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domenica 5 gennaio 2014

L'addio alla Pantera Nera, Eusebio da Silva Ferreira, ex stella del calcio portoghese



È morto Eusebio da Silva Ferreira, leggenda del calcio portoghese e mondiale. Secondo quanto riferisce il quotidiano sportivo portoghese A Bola, l'ex grande campione nato in Mozambico è deceduto vittima di un arresto cardiaco. La sua salma sarà esposta allo stadio Da Luz, lo stadio del Benfica a Lisbona. I funerali saranno celebrati lunedì alle 16 presso la Chiesa del Seminario, poco distante dal Da Luz, e poi la leggenda del calcio portoghese sarà tumulata, secondo le sue volontà, nel cimitero di Lumiar.

Col Benfica vinse la Coppa dei Campioni nel 1962 e nel 1966 con 9 gol trascinò il Portogallo al terzo posto nel Mondiale. Nel 1965 vinse il Pallonde d'oro. pantera nera — Ambasciatore del calcio portoghese nel mondo, la Pantera Nera era da tempo malato. Nel giugno 2012 era stato ricoverato per diverse settimane presso l'Ospedale da Luz di Lisbona, in seguito a problemi cerebrovascolari accusati mentre era in Polonia, a seguito della Nazionale portoghese per gli Europei. Eusebio si era sentito male a Poznan ed era stato ricoverato in ospedale prima di essere trasportato in Portogallo.

Considerato uno dei migliori giocatori di tutti i tempi, Eusebio ha giocato nel Benfica e nella Nazionale. Col club di Lisbona vince subito il campionato e coppa nazionale ed esplode nella finale della Coppa dei Campioni del 1962, quando realizza una doppietta nella finale vinta per 5-3 contro il Real Madrid. Col Benfica vince tutto: 11 titoli nazionali, 5 coppe nazionali e una Coppa dei Campioni (ma con altre tre finali raggiunte. Con il Benfica realizzò 291 reti in 313 partite di campionato, 57 in incontri internazionali. Con la Nazionale andò in gol 41 volte in 67 incontri.

Lunedì i funerali. Decisione del Governo: la salma sarà esposta allo stadio del Benfica. Il premier Coelho: "Era un esempio per i portoghesi". Blatter: "Ambasciatore del calcio". Mourinho: "Immortale, un simbolo per noi". "Figo: "Il re! Il più grande". Cristiano Ronaldo: "Eterno", José Altafini: "Persona stupenda"re giorni di lutto saranno osservati in Portogallo per la scomparsa di Eusebio, morto a 71 anni, in seguito a un arresto cardiaco. L'ha decretato il governo portoghese. Considerato uno dei migliori calciatori di sempre, la "Pantera nera" è stato omaggiato così dal primo ministro portoghese, Pedro Passos Coelho: "Eusebio era un genio del calcio e un esempio di umiltà: una eccellenza nel mondo dello sport e un uomo generoso e solidale. Eusebio era per tutti gli appassionati di sport, così come per tutti i portoghesi, un esempio di professionalità, determinazione e dedizione". Il presidente della Commissione Europea, il portoghese José Manuel Barroso, ha twittato: "Un triste giorno per il calcio portoghese e mondiale. Le mie sincere condoglianze alla famiglia di Eusebio e a tutti i portoghesi. JMB".

 Il presidente della Fifa, Sepp Blatter: "Eusebio era un ambasciatore del calcio e della Fifa. Ci mancherà molto. Riposa in pace Pantera Nera". Il numero 1 dell'Uefa, Michel Platini: "Oggi il calcio ha perso uno dei più grandi giocatori di sempre. Sul campo Eusèbio è stato una vera leggenda, sia con la maglia del Portogallo che con quella del Benfica. Ma anche lontano dal campo, è stato un vero ambasciatore del calcio portoghese a livello internazionale. Era un uomo buono e piacevole, ci mancherà molto".Tutto il mond del calcio è in lacrime. Il primo, usando i social network, a condividere il dolore, è stato Luis Figo, campione portoghese che ha twittato: "Il re! Grande perdita per tutti noi! Il più grande!". A seguire l'altra grande stella portoghese, Cristiano Ronaldo: "Sempre eterno Eusebio, riposa in pace" . Altro grande del calcio portoghese, José Mourinho: "Eusebio è immortale, è una delle grandi figure del Portogallo, sappiamo bene cosa significhi per il Portogallo e per il calcio portoghese. Eusebio come Amalia Rodrigues, artista scomparsa nel 1999 e considerata la voce del Portogallo. Non dico che sia stato fonte di ispirazione, ma è sempre stato un punto di riferimento per valori, principi e sentimenti anche dopo aver chiuso la carriera. Lascia un vuoto enorme, ma preferisco pensare alla prospettiva dell'immortalità. Eusebio apparteneva ad un'altra generazione. Se si provasse a fare un paragone con il calcio attuale, lui sarebbe al livello dei migliori in assoluto. Se oggi avesse 20 o 30 anni, sarebbe qualcosa di meraviglioso".osé Altafini, che affrontò Eusebio sul campo: "Mi dispiace molto per la morte di Eusebio. All'epoca era il più grande assieme a Pelè. Non commetteva mai cattiverie in campo, era velocissimo. Nel 1966, al Mondiale in Inghilterra dove il Portogallo arrivò terzo, fece un torneo fantastico. Io ci ho giocato due volte contro, ho un grandissimo ricordo di lui. Con la Pantera nera ho giocato poi un'altra partita per l'addio al calcio di Van Himst in Belgio, abbiamo formato un attacco con Amancio, lui, io e Pelè. Era una persona stupenda, quando sono andato a trovarlo qualche anno fa per un' intervista televisiva abbiamo ricordato la finale di Coppa dei Campioni del 1962, vinta dal Milan 2-1 contro il Benfica, poi gli ho dato l'opportunitá di tirare un rigore e pareggiare i conti: siamo andati nello stadio del Benfica e tirò il penalty anche troppo bene, se al posto mio tra i pali ci fosse stato un portiere vero non ci sarebbe arrivato neanche lui. Sono stato molto orgoglioso quando mi ha invitato a partecipare alla partita per il suo addio al calcio giocato, c'erano tanti grandi campioni tra cui Rivelino". Franz Beckenbauer: "La Pantera Nera è stato uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi oltre che un amico".

Cesare Maldini, avversario in Coppa Campioni col Milan: "Eravamo i due capitani della finale di Wembley del 1963, lo ricordo come una persona straordinaria, ci siamo visti tante volte dopo. L'ultima nel maggio 2012, a Monaco, in occasione della finale fra Bayern e Chelsea. Ricordo che nel 1963 ci stava facendo diventare matti, io mi sgolavo, ma la panchina era lontana. Per cui cambiammo in campo la marcatura, e su di lui togliemmo Pivatelli per mettere Trapattoni. E vincemmo la partita. Sapevo che da tempo non stava bene. Mi spiace, era una stella conosciuta in tutto il mondo". Sandro Mazzola: «Eusebio lo rivedo quasi in lacrime dopo la finale di Coppa Campioni '65 vinta dall'Inter sul Benfica a San Siro. Per i 70 anni di Zamora facevamo parte di una selezione Resto d'Europa contro la Spagna, dove io ero centravanti e lui ala. Io avevo studiato un movimento per superare la difesa in linea degli iberici, ma nell'applicarlo mi resi conto che Eusebio non lo sapeva; come per incanto, ritrovai il pallone davanti a me, lui aveva capito tutto anche senza parlare. Era davvero un grande". Adriano Galliani: "Eusebio è stato uno dei grandi idoli della mia gioventù. Uno dei grandissimi degli anni '60. Mi dispiace molto". Anche Rafa Benitez ha twittato il suo dispiacere: " Ci dispiace profondamente per la morte di un grande del calcio mondiale come Eusebio da Silva Ferreira. Riposa in pace".

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