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sabato 26 dicembre 2015

Giovani calciatori che stanno crescendo per il 2016


Andreas Pereira. Nato in Belgio, a Duffel, da genitori brasiliani, Andreas è figlio di Marcos Pereira, ex attaccante di Mechelen, Sint-Truidense e Anversa. "Penso che mi aiuti tanto il fatto che lui sia stato un calciatore - ha raccontato il trequartista del Manchester United - A volte mio padre mi dice dopo le gare cosa ho fatto bene e dove ho sbagliato".

E' proprio in uno dei club in cui ha giocato il padre, il Lommel United, che comincia il percorso di Andreas, che nel 2005, a soli 9 anni, si trasferisce in Olanda, per entrare nel settore giovanile del PSV Eindhoven. Nel 2011 è la grande attrazione della Nike Premier Cup: la sua tecnica balza all'occhio degli osservatori di diversi club della Premier League ma il Manchester United brucia tutti e lo mette sotto contratto al compimento del 16° anno di età, il 1° gennaio 2012, anche se 'Andrinho', per motivi burocratici, dovrà attendere fino ad aprile per debuttare con la sua nuova maglia.

IL CAMMINO ALLO UNITED - Dalla stagione 2013/14 è agli ordini di Warren Joyce nell'Under 21 dei Red Devils, in una squadra ricca di talenti: da Wilson a Lingard, da Blackett a McNair, senza dimenticare Adnan Januzaj, promosso subito in prima squadra. Ma il 2013 è anche l'anno del suo debutto europeo con l'Under 19 di Nicky Butt, impegnata nella UEFA Youth League. Per Pereira 6 presenze, 1 goal, 1 assist, tanti applausi ma anche qualche prezioso consiglio, proprio dall'ex mediano dei Red Devils: "Ha un enorme potenziale ma può ancora migliorare tanto. Deve variare maggiormente il suo gioco, la crescita di Januzaj deve essere un ottimo riferimento".

Con l'approdo di Van Gaal a Manchester arriva anche il debutto in prima squadra di Pereira, in una gara che resterà nella storia: è il 26 agosto 2014 e lo United viene clamorosamente eliminato dalla League Cup dal Milton Keynes Dons, club di League One. Per il fantasista belga-brasiliano spazio nella ripresa al posto di Janko, in una serata che non può far testo.

Il resto è storia recente: 18 presenze con l'U21 dei Red Devils (3 goal e 4 assist il suo bottino), qualche panchina tra i 'grandi' fino all'esordio in Premier League nei 13 minuti finali della gara vinta sabato contro il Tottenham. La stagione 2015/16 ha visto il passaggio definitivo in prima squadra, con il goal all'Ipswich nella sua prima presenza stagionale.

La situazione contrattuale di Pereira era a dir poco spinosa: si è arrivati a poco più di mese dalla scadenza del contratto, prevista per giugno 2015, per firmare il nuovo accordo, che vede ora il ragazzo legato allo United fino al 2018, con opzione per un'ulteriore stagione. Erano tante le squadre interessate al ragazzo: in Italia si è parlato insistentemente di sondaggi della Juventus, ma anche il
Paris Saint-Germain sembrava fortemente interessato al giocatore.

Dopo aver indossato la maglia del Belgio a partire dall'Under 15 fino all'Under 18, Andreas ha scelto di fare marcia indietro, rispondendo alla convocazione della selezione Under 20 del Brasile per la Panda Cup del 2014. "Tutti nella mia famiglia sono brasiliani, sono solo nato in Belgio: il mio cuore è brasiliano". Al Mondiale Under 20 della scorsa estate è stato uno dei protagonisti nella Seleçao, segnando anche nella finale persa contro la Serbia di Milinkovic-Savic.

Alla scoperta di Breel Donald Embolo, la stellina classe 1997 del Basilea che si ispira a Balotelli
ed è seguita da vicino da Juventus e Inter.

Scatto bruciante, forza fisica e senso del goal: in tanti vedendo giocare Breel Donald Embolo trovano in lui qualcosa del grande Samuel Eto'o, anche se lui ha sempre ammesso di ispirarsi a Mario Balotelli. Camerunense di passaporto svizzero, la punta classe 1997 si è imposta giovanissima nel calcio elvetico con il Basilea e le rappresentative Giovanili biancocrociate.

Quando poi la sua squadra ha partecipato alla Champions League, il ragazzo non ha perso l'occasione per mettersi in mostra.
Nell'ultima stagione, la sua prima da titolare, Embolo ha segnato complessivamente 15 goal in 35 presenze in competizioni ufficiali con il Basilea. Merito anche di Paulo Sousa, che ha creduto fortemente nelle doti di questo talento: "Di lui mi piace tutto", ha dichiarato il tecnico della Fiorentina, che oggi ritrova Embolo da avversario.

Su di lui hanno messo gli occhi in tanti: oltre ai club tedeschi (Bayern e Wolfsburg) e inglesi (Arsenal ed Everton) in prima fila per l'attaccante del Basilea ci sono Juventus e Inter, che lo seguono da vicino e in futuro potrebbero dar vita a un duello di calciomercato per aggiudicarselo.
Breel Donald Embolo nasce a Yaoundé, la capitale del Camerun, il 14 febbraio del 1997. A soli 6 anni però lascia il Paese africano per trasferirsi in Svizzera con la madre e il fratello. Nel Paese elvetico il ragazzo inizia a giocare a calcio a 9 anni, nelle fila del Nordstern. Nel 2008 passa all'Old Boys, club nel quale inizia a mettere in mostra le sue qualità e viene osservato dai top club del Paese.

Nel 2010 lo chiama così il Basilea, venendo aggregato alla formazione Under 16.
Il ragazzo del Camerun, che intanto ha già ottenuto il passaporto svizzero, conferma il suo valore e vince due titoli svizzeri Under 16 consecutivi. Intanto inizia la trafila nelle Nazionali Giovanili elvetiche. Il 2013 è per lui un anno da ricordare, visto che appena tre settimane dopo aver compiuto 16 anni Embolo può firmare il suo primo contratto da professionista e viene riconosciuto come 'miglior giovane del club'.

In estate così per lui arriva la 'promozione' con la squadra Under 18 del Basilea. Ma è destinato a bruciare le tappe: nel 2014 viene aggregato alla Prima squadra, e il 13 marzo debutta in Europa League contro il Salisburgo. Tre giorni dopo esordisce anche nella Super League svizzera, segnando poco dopo essere entrato in campo, la rete del 5-0 contro l'Aarau.
L'anno seguente, con Paulo Sousa in panchina, diventa già un titolare e ad appena 17 anni e 263 giorni, nella sfida contro il Ludogorets, Embolo segna la sua prima rete in Champions League il 4 novembre, confermando, ancora una volta, la sua crescita continua. Grazie a quella rete diventa il 6° giocatore più giovane a far goal nel più importante torneo calcistico europeo.
In questa stagione il Basilea è stato inserito nel Gruppo I di Europa League, dopo essere stato eliminato nei playoff di Champions

Alto 1 metro e 85 centimetri, Embolo ha un fisico longilineo (pesa appena 71 chilogrammi) ed è dotato di notevole velocità e forza fisica. Tatticamente è molto duttile, visto che sa muoversi su tutto il fronte offensivo. Ma quello che stupisce, in un ragazzo ancora diciottenne, e la sua grande serietà e professionalità.

Un episodio in questo senso è esemplificativo: il giorno dopo il suo primo goal in Champions Embolo non passa tutta la notte a festeggiare, come probabilmente avrebbe fatto gran parte dei suoi coetanei. Ma va a letto presto, per andare regolarmente a scuola l'indomani mattina, dove tutti i suoi compagni gli hanno riservato una grande accoglienza.

Memphis Depay (Manchester United). Si piazza al primo posto di questa speciale graduatoria il 21enne attaccante olandese, che ha da poco firmato il contratto che lo lega al Manchester Uniter. Depay è reduce da una stagione in cui ha segnato 28 gol, trascinando il Psv alla vittoria dell'Heredivise

E' Memphis Depay il miglior talento del calcio mondiale. Secondo la classifica dei 50 "ventenni dalle grandi speranze", stilata dalla rivista "France Football", il 21enne attaccante olandese precede l'ex romanista e ora centrale del Paris Saint Germain, Marquinhos, mentre completa il podio Raheem Sterling, appena passato dal Liverpool al Manchester City per 68 milioni di euro.

La Top Ten di "France Football" prosegue con Kurt Zouma del Chelsea, il centrocampista tedesco dello Schalke Max Meyer, Mounir El Haddadi del Barcellona, Martin Odegaard del Real Madrid, Bernando Silva del Monaco, Alen Halilovic del Barcellona e Julian Brandt del Bayer Leverkusen. Sono quattro gli italiani presenti in classifica: primo azzurro è il laziale Danilo Cataldi al 23esimo posto, subito dopo c'è Domenico Berardi, mentre in 35esima posizione troviamo il neo-juventino Daniele Rugani.

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