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mercoledì 24 agosto 2016

Pisa, nuova offerta dal Fondo Dubai



La svolta per il Pisa sembra essere vicina. Dopo i tanti problemi delle ultime settimane, ora il passaggio di proprietà dei nerazzurri pare essere ad un passo.

Il direttore del fondo d'investimento Equitative di Dubai, Abdul Wahal Al-Halabi, ha inviato a Britaly Post, società che fa capo a Fabio Petroni e che controlla il club, la nuova offerta per rilevare il 100% del Pisa: 5,5 milioni di euro in contanti al netto dei debiti da pagare in contanti all'esito positivo di una due diligence di 15 giorni. La famiglia Petroni ha tempo fino a domani alle 16 per dare una risposta e decidere se vendere o respingere l'offerta. Potrebbe però risultare decisiva la rinuncia ai propri crediti da parte del direttore generale del club (ed ex socio al 50% del Pisa non ancora liquidato) Fabrizio Lucchesi e di altri imprenditori e fornitori pur di convincere Petroni a cedere la società al fondo di Dubai che riporterebbe subito in panchina il tecnico dimissionario Rino Gattuso.

Il Pisa, a pochi giorni dal l'iniozio del campionato, non si è allenato a causa dei problemi societari che hanno paralizzato la squadra, orfana di una guida tecnica e dirigenziale. Mannini e compagni non si sono potuti preparare in vista della gara d'esordio contro la Ternana a causa dell'assenza dell'intero staff tecnico. Una situazione incresciosa, che l'Aic sta monitorando, grazie alla presenza in Toscana di un legale dell'associazione calciatori. Se sul campo la situazione sta sfuggendo di mano, le cose non vanno meglio fuori: la tifoseria è oramai presente in pianta stabile a San Piero a Grado, luogo in cui la squadra dovrebbe - il condizionale è ormai d'obbligo - svolgere la preparazione. Questo per manifestare il proprio dissenso per il caos che sta coinvolgendo il movimento calcistico pisano. Per fortuna la contestazione è pacifica; fan e giocatori sono compatti contro la gestione di una società che non può andare avanti con la normale amministrazione, ma che non sembra intenzionata a vendere, creando una situazione di impasse.

Il fondo d'investimento di Dubai ha formalizzato il suo rilancio. La società Equitativa Estates, rappresentata da Pablo Dana, ha offerto 5,5 milioni di euro, convincendo il dg Lucchesi a rinunciare al credito che aveva maturato nei confronti di Britaly Post, azienda del presidente Petroni formalmente proprietaria della squadra. Questo accordo porta a circa 6 milioni la proposta del gruppo di Dana.

La deadline per la risposta della proprietà è prevista giovedì alle 16. Con l'avvicendamento Rino Gattuso rientrerebbe come allenatore, cosa auspicata da giocatori e piazza. Nel frattempo, però, ci sarebbe una partita da giocare in campo, dettaglio che al momento sembra essere passato in secondo piano.

Una risposta che non si è fatta attendere:

Britaly Post ha chiesto 6,5 milioni di euro e proposto una due diligence di una sola settimana per cedere il 100% del club. La controproposta, scrive in una nota la società di Petroni, scade domani alle 12. Ora si attendono notizie da parte di Dana: l'impressione è che uno spazio per trattare ci sia ancora visto che rispetto alla richiesta di ieri il club nerazzurro ha abbassato di un milione le sue pretese, mentre gli arabi sono rimasti fermi sulla loro proposta.

La volontà di Andrea Abodi di arrivare ad una rapida risoluzione è stata confermata anche dal sindaco di Pisa, Marco Filippeschi: «Il presidente della Lega di serie B Abodi è intervenuto in modo efficace, da quanto mi ha riferito e ho saputo. Alla società sono state date 24 ore per prendere una decisione – ha dichiarato il sindaco della città toscana – La città ha conosciuto due manifestazioni d’interesse, quella dell’avvocato Alessandro Nolli e quella di Pablo Dana e da queste una sola offerta, quella del fondo Equitativa di Pablo Dana. Questo ormai da 20 giorni, da quando ho chiesto che si desse piena trasparenza alle offerte per la vendita della società. L’iniziativa del presidente Abodi spinge a cogliere la possibilità di una via d’uscita dalla crisi e a colmare le distanze emerse, con realismo e serietà, per ridare prospettiva al Pisa».


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