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giovedì 24 settembre 2015

Clamoroso allo Juventus Stadium. Il Frosinone pareggia 1-1


La sorpresa più grossa della quinta giornata di Serie A arriva dallo Juventus Stadium: i bianconeri, in vantaggio con una zampata di Simone Zaza, si fanno acciuffare da un colpo di testa di Leonardo  Blanchard in pieno recupero al 92’.

Non poteva scegliere la notte migliore il Frosinone per centrare il primo punto in serie A della sua storia. Una notte da incorniciare, che rimarrà impressa negli annali. Clamoroso, ma vero a Torino. E’ finita 1-1 in casa dei campioni d’Italia, nella notte in cui i bianconeri avrebbero dovuto vincere e basta per ridurre lo svantaggio dall’Inter, che al momento vanta 10 punti sulla banda di Allegri. Se non è crisi, poco ci manca. La faccia di Marotta al triplice fischio di Cervellera era tutto un programma.

Gli uomini di Allegri partono fortissimo, sfruttando gli enormi spazi concessi ad un Cuadrado subito sugli scudi. La prima vera occasione arriva dopo 11 minuti, con Crivello che rischia l’autogol deviando in angolo un cross rasoterra di Lichtsteiner. Difesa frusinate ancora disattenta dopo 2 minuti: Blanchard regala palla a Cuadrado in area, Gori rimedia in extremis mettendo in corner. Passa un altro minuto e Pogba prova il destro a giro sfiorando la traversa.

È una Juventus totalmente padrona del campo: guizzo di Cuadrado al 21’, con l’esterno colombiano che calcia col destro dal limite dell'area; il pallone sfiora il palo alla sinistra di Leali. Al 30’ il primo grande brivido dell’incontro, che corrisponde alla prima occasione del Frosinone: Castillo a botta sicura di sinistro colpisce il palo con Neto che resta immobile. Vibranti le proteste degli ospiti che lamentano un presunto tocco di mano di Barzagli.

Qualcosa sembra essersi rotto, perché in passato lo Stadium era una fucina di punti. In questa stagione, ne ha portati a casa solo 2 in 3 partite contro Udinese, Chievo e appunto Frosinone, non di certo Barcellona e Real Madrid. A Zaza ha risposto in zona Cesarini Blanchard, che aveva deviato in maniera determinante nella sua porta il tiro dell’attaccante lucano. Scherzi del destino. Questo è il calcio. Prendere o lasciare. Non aveva convinto più di tanto la scelta di Allegri di lasciare in panchina Dybala, l’uomo più pagato nella gestione Agnelli/Marotta. L’ex bomber del Palermo era fresco di convocazione in nazionale e quando è entrato nella ripresa ha fatto vedere cose positive. La Juve ha creato tanto (23 occasioni), ma è riuscita a fare gol solo in un caso, troppo poco per una squadra costruita per vincere e convincere.

Adesso sono guai per Allegri e sabato la sua Juve è attesa al San Paolo contro il Napoli, in un match che potrebbe aprire lo stato di crisi e tagliare fuori i bianconeri dalla lotta scudetto. Applausi per il Frosinone, è stato più forte della sfortuna (il palo di Castillo e il rigore dubbio non fischiato dall’arbitro sul tiro di Frara deviato con un braccio da Barzagli), ci ha creduto e alla fine è stato premiato. Stellone era al settimo cielo, come tutti i giocatori ciociari, consapevoli di averla combinata grossa, perché una notte così forse nessuno l’aveva immaginata. Signore e signore, è il bello del calcio.

L’autore del gol del pari del Frosinone, Blanchard, si è così riscattato dall’autogol procurato deviando il tiro di Zaza che poi si è insaccato nella porta di Leali. La partita si può riassumere in pochissimi concetti: il Frosinone ha lottato cercando di portare via da Torino almeno un punto, la Juve ha sbagliato troppi gol pagandone le conseguenze. Poco cinici i bianconeri: Pogba e Zaza hanno colpito due traverse, Chiellini a nove dalla fine ha mandato fuori un colpo di testa mentre era tutto solo nell’area avversaria.

Cala il gelo allo Juventus Stadium: dopo una gara dominata in lungo e in largo, i gialloblù acciuffano il pari capitalizzando l’unica occasione avuta nel secondo tempo. Gli uomini di Allegri pagano la poca incisività in zona gol e un pizzico di sfortuna, come in occasione delle due traverse colpite. Per i ciociari, invece, è il primo punto in Serie A: la risalita della banda Stellone inizia adesso.

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