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martedì 6 maggio 2014

Giovanni Malagò: daspo, ultras ed il metodo Thatcher



Bisogna fare come la Thatcher con gli hooligans». Giovanni Malagò pensa al modello inglese come possibile soluzione al problema della violenza nel calcio italiano, un tema tornato prepotentemente alla ribalta dopo i gravi disordini che hanno preceduto la finale di coppa Italia all'Olimpico di Roma fra Napoli e Fiorentina. Incalzato sulla questione al termine della Giunta, il presidente del Coni ha evidenziato la necessità di un giro di vite sulla falsariga di quello con cui, alla fine degli anni Ottanta, la Lady di ferro dichiarò guerra alle frange organizzate del tifo.

«Io non legifero, quindi auspico che questo avvenga», ha detto il numero uno dello sport italiano, secondo il quale «più che di pene certe è indispensabile avere la certezza immediata della pena senza possibilità che l'argomento sia rivisitabile da parte della persona colta in flagranza». Esempio: «Non credo che lo stadio del Villarreal sia tecnologicamente piu' avanzato dell'Olimpico -ha aggiunto facendo riferimento all'episodio di razzismo di cui è stato vittima Dani Alves del Barcellona-. Ma lì la persona che ha tirato la banana è stata interdetta dallo stadio a vita e arrestata, punto. Questo bisogna fare».

«È evidente che se ci sono dei costi da pagare è giusto che paghino le società. Non è giusto che paghi la gente che non vuole andare allo stadio con la fiscalità generale. Ma fermiamoci un attimo, evitiamo che gli sciacalli della campagna elettorale sfruttino i feriti. Dal 26 maggio discutiamo sulle misure che ci servono". Così Matteo Renzi, al Tg5, ribadisce l'intenzione del governo di prendere dopo le elezioni nuove misure dopo gli incidenti di Coppa Italia.

Il questore di Napoli Guido Marino ha firmato un provvedimento di daspo per 5 anni. Di Tommaso era stato destinatario già in passato di analogo provvedimento, rispetto al quale aveva fatto ricorso, vincendolo. Il capo ultrà napoletano è stato anche denunciato per istigazione a delinquere, ha comunicato il ministro dell'Interno Alfano. L'altro ultrà oggetto di Daspo - notificato in queste ore dalla polizia ai diretti interessati - è Massimiliano Mantice, che con Di Tomaso era stato ripreso sulle recinzioni della curva dell'Olimpico riservata ai tifosi partenopei per la finale di Coppa Italia Fiorentina-Napoli.

Il ministro Alfano ha precisato inoltre che i tifosi che durante Napoli-Cagliari indosseranno la maglietta con scritto "Speziale libero" «saranno individuati e saranno sottoposti a daspo».

Allo stadio San Paolo, nelle due curve, che non sono del tutto piene come avviene di consueto nelle gare interne del Napoli, non ci sono tifosi che indossano magliette pro Speziale, l'uomo che è in carcere per l' omidicio dell' omicidio Raciti. Nelle curve non sono stati esposti striscioni, tranne uno in curva B con la scritta «Siamo tutti Ciro Esposito, fratello non mollare».

Il giro della squadra che mostra la coppa viene accolto con grandi manifestazioni di gioia e di incitamento da parte dei tifosi, anche quelli della curva A, "regno" di Gennaro De Tommaso, soprannominato Genny 'a carogna, protagonista della serata dell'Olimpico ed assente oggi perchè colpito da provvedimento di Daspo.

È stato nuovamente operato nella notte Ciro Esposito, il tifoso del Napoli colpito da un'arma da fuoco prima della finale di Coppa Italia di sabato. L'intervento di chirurgia addominale si sarebbe reso necessario a seguito di un problema ischemico derivante dall'arresto cardiaco subito dal tifoso. L'operazione avrebbe portato alla rimozione di circa due centimetri di colon. «Stamattina va peggio, é stato operato d'urgenza al colon e i medici hanno detto che anche questa cosa può essere preoccupante. La situazione é seria», ha detto Antonella Leardi, la madre di Ciro Esposito. La donna ha anche riferito di essere riuscita a vedere il figlio «solo dopo l'intervento» e ha poi accusato il governo di non aver «speso una parola per Ciro». «Stanno discriminando i napoletani, altrimenti avrebbero speso una parola in più per chi, come noi, in questo momento sta soffrendo», ha aggiunto la madre del ventinovenne, definendo «assurdo il fatto che un altro tifoso del Napoli sia in carcere».

Basta vedere quello che ha fatto la Thatcher con gli hooligans. Punto. Questo bisogna fare. Io non legifero, auspico che questo avvenga».Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, al termine della Giunta, chiede il modello inglese dopo gli incidenti nella finale di Coppa Italia.

Sul fronte repressione la polizia ha avviato la schedatura di tutti i tifosi violenti con la creazione di una banca dati con i dettagli di migliaia di hooligan. Il Public Order Act del 1986 ha concesso nuovi poteri di impedire l'accesso agli stadi a tifosi individuati come violenti o anche solo verbalmente violenti o razzisti. Nel 1989 é stata creata la National Football Intelligence Unit con agenti che viaggiano con i tifosi per monitorare il loro comportamento. Il Football Offences Act del 1991 ha introdotto nuovi reati come gettare oggetti in campo dagli spalti, urlare canzoni offensive o slogan razzisti, o fare invasioni di campo non autorizzate. Gli hooligan possono essere processati per direttissima anche solo per linguaggio offensivo o incitazione all'odio razziale.


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