via di mezzo tra Borja Valero (per l’equilibrio tattico) e Matias Vecino (per la corsa e la ricerca della porta avversaria). Ha tutte le qualità tecniche necessarie per diventare il nuovo leader del centrocampo viola.
Sono due i giocatori che Corvino sta seguendo per ricoprire il ruolo di regista: il primo è Tonny Vilhena di proprietà del Feyenoord; il secondo Bojan Knezevic di proprietà della Dinamo Zagabria. Cambia il modo di giocare della Fiorentina ed ecco aperta la caccia a un centrocampista che organizzi il gioco dalla linea mediana. Sono due i giocatori che Corvino sta seguendo per ricoprire il ruolo di regista: il primo è Tonny Vilhena di proprietà del Feyenoord; il secondo Bojan Knezevic di proprietà della Dinamo Zagabria. Cambia il modo di giocare della Fiorentina ed ecco aperta la caccia a un centrocampista che organizzi il gioco dalla linea mediana. Voci dalla Spagna e non solo continuano su Kranevitter a conferma della ricerca di un mediano importante. Quanto agli altri nomi, Paletta e Niang rappresenterebbero due profili graditi.
Il Napoli non molla Federico Chiesa e Aurelio De Laurentiis potrebbe incontrare nei prossimi giorni i Della Valle. La Fiorentina non intende cederlo, ma il patron azzurro potrebbe gettare le basi della trattativa quest'estate e poi concretizzare il tutto tra un anno, con Duvan Zapata ed Emanuele Giaccherini che potrebbero essere le contropartite tecniche, visto che sono due giocatori che piacciono molto a Stefano Pioli.
Alla fine hanno venduto pure lui. Non bastava l'addio di Gonzalo Rodriguez, non bastava la cessione di Borja Valero e Matias Vecino all'Inter o quella di Josip Ilicic all'Atalanta; non bastava quella di Federico Bernardeschi ai nemici storici bianconeri o quella, a un passo, di Nikola Kalinic ai rivali rossoneri. I tifosi avevano chiesto una cosa, ironicamente, "anche simpaticamente" avrebbe detto Maurizio Mosca: "Milic non si tocca". E invece, la Fiorentina, ha fatto di testa sua...
Era nell'aria da tempo, ieri sera è arrivata l'ufficialità: Hrvoje Milic è un nuovo giocatore dell'Olympiacos. Arrivato lo scorso 16 agosto dall'Hajduk Spalato per un milione di euro, il terzino croato lascia la viola dopo 19 presenze e 4 assist. Questo il suo messaggio d'addio: "Ho vissuto un grande anno a Firenze. Ho giocato per una società che ha una grande storia e una grande passione. Ringrazio tutti i tifosi che hanno supportato me e la mia ex squadra, entrambe gli allenatori, lo staff e i dirigenti. Auguro il meglio alla Fiorentina e i tifosi. Non dimenticherò mai le vittorie contro Roma, Juventus, Inter e Napoli. Grazie per tutto, in bocca al lupo Viola".
E il tifoso della Fiorentina, Dario Teglioni, da sempre cuore viola, lo ha ricordato ed evocato, a Scandicci, in Piazza Matteotti, con quello striscione di protesta, con quella provocazione affissa al muro che sapeva tanto di premonizione. Non era un messaggio per blindare Milic, sia chiaro, ma un grido, un urlo, uno strillo contro il cielo fiorentino per sottolineare il silenzio della dirigenza. Che vende. E che continuerà a farlo. Non resta che l'ironia. E quella, al popolo viola, nessuno potrà mai toglierla.
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