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sabato 15 novembre 2014

Inter la svolta di Thohir: via Walter Mazzarri ed è arrivato Roberto Mancini



Svolta a sorpresa all'Inter: Walter Mazzarri non è più l'allenatore dei nerazzurri. L'esonero del tecnico è  stato ufficializzato dal club  con un comunicato pubblicato sul sito della società: "Fc Internazionale comunica che Walter Mazzarri è stato sollevato dal'incarico di allenatore della prima squadra. La società ringrazia Mazzarri per l'impegno, la dedizione e la serietà con cui ha guidato la squadra in questi 17 mesi. L'odierna seduta di allenamento sarà condotta da Giuseppe Baresi". Domani invece la presentazione del nuovo allenatore ad Appiano Gentile.

Dunque, un clamoroso ritorno per Roberto Mancini. Il presidente Thohir ha spiazzato tutti con la scelta di esonerare Mazzarri prima del derby. Sembrava infatti che il tecnico godesse di una fiducia a termine e che potesse giocarsi le sue chances il 23 novembre contro il Milan e successivamente contro la Roma. Il patron dell'Inter ha invece optato per un esonero immediato, evidentemente in seguito ad una disponibilità manifestata da Roberto Mancini.

Roberto Mancini, di fatto nuovo allenatore dell'Inter, sta per firmare un contratto di due anni mezzo. L'accordo è stato già raggiunto, manca solo l'ufficialità. Mancini dovrebbe quindi guidare l'Inter già nel derby in programma domenica 23. Il tecnico di Jesi ha già guidato i nerazzurri dal 2004 al 2008, vincendo tre scudetti.

"Dispiace per Mazzarri? Certamente, ha messo il suo massimo per far bene. Sono felice per Mancini e spero bene adesso. E' molto bravo, un gran lavoratore e questo era necessario in questo momento". Così Massimo Moratti, ex presidente onorario dell'Inter, sull'esonero di Walter Mazzarri.

Cambiano le strategie: priorità all’esterno per il 4-2-3-1. L’ex ala del Toro non trova molto spazio all’Atletico. Quindi si punta tutto su Cerci. L’ex granata è il rinforzo espressamente richiesto da Mancini per gennaio nel momento in cui ha definito il suo ritorno all’Inter. Una scelta non casuale, visto che nei piani la sua Inter dovrà riplasmarsi sul 4-2-3-1 e nell’organico nerazzurro mancano proprio gli esterni offensivi di ruolo.

Un nuovo trasferimento resta possibile perché, pur essendo passato alla corte di Simeone solo negli ultimi giorni di agosto, prima Cerci non aveva giocato nemmeno un minuto in gare ufficiali con la maglia del Torino. Per i due turni preliminari di Europa League, Ventura non l’aveva nemmeno convocato. E, peraltro, con un’estate sempre in bilico e con il suo nome per settimane accostato al Milan, il giocatore di fatto si era allenato poco e male. Risultato, una volta sbarcato in Spagna ha dovuto mettersi in pari con i compagni. Simeone lo ha fatto debuttare prima in Champions (il 16 settembre nella sconfitta per 3-2 in casa dell’Olympiacos) e poi in Liga. In tutto, Cerci ha messo insieme soltanto 6 presenze su 13 gare, quindi meno della metà (3 panchine per 90’ nelle ultime 3 uscite), senza mai essere titolare. Ha segnato contro il Malmoe, in Champions, ma ha pure rimediato un doppio cartellino giallo contro il Valencia, in Liga.

Praticamente scontato che Cerci direbbe immediatamente di sì all’Inter. Nel caso, una telefonata di Mancini scioglierebbe ogni sua eventuale e minima resistenza. Del resto, è vero che sognava la Champions, ma all’Atletico non si aspettava di essere un semplice rincalzo. Insomma, tornare in Serie A servirebbe per rilanciarsi, anche perché a soli 27 anni vuole essere protagonista. Il vero ostacolo, semmai, potrebbe essere l’accordo con i “Colchoneros”, che non più tardi di 3 mesi fa hanno deciso di investire 15 milioni di euro più bonus pur di portarlo a Madrid.

"Quando è stato fatto bene un lavoro, tornando c'è solo da perdere - continua il tecnico -. Ma può essere un'altra bella storia. Credo in questo progetto, non ho la bacchetta magica e credo si debba tornare a vincere attraverso il lavoro", ha proseguito Mancini nell'affollatissima conferenza stampa di presentazione ad Appiano Gentile. Un centinaio tra giornalisti e teleoperatori presenti, alcuni rimasti anche senza posto a sedere.

"Analogie col passato? Quando si cambia allenatore vuol dire che le cose non vanno bene. La responsabilità non è solo del tecnico, reputo Mazzarri un bravo allenatore. Questa è una squadra con qualità, come quella di dieci anni fa. Si può lavorare bene anche su questa squadra", ha proseguito il tecnico marchigiano.

Mancini, ce la vedremo con Juve e Milan - "Ci sarà da combattere contro Juve e Milan. La Juventus sta facendo benissimo da anni è la migliore squadra d'Italia. Il Milan resta sempre grande. Dovremo combattere con loro" è questo il commento sugli avversari di Roberto Mancini nuovo tecnico dell'Inter nella conferenza stampa di presentazione ad Appiano Gentile. "Quando giovedì sera mi hanno chiamato sapevo solo che c'era il derby - ha aggiunto - ma il calendario non lo conoscevo. Ma non sono cose a cui pensare in quel momento. Tutte le partite sono difficili".

Mancini: "Ho sentito Moratti, è felice" - "Ho sentito Moratti. Sono felice che sia felice, ha fatto la storia dell'Inter ed è importante che sia ancora all'interno della società" è il tributo di Roberto Mancini all'ex presidente dell'Inter Massimo Moratti, con il quale ha un passato di vittorie in comune, nella conferenza di presentazione ad Appiano Gentile. Adesso quello che conta per il nuovo allenatore dell'Inter "è solo tornare a vincere".

Mancini: "Ringrazio Thohir, vuole Inter al top" - "Thohir? Ci siamo sentiti solo al telefono. Ma lo ringrazio per avermi permesso di tornare. È una persona per bene che vuole far tornare grande l'Inter. Era dispiaciuto per Mazzarri. Avremo tempo di conoscerci" così Roberto Mancini nuovo tecnico dell'Inter commenta il rapporto con l'attuale presidente nerazzurro. Poi torna a commentare la situazione del suo predecessore: "Fischi a Mazzarri? Io faccio il suo stesso lavoro e sono dispiaciuto. Ha fatto benissimo dovunque è andato. Ritorno di Balotelli? Sta bene dove sta, al Liverpool e ha una grande chance da cogliere perché è in uno dei più grandi club inglesi" escludendo così di fatto un imminente ritorno di Balotelli all'Inter.



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