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lunedì 24 aprile 2017

Pescara- Roma: Sebastiani "Spero di dare una mano al Napoli…”


La squadra di Zeman ospiterà quella di Spalletti che confida in una vittoria per portarsi a +4 su Napoli.

poche ore dal Monday Night dell’Adriatico, Daniele Sebastiani ha parlato ai microfoni di Radio Crc; ecco quanto dichiarato dal presidente del Pescara:

“Spero di dare una mano al Napoli (ride, ndr). Il Pescara nelle ultime partite, con la squadra al completo, sta dimostrando che poteva giocarsela. Le differenze sul campo sono notevoli, ma non abbiamo nulla da perdere e ce la giocheremo a viso aperto”.

“Esonerare prima Oddo? Col senno di poi è facile valutare, ma potevamo almeno lottare per la salvezza. Quest’anno tutto è andato come non doveva andare, recriminare non serve a nulla, dobbiamo ripartire più forti di prima”.

NAPOLI – “E’ il club che sta lavorando meglio come programmazione, ha in organico giovani che faranno la differenza, un allenatore bravo ed i conti in ordine. C’è differenza però tra Napoli e Juventus, dal punto di vista economico, ma il Napoli mi diverte e lo guardo sempre, ieri ha rischiato di perdere col Sassuolo che ha tirato due volte in porta dopo due legni. In Italia, però, sin dai bambini si pensa solo ai risultati, non allo spettacolo ed a giocarsi le gare a viso aperto come accade all’estero. Non a caso altre leghe hanno superato la Serie A perché lo spettacolo è importante”.

"Il Napoli e la società stanno lavorando meglio dal punto di vista della programmazione perché ha in rosa calciatori che potranno fare la differenza nei prossimi anni e poi Sarri è molto bravo. Nella vita può accadere che Davide sconfigga Golia, ma le feste non si ripetono sempre e con le differenze economiche odierne è dura perché c’è differenza anche tra Napoli e Juve. Il campionato del Napoli è eccezionale, lo vedo sempre giocare perché mi diverto e perché gioca a calcio. Quando una squadra pensa a giocare - ha continuato -, può anche accadere che gioca tutta la partita nella metà campo avversario ma si rischia di perdere per due tiri del Sassuolo. Anche noi giochiamo sempre a viso aperto, lo facevamo con Oddo e lo facciamo con Zeman. Molte squadre invece giocano 90 minuti nella propria metà campo, noi non siamo abituati così. E’ vero che i risultati aiutano a crescere, ma se le altre Leghe hanno superato quella italiana, vuol dire che lo spettacolo è importante così come le infrastrutture".

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