Codice monitoraggio

giovedì 29 marzo 2018

Viareggio Cup: i migliori talenti del 2018



La manifestazione prima era nota come Coppa Carnevale, poi come Torneo di Viareggio, ed infine inglesizzata a preso il nome di Viareggio Cup. Sono volati i 70 anni di calcio svolti in Versilia e sono stati 70 anni di giovani da lanciare su uno dei palcoscenici più prestigiosi del mondo per quanto riguarda i campioncini in ascesa. La settantesima edizione ha messo in mostra tanti giocatori dal futuro potenzialmente roseo. Dal baby bomber croato della Juve Kulenovic a Pissardo e Sala dell'Inter: ecco chi ha stregato.

La Viareggio Cup, come al solito, ha dato la possibilità a molti giovani talenti di mettersi in grande evidenza; alcuni di questi erano già noti agli attenti osservatori del calcio giovanile nazionale ed internazionale, ma altri hanno rappresentato delle vere e proprie sorprese.

Come sorprendente è stata la vittoria finale del Sassuolo (alla sua prima affermazione), che ai calci di rigore è riuscito ad imporsi sul “solito” Empoli. La società toscana si è confermata ancora all’avanguardia nel produrre talenti dal notevole profilo qualitativo, ma in questa occasione si è dovuta inchinare ai rossoverdi allenati da Mr Mandelli, trascinati dal bomber ex Roma Gianluca Scamacca. Nota curiosa, dagli ottavi alla finale il Sassuolo ha vinto sempre ai calci di rigore.

In alcuni casi si tratta di conferme. Giocatori che avevano gli occhi addosso e, senza velo di timidezza alcuno, hanno sfoggiato il loro talento cristallino. In altre situazioni, è stato l'effetto sorpresa a catapultare attenzioni forse nemmeno così sperate. La settantesima edizione della Viareggio Cup si è chiusa con la vittoria dell'Inter. Ma in dote resta molto di più: impressioni da confermare, carriere da far sbocciare, futuri da scrivere a suon di gol, interventi difensivi, parate. E se sul talento di baby Salcedo tutti sono pronti a scommettere (chiedere all'Inter, che in estate era disposta a cifre folli per lui e Pellegri), in quanti avrebbero detto lo stesso di Kulenovic prima dell'inizio del torneo? E tra i nerazzurri, così pieni di estro davanti, avreste mai detto che si sarebbe parlato tanto (e bene) di un portiere e di un terzino? Capitolo a parte per Gori: è lui il decimo Golden Boy del Torneo di Viareggio. Il miglior giocatore dell'intera competizione, con un'unica macchia: quell'occasione nel primo tempo contro l'Inter, in finale, quando si è lasciato ipnotizzare da Pissardo.

Può un rigore cambiare una stagione? Difficile dirlo. Sicuramente ha regalato una nuova opportunità a Sandro Kulenovic. Oggetto misterioso fino al 13 marzo, adesso elemento di spicco della Juventus Primavera: 6 gol in sei partite, a partire dalla realizzazione dagli undici metri contro il Rijeka nella gara rimontata proprio con doppietta della punta croata. Poi, altre reti belle e importanti, che hanno trascinato la Juve in semifinale e regalato all'attaccante la scarpa d'oro della competizione. I suoi numeri? Non lasciano scampo: un gol ogni 82 minuti. E dire che in 13 partite tra campionato e Youth League aveva rimediato al massimo un rosso, ma mai la via del gol. Che sia l'inizio di una nuova storia? Nota a margine: ha già segnato al Real, la scorsa stagione in Youth League col Legia.

La ricetta con cui Stefano Vecchi ha vinto il Viareggio è sulla carta semplice Poi, però devi avere anche in campo chi ti permette di prendere solo due gol in sette partite. L'identikit risponde al nome di Marco Pissardo, miglior portiere del torneo. Lui, che l'anno scorso in una piazza come quella di Varese ha saggiato la Serie D, prima di trovare contro il Genoa anche la prima panchina in A, a Marassi. Al suo fianco, sulla fascia sinistra, impossibile non citare Marco Sala, il capitano dai quarti di finale in poi vista l'assenza di Lombardoni. Un motorino, che dopo il primo anno d'apprendistato quest'anno si è preso la catena di sinistra. Il classe '99 corre, ripiega in difesa e non disdegna di spingere con continuità. E di terzini sinistri validi non ce ne sono tanti in circolazione...

Uno è il Golden Boy navigato. L'altro il giovincello pronto a prendersi il mondo. Uno è stato eletto il miglior giocatore del torneo. L'altro era un fuoriquota, con i suoi 17 anni da compiere a ottobre. Parliamo ovviamente di Gabriele Gori e Eddy Mora Salcedo. Due attaccanti che hanno fatto parlare (e molto) di loro al Viareggio. La punta della Fiorentina ha saltato le prime due gare, poi ha siglato 4 gol in fila nelle successive quattro partite. Nemmeno il neo della finale persa ha tolto colore alle sue prestazioni. Come quelle del compagno Sottil, che contro l'Inter aveva anche illuso prima della rimonta nerazzurra. Classe '99, Gori è un attaccante moderno, in grado di svariare, fare reparto, segnare. Le 8 reti nelle ultime 5 gare della regular season della scorsa stagione e le 18 stagionali quest'anno tra tutte le competizioni valgono più di qualsiasi parola. Quelle stesse parole da cui è stato investito in estate Salcedo Mora (classe 2001, come il match-winner della finale Vergani). L'Inter sembrava aver già preso lui e il suo gemello Pellegri per sessanta milioni complessivi. Poi le casse cinesi si sono ristrette e la trattativa è saltata. Ma Salcedo non ha smesso di impressionare. Ad agosto il debutto in Serie A col Genoa contro il Sassuolo (a 15 anni...), poi la "gavetta" in Primavera: 4 gol, estro e doti atletiche a tratti straripanti. Come mostrato in questo Viareggio, concluso con 3 reti e anche qualche rimpianto, oltre a un potenziale ancora da scatenare. Potenziale, una parola tanto usata nei settori giovanili. Cinque nomi, una speranza. Che il futuro rispetti le rosee previsioni. Che il Viareggio (vinto o perso) sia solo una tappa di un lungo percorso.

Anche in questa edizione hanno avuto un ruolo importante le squadre straniere, in particolare il Bruges, che è riuscito a porre sotto l’attenzione di tutti un paio di giocatori interessanti che noi di WFS abbiamo opportunamente inserito nella Top 11 della prestigiosa kermesse toscana.
Il giocatore che ci ha maggiormente colpito è stato il trequartista senegalese dell’Empoli Traorè, il più giovane della finale, poi sul nostro podio ipotetico si piazza al secondo il centrale del Sassuolo Rossini, già impiegato in prima squadra da Eusebio Di Francesco, infine sull’ultimo gradino mettiamo il nazionale giovanile belga Under 19, Ahmed Touba.

Ecco l’elenco dei premi individuali consegnati:

10° Golden Boy Viareggio Cup: Gabriele Gori della Fiorentina;

capocannoniere del Torneo: Sandro Kulenovic della Juventus (6 reti);

miglior portiere del Torneo: Marco Pissardo dell’Inter;

giocatore più giovane della finale: Federico Brancolini (nato il 14 luglio 2001) della Fiorentina

giocatore più «motivato e concentrato» della finale: Gabriele Zappa dell’Inter.




Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...