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lunedì 18 luglio 2016

Milan i cinesi e il calciomercato



Vertice di mercato a casa del presidente: vanno stabilite le strategie immediate in attesa della chiusura della trattativa per la cessione del club ai cinesi. In assenza di liquidità in cassa, Galliani si è mosso per provare a cedere Carlos Bacca, che avrebbe portato ai rossoneri 30 milioni, ma il colombiano ha rifiutato il West Ham. Sarebbero stati e sarebbero ancora oggi i soldi necessari a sbloccare le trattative in entrata, chiuse soltanto sulla parola, con Villarreal e Udinese, per l'arrivo a Milanello di Mateo Musacchio, Piotr Zielinskive José Sosa.

"Stiamo lavorando bene, anche se c'è ancora tanto lavoro da fare. Ma sono contento di questa prima fase, soprattutto per l' approccio al lavoro dei ragazzi e per la voglia di rivalsa che hanno verso un periodo in cui le cose non sono andate bene. Ognuno deve capire dove poter migliorare". Così il tecnico del Milan, Vincenzo Montella, analizza il momento della squadra rossonera.

Milan ai cinesi e protagonista sul mercato? Bisogna attendere ancora. Le due cose sono strettamente legate e se non avviene la firma del preliminare con il gruppo cinese, Adriano Galliani non può muoversi sul mercato. Come ha riportato Milan Tv, canale ufficiale della società rossonera, la firma del preliminare con i cinesi, che era attesa per questa settimana, subisce un ulteriore slittamento: salvo sorprese ci sarà la prossima settimana.

Dalla Spagna ad Arcore, linea diretta per Adriano Galliani: l'amministratore delegato del Milan di ritorno da Ibiza non si è presentato oggi all'assemblea di Lega e si è recato direttamente a Villa San Martino per incontrare Silvio Berlusconi, un vertice utile per relazionarsi sulle ultime vicende tra mercato e società.

Tema portante le operazioni di mercato che l'ad rossonero sta conducendo per accontentare le richieste di Montella: a -4 dalla partenza per gli USA la rosa va ancora completata e con il tecnico sono state concordate delle priorità. Su tutte il difensore centrale visto l'infortunio di Zapata e le difficoltà di Vergara e Rodrigo Ely: per questo Galliani fino a questa mattina era in Spagna, per provare a spingere l'acceleratore su Musacchio. Ci sono già il gradimento del giocatore e l'intesa con il suo entourage per quanto riguarda l'ingaggio, manca però l'accordo economico con il Villarreal (rossoneri disposti ad arrivare fino a 25 milioni bonus compresi, gli spagnoli chiedono 30). Prima il difensore, poi il centrocampista: nel mirino sempre Zielinski, per il quale c'è l'accordo con l'Udinese sulla base di 18-19 milioni di euro, e José Sosa che tenta di convincere il Besiktas ad abbassare le proprie pretese (al momento i turchi chiedono 8-9 milioni, il Milan non va oltre 4-5). In secondo piano salvo occasioni di mercato il discorso legato agli esterni d'attacco, Montella vuole anche valutare prima i giocatori in rosa per poi dare il via alle cessioni.

Galliani al lavoro, ma senza la cessione di Bacca o la firma dell'accordo preliminare tra Fininvest e la cordata rappresentata da Sal Galatioto mancano i fondi necessari per chiudere le varie operazioni aperte. Per questo altro tema caldo diventa la trattativa con gli investitori cinesi, che nonostante le indiscrezioni riportate dai media cinesi al momento non ha ancora una data certa sulla chiusura: si attendono aggiornamenti positivi per poter sbloccare anche il mercato con i circa 100 milioni di euro che andrebbero a disposizione dell'amministratore delegato e consentirebbero così l'affondo decisivo su tutti i fronti. In tutto questo però il tempo stringe: ancora quattro giorni, questo il tempo a disposizione del Milan per regalare a Montella e tifosi almeno un rinforzo in vista della tournée negli USA.

Arrivato la scorsa estate al Milan con grandissime aspettative dopo un’ottima stagione al Genoa, Andrea Bertolacci non ha purtroppo reso come tutti, in via Aldo Rossi, speravano: il centrocampista milanista, pagato 20 milioni di euro, è stato infatti una delle delusioni più grandi dell’ultima annata rossonera. Il giocatore è il primo a non essere soddisfatto del suo rendimento e sa benissimo che quella che è appena iniziata deve essere a tutti costi la stagione del suo rilancio.

Come ha riferito La Gazzetta dello Sport, nella prima amichevole contro il Bordeaux, Bertolacci ha lanciato buoni segnali e si è messo in mostra in un ruolo assolutamente inedito per lui: vista l’assenza di Montolivo, Montella lo ha infatti schierato come regista davanti alla difesa, posizione che Andrea non ha mai ricoperto nella sua carriera. Ovviamente si trattava solo di un’amichevole, ma il numero 91 rossonero ha fornito una prestazione di qualità ed è stato molto preciso e propositivo in mezzo al campo.

Con il ritorno di Montolivo, è probabile che Bertolacci tornerà a fare la mezzala, ma indipendentemente dal ruolo il suo obiettivo deve essere quello di riscattare l’ultima deludente stagione: “Fatica, lavoro, sudore e impegno. Questa è l’unica strada che conosco per raggiungere ogni obiettivo. Sono il primo a essere deluso dalla scorsa stagione. Le critiche fanno male ma voglio ripagare la fiducia di tutti coloro che hanno creduto in me. Ci metterò come sempre gambe, cuore e testa. Per questa maglia, questa società, questi tifosi e questa squadra!” questa l’autocritica dello stesso giocatore qualche giorno fa su Instagram. La sua voglia di rivalsa è tanta, ora dovrà trasferirla in campo e dimostrare a tutti chi è il vero Bertolacci.


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