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sabato 22 ottobre 2016

Inter: mistero Gabigol solo 16 minuti giocati



Doveva essere il crac nerazzurro. Il Nuovo Fenomeno. E invece, per ora, di Gabigol si sono perse le tracce. Annunciato da squilli di tromba, Gabriel Barbosa finora non ha suonato le melodie calcistiche che i tifosi dell’Inter si sarebbero aspettati. Pagato 29 milioni e mezzo di euro per prelevarlo dal Santos e accolto alla Malpensa da centinaia di tifosi festanti, Gabigol ha finora visto il campo solo 20' contro il Bologna: vittima del necessario periodo di ambientamento per uno straniero, per di più giovane, che arriva nel nostro campionato, e delle difficoltà contingenti della squadra.

Frank De Boer è abituato a lavorare coi giovani e del resto il brasiliano ha già mostrato le sue qualità tecniche in allenamento, ma l’allenatore si rende conto che schierarlo adesso dall’inizio rappresenta un azzardo.

Dopo l'esordio senza troppe luci col Bologna, Gabigol non ha più giocato: de Boer non vuole accelerarne l'inserimento, la concorrenza offensiva fa il resto.

Catapultato in Italia a 19 anni, il brasiliano non ha avuto certo un avvio semplice in Serie A. Un po' per colpa dei risultati della squadra, che sicuramente non l'hanno aiutato a inserirsi con serenità, e un po' perché si porta dietro una condizione fisica non brillante. De Boer è abituato a lavorare con i giovani, ma con Gabigol sta usando il contagocce. Forse non vuole rischiare di bruciarlo in un momento difficile, oppure non lo vede ancora pronto. Il brasiliano del resto ha riposato soltanto una settimana a settembre dopo la vittoria dell'Olimpiade e per tornare al top della forma gli serve ancora tempo.

L'ex Santos deve ancora ambientarsi per capire bene la nuova realtà in cui è arrivato. Ma non è tutto qui. Oltre al discorso fisico, c'è anche quello tecnico. In attacco l'Inter ha tanti uomini e la concorrenza è spietata. Gabigol può giocare sia da prima punta, che da esterno offensivo. Ma nell'undici di De Boer c'è poco spazio in quelle posizioni, attualmente ricoperte da Icardi, Perisic e Candreva. Per una maglia da titolare, insomma, Gabigol dovrà sgomitare e farsi largo a colpi di prestazioni e gol importanti. Ammesso che ne abbia l'opportunità. Altrimenti dovrà continuare ad allenarsi a testa bassa e attendere la sua chance comodo in panchina.

16 minuti e stop: quelli finali contro il Bologna, gara d'esordio datata 25 settembre. Il primo mese di Gabigol all'Inter si può riassumere così, in maniera un pochino mesta se si ripensa alle aspettative riposte in lui dalla proprietà e dalla tifoseria nerazzurra.

Questione di ambientamento, si dirà, ed è vero: catapultato in Italia a 19 anni, alla prima esperienza all'estero nonostante abbia già vestito la maglia del Brasile e partecipato a una Copa America, l'ex Santos ha ancora bisogno di comprendere appieno la realtà in cui è approdato. E de Boer, che già sta faticando di suo a trovare gli equilibri giusti, non ha certo intenzione di forzare il suo inserimento.

E poi c'è anche una questione di spazi: in patria Gabigol ha giocato sia da prima punta che da esterno offensivo, spostato sulla destra, ma nell'undici dell'olandese dove potrebbe collocarsi. Non al posto di Icardi, non al posto dell'ottimo Perisic di quest'inizio di stagione, certamente non al posto di Banega né di un Candreva che con corsa e ripiegamenti regala equilibrio alla squadra.

Certo, c'è chi la scelta di lasciare Gabigol ai margini, non utilizzandolo nemmeno quando l'Inter è sotto nel punteggio, proprio non la capisce. Beppe Bergomi, ad esempio, una decina di giorni fa ha espresso pubblicamente le proprie perplessità: "De Boer non mi dispiace, però se mette Jovetic invece del brasiliano lo capisco poco"

Niente da fare: dopo il quarto d'ora col Bologna, in cui a dire il vero ha messo in mostra qualche doppio passo un po' fine a se stesso e poco altro, Gabigol il campo non l'ha più visto. Lui non fa polemiche, si allena e aspetta una chance destinata evidentemente ad arrivare. Che poi il talento brasiliano possa trovare spazio nella formazione titolare, questo è un altro discorso.


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