Sonny Wu. Finalmente ci sono un nome e un cognome dietro le ombre cinesi alle spalle del Milan. Bloomberg, colosso dell'informazione economica statunitense, ha svelato il nome dell'uomo che sta dietro all'acquisto del Milan. L'imprenditore cinese, numero uno della società di private equity GSR Capital (con investimenti nel settore tecnologico) è, dunque, a capo della cordata che sta trattando l'acquisizione del club rossonero con Silvio Berlusconi e Finivest.
L'uomo d'affari cinese Sonny Wu, che è a capo del private equity Gsr Capital, è il principale investitore della cordata che è in trattative avanzate per comprare il Milan. Secondo l'agenzia Bloomberg, Wu sta valutando il club rossonero 750 milioni di euro, debito incluso. Del gruppo di compratori fa parte anche Steven Zheng, imprenditore attivo nel settore dell'energia solare. L'operazione comprenderà anche nuovi accordi di sponsorizzazione. Se si dovesse arrivare ad un accordo, i due investitori cinesi controllerebbero il Milan.
Fininvest, che da maggio sta conducendo una trattativa in esclusiva con gli advisor di una cordata di investitori cinesi per la cessione del Milan, non commenta la notizia. Da alcuni giorni, sul tavolo c'è l'ipotesi che i cinesi acquistino entro luglio direttamente il 100% del club e non più, come previsto all'inizio del negoziato, solo una quota di maggioranza (in origine il 70%, poi da fine giugno l'80%) e il restante pacchetto azionario nel giro di un paio d'anni.
I cinesi sembrano ora intenzionati a rilevare completamente la società rossonera, con una valutazione di 750 milioni di euro compresi i debiti. Insieme a Sonny Wu, ci sarebbe anche un altro imprenditore cinese, Steven Zheng (energia solare) e l'advisor Nicholas Gancikoff. Dopo la proposta dell'acquisto del 60% delle quote del Milan arriva quindi, sempre secondo Bloomberg, l'offerta decisiva che potrebbe portare definitivamente il club rossonero in mani cinesi.
In attesa che Sonny Wu e Steven Zheng vengano allo scoperto, al momento il Milan è bloccato anche sul mercato. La firma sull'accordo preliminare probabilmente slitterà al 31 luglio e a quel punto mancherà soltanto un mese per regalare a Montella i rinforzi necessari senza sacrificare obbligatoriamente Carlos Bacca.
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