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martedì 21 aprile 2015

La formazione ideale di Gianluigi Buffon



Dalle colonne del Daily Mail, Gianluigi Buffon, capitano della Juventus e della Nazionale, detta la sua formazione ideale, l'undici delle meraviglie del portierone bianconero: Casillas; Roberto Carlos, Maldini, Cannavaro, Thuram; Nedved, Pirlo, Gattuso; Messi, Ronaldo, Baggio.

Concreta, più reale di tante altre fanta formazioni e con ogni probabilità la favorita alla vittoria finale di qualsiasi stagione di Champions League: è la Top 11 che Gianluigi Buffon ha scelto partendo da un presupposto fondamentale, che fossero stati compagni di squadra o avversari proprio in questa competizione. Fa specie l'assenza di Alessandro Del Piero, leggenda della leggenda della Juventus e simbolo bianconero per eccellenza, ma si fa fatica a dare torto al portiere juventino, leggendo i nomi scelti per l'attacco...

Si parte con Iker Casillas in porta («Thomas N’Kono è stato il mio idolo da bambino, ma della mia generazione è Casillas uno dei pochi grandissimi portieri. C'è sempre stato grande rispetto tra noi») e una difesa di tutto rispetto: da destra a sinistra Lilian Thuram («Siamo arrivati insieme alla Juventus, un giocatore di grande forza, aggressività e classe allo stesso tempo»), Fabio Cannavaro («Ancora non gli perdono per avermi battuto al Pallone d'Oro 2006...Scherzo, solo lui lo meritava quell'anno, è stato il miglior difensore del mondo»), Paolo Maldini («Ogni bambino che dice di voler fare il difensore dovrebbe sedersi a guardare tutti i video di Maldini») e Roberto Carlos («Ho dovuto fare delle parate su di lui ed è difficile da spiegare quanto forte potesse colpire la palla e quanto pericoloso fosse dalla difesa).

La regia del gioco, neanche a dirlo, nella testa e nei piedi del Maestro: a centrocampo comanda Andrea Pirlo («Uno dei geni veri del calcio. È fantastico vedere con quanta intelligenza in un secondo distrugge tutti i piani della squadra avversaria per fermarlo»). Ai suoi lati la Furia Ceca, Pavel Nedved («Fedele alla Juve nell'anno della retrocessione, in quel momento della sua carriera avrebbe potuto giocare in ogni altro club d'Europa») e la grinta di Ringhio Gattuso («Un buon amico ma una vera bestia da avere in ogni squadra. Era il migliore nel suo ruolo»).

Davanti un trio stellare con le bandiere di Argentina, Brasile e Italia: Lionel Messi («Quando è al 100 per cento, ti puoi scordare di giocargli contro. È semplicemente una meraviglia guardarlo e ammirare ciò che riesce a fare»), Ronaldo («Il migliore che abbia mai affrontato. Se non fosse stato per l'infortunio, penso che ne staremmo a parlare allo stesso livello di Pelé o Maradona») e Roberto Baggio («Avevo 17 anni e feci il mio debutto da brividi contro di lui: insieme a Pirlo, è il miglior giocatore italiano degli ultimi trent'anni»).



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