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domenica 3 aprile 2016

E' morto Cesare Maldini, bandiera del Milan e della nazionale



Cesare Maldini, ex giocatore del Milan ed ex allenatore della Nazionale italiana di calcio e padre di Paolo, è morto a 84 anni

Era nato a Trieste nel 1932, e, dopo aver esordito a 21 anni con la maglia della Triestina, è passato al Milan e con i rossoneri da difensore ha giocato fino al 1966. Tre anni prima, nel 1963, quando in panchina c'era Nereo Rocco, ha sollevato la Coppa dei Campioni. Con i rossoneri ha vinto anche quattro scudetti. Da allenatore Maldini è stato vice di Bearzot ai Mondiali di Spagna vinti dall'Italia nel 1982.

Dal 1986 al 1996 ha allenato la nazionale italiana Under 21, con cui ha vinto tre campionati europei e nel '96 è passato sulla panchina della nazionale maggiore portando gli azzurri ai Mondiali di Francia del 1998. Nel 2001, poi, ha allenato il Paraguay portandolo ai Mondiali di Corea del 2002. Negli ultimi anni è stato anche commentatore sportivo per Al Jazeera.

La sera del 22 maggio 1963, allo stadio Wembley di Londra, il Milan supera 2-1 il Benfica, detentore del trofeo, e conquista la Coppa dei Campioni, prima squadra italiana a riuscirci. A levare al cielo la coppa dalle grandi orecchie (assai più piccola di quella odierna, comunque), sotto lo sguardo estasiato di un giovanissimo Gianni Rivera, è capitan Cesare, che diventa così il primo calciatore italiano a vivere questo emozionante evento. E’ il suo successo più grande.

Prelevato dalla Triestina al termine della stagione 1953-54, Cesare al primo anno in rossonero aveva già conquistato lo scudetto: soddisfazione toccata a pochi calciatori nella storia del nostro campionato. Ne seguiranno altri tre.

Cesare intraprende quella di tecnico che lo porta al mondiale 1982 nelle vesti di vice del nostro c.t. Enzo Bearzot. Il titolo colto dall’Italia fu il primo dopo la doppietta piazzata da Vittorio Pozzo negli anni Trenta. “Per noi giocatori fu un fratello maggiore, sempre prodigo di consigli. E nelle riunioni tecniche i suoi interventi erano significativi” ricorda oggi Franco Causio. Dopo il successo al Mondiale di Spagna, la federazione nel 1986 affida a Cesare la panchina della Under 21 reduce da una finale persa dal c.t. Azeglio Vicini (nominato responsabile della Nazionale maggiore) proprio contro gli spagnoli. Maldini occupa questa panchina per dieci anni con grandissime soddisfazioni. Storico il tris di successi europei (1992-’94-’96), record che sarà assai difficile battere.

E, in questa tristissima domenica che segue i giorni del lutto per Cruyff, un altro Immortale del calcio, pensando a Cesare e pensando a Paolo, inchinandosi a Cesare e abbracciando Paolo, non possiamo non domandarci come sia stato possibile. Come sia stato possibile che, in tutti questi anni e ne sono passati sette da quando il figlio si è ritirato, Cesare abbia dovuto condividere la stessa amarezza di Paolo, bandiera del Milan che dal Milan di Silvio Berlusconi(non di Barbara Berlusconi, pronta a portarlo in società) e Galliani è stata ammainata con ingratitudine pari al fastidio di essere oscurati dal fascio di luce che sempre illumina il Mito. Il Mito Maldini.

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