I vertici di Suning in Italia si confronteranno con i dirigenti italiani e cercheranno di ti Della delegazione fanno parte Steven Zhang, Jun Ren, Yang Yang e Jiu Jun, in pratica il figlio e tutto lo stato maggiore del Suning di Jindong Zhang. Il fatto che si siano mossi in blocco dalla Cina, fa capire quanto a Nanchino ritengano grave e preoccupante la situazione che si è creata all’Inter.
La delegazione del Suning ha incontrato Stefano Pioli, uno dei candidati alla panchina dell'Inter. Steven Zhang e Jun Ren, arrivati oggi a Milano, hanno quindi conosciuto l'allenatore suggerito dai dirigenti nerazzurri Gardini, Ausilio e Zanetti. In città c’è anche Marcelino, ex Villareal, profilo che piace soprattutto alla proprieta' cinese e nelle prossime ore ci dovrebbe essere un colloquio anche con lo spagnolo. Marcelino sarebbe al momento in vantaggio rispetto a Pioli-
L’Inter è alla ricerca del suo nuovo allenatore, il nome di Marcelino – ex Villarreal – è tra i più quotati. Addirittura il favorito, su Pioli.
A livello caratteriale, da buon asturiano, è un uomo tagliente. Non aggressivo: poche parole, ma pesanti. Quando parla si fa sentire. Ama la concretezza, è pragmatico, si descrive come esigente, analista dei dettagli. E umanamente sincero. Ma la sua Inter potrebbe avere caratteristiche ben precise. Il cinquantunenne tecnico originario di Careñes è salito agli onori della cronaca in carriera soprattutto per l'ascesa repentina con il suo Villarreal, portato in quattro stagioni dalla seconda serie spagnola ai preliminari di Champions League. Eppure la sua esperienza con il sottomarino giallo era nata mesi primi. Per l'esattezza nel febbraio 2012, quando dopo una sconfitta del suo Siviglia proprio contro il Villarreal fu esonerato. Una caduta che ha aperto portoni insperati, perché Marcelino a undici mesi di distanza va proprio ad allenare il "submarino amarillo". Tre anni e mezzo, un'immediata promozione in Liga, due sesti posti e un quarto piazzamento nella stagione 2015/16. Poi l'idillio si rompe e ad agosto, come un fulmine a ciel sereno, le dimissioni.
Tutte le informazioni raccolte in giornata e qualsiasi conclusione dovranno, in ogni caso, essere comunicate a Zhang Jindong (proprietario di Suning) e a Erick Thohir (presidente dell'Inter) prima di una decisione definitiva. Considerando il fuso orario con Nanchino, sede di Suning (7 ore avanti), e con Giacarta, base di Thohir (6 ore), i dirigenti in Italia potrebbero anche decidere di aspettare la mattinata in oriente per comunicare subito con loro. Ad ogni modo, nella mattina italiana di sabato ci saranno ulteriori confronti e potrebbe essere presa la decisione sul prossimo tecnico nerazzurro.
Marcelino Garcia Toral è balzato in netto vantaggio su Stefano Pioli. La corsa per il ruolo di successore di De Boer (e Vecchi), che ieri si era trasformata in un testa a testa tra l’ex allenatore della Lazio e quello del Villarreal, ha preso un indirizzo ben preciso nella tarda serata dopo che i due candidati, entrambi arrivati in città, avevano avuto colloqui individuali con i manager del Suning. Al netto dello sbarco a Milano di altri tecnici nella giornata odierna, la scelta pare essere indirizzata sull’ex Villarreal. Tra i cinesi e i dirigenti italiani nerazzurri oggi è in programma una riunione nella quale verrà presa una decisione definitiva, ma l’orientamento venuto fuori ieri sera è favorevole allo spagnolo, tra l’altro (particolare di non poco conto) accompagnato dal suo agente e avvocato, Eugenio Botas. Non è un mistero che Marcelino sia spinto da Kia Joorabchian, uomo di fiducia del colosso di Nanchino e grande "sponsor" del tecnico di Villaviciosa. La partita ufficialmente non è ancora chiusa e resta da capire se gli altri profili valutati negli scorsi giorni
È una situazione pesante, quella in casa Inter, né il direttore sportivo Piero Ausilio né il direttore generale Giovanni Gardini hanno partecipato ai colloqui con i due tecnici, sintomo di uno scollamento. E assente era anche il vicepresidente Javier Zanetti. Tutti emarginati, dunque, anche se poi si parlerà ovviamente di scelta condivisa. A comandare è uno solo, Kia Joorabchian, che formalmente non ha nemmeno un contratto eppure ha più potere decisionale di tutti. Per questo i nerazzurri vanno probabilmente ancora un allenatore straniero.
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