L'a.d. bianconero Beppe Marotta come Agnelli: "Inizio difficile oltre le aspettative: è un anno un pò particolare". C'è stato un rinnovamento profondo, ma non una rivoluzione, un'evoluzione dovuta a fattori diversi. Volevamo abbassare l'età media della rosa, e abbiamo subìto decisioni forti da parte di nostri campioni".
Marotta in conferenza stampa dopo Agnelli ha parlato anche lui a 360 gradi sul mercato e non solo:
" Tevez già lo scorso gennaio ci ha detto che voleva tornare in Argentina. Non c'era alcuna possibilità di trattenerlo. Ci ha chiesto cortesemente di lasciarlo libero, e lo abbiamo accontentato, anche per quello che lui ci ha dato in questi anni".
"Gabbiadini? In base ai nostri attaccanti, abbiamo accettato un'offerta che ha generato una plusvalenza. Il tempo giudicherà. L'assenza delle seconde squadre non ci permette di far crescere adeguatamente i nostri giovani".
"Hernanes è stata un'operazione in extremis. Non rappresentava una prima scelta, ma può far comodo e ci apprezza, non pensavamo di aver preso un fenomeno e in termini economici è stata un'opportunità come dimostra il fatto che l'Inter abbia dovuto registrare una minus-valenza di bilancio. Allegri non ha mai esplicitato richiesta trequartista".
Cuadrado. " Non abbiamo alcun diritto riscatto, è in prestito libero, si è inserito bene. Ha manifestato il piacere di stare con noi e di proseguire in futuro, vedremo poi al momento opportuno con il Chelsea ma è molto probabile una buona conclusione, non ha nessun diritto di riscatto per volere del Chelsea, ma il giocatore vuole restare con noi".
"Berardi? Oggi è tutto del Sassuolo, lo stiamo monitorando, faremo un consultivo a fine stagione, abbiamo ottimi rapporti con il Sassuolo".
“La pista Draxler è stata abbandonata a luglio, dopo un sondaggio in cui lui ha espresso la parziale volontà di trasferirsi in Italia, ma preferiva rimanere in Germania".
Marotta ha parlato anche delle scelte societarie: "Abbiamo fatto un rinnovamento, non una rivoluzione, abbiamo abbassato l'età media da 29 a 26 anni. Anche in un anno di cambiamento vogliamo vincere. Siamo partiti in modo difficoltoso, gli infortuni ci hanno condizionato. Il nostro modello di riferimento è un modello vincente, squadra specchio della società. Non bisogna farsi condizionare da sentimentalismi e appagamento, cercato di ottenere il massimo dal mercato. Non potevamo dire di no a chi voleva andare via, Tevez lo aveva chiesto già a gennaio. Carlos non stava bene, si parla di uomini e non di macchine, da noi aveva dato il massimo".
Pavel Nedved è il nuovo vicepresidente della Juventus. Il ceco era già membro del Consiglio di Amministrazione della società, ora diventa il numero 2 della società bianconera. È questa la principale novità emersa oggi nel corso dell’Assemblea degli azionisti. Dopo le importanti parole del presidente Agnelli e di Beppe Marotta, un altro tassello nel rinnovamento della Juve, che ora vuole fare punti in campionato.
Agnelli è stato confermato presidente, Marotta e Mazzia amministratori delegati. E proprio il presidente Agnelli parla ancora in conferenza: “La critica sul 14° posto non era verso Allegri, ma riguarda tutti quanti noi. È inaccettabile per tutta la Juve. Nedved ha avuto una grande crescita da dirigente, continua e costante. Da consigliere ha fatto bene, con piena consapevolezza. È un piacere averlo come vicepresidente. Nedved da oggi ha la legale rappresentanza della società Juve”.
"Grazie al presidente e alla società che mi hanno dato la fiducia di poter continuare la mia esperienza in uno dei più grandi club al mondo. E' un onore, sento una grandissima responsabilità", ha detto Nedved. "Ho fatto un percorso di crescita importante e positivo. Abbiamo vinto dei titoli, siamo tornati in Europa come spetta alla Juve e cercheremo di restare sui nostri passi. Io con la mia crescita personale ho potuto vedere come si gestisce un grande club, non è facile finendo di giocare pensare di ricoprire ruoli importanti. Sono carico per difendere i nostri colori e ripresentarsi nelle prossime finali europee".
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