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lunedì 11 agosto 2014

Elezioni FIGC nulla di nuovo vince Ta-vecchio




E’ il nuovo che avanza, alla fine, Carlo Tavecchio diventa presidente della Figc. Il numero 1 della Lega Dilettanti conquista via Allegri alla terza votazione espressa dall’assemblea della federcalcio riunita all’Hilton Airport di Fiumicino. Il candidato delle Leghe eletto con il 63.63%. "Sarò il presidente di tutti soprattutto di quelli che hanno espresso il loro dissenso'': sono le prime parole di Carlo Tavecchio dopo l'elezione a presidente Figc: ''Cercherò di migliorare il mio modo un po' ruvido e poco glamour come qualcuno lo ha definito giustamente'', ha detto ringraziando tutti, in lacrime. ''Con le parole sono poco a mio agio ha detto Tavecchio, dopo aver ringraziato dal palco tutti senza trattenere le sue lacrime - ma invito le componenti ad abbandonare le divisioni e mettersi al lavoro".

Nessuna conferenza stampa di insediamento, solo ringraziamenti alla platea che lo ha votato: Carlo Tavecchio assicura che ''entro il 18 agosto mi presenterò con la lista delle cose fatte, non ho avuto alcun approccio con il ct, nessuna operazione di governance che va condivisa con il consiglio federale". Il neoeletto presidente si affida a quanto lui stesso confessa si è fatto scrivere "dai miei collaboratori", ma decide subito dopo essere stato eletto a presidente della Figc di rinviare qualsiasi confronto quando avrà già cominciato a lavorare da capo della federazione.

Albertini,: ''Io alternativa ma si è visto corporativismo''
"Volevo essere un'alternativa diversa ma si è rivisto il corporativismo del patto delle Leghe. Il blocco è sempre difficile da scardinare. In bocca al lupo a Tavecchio, non sarà semplice sostituire Abete". Lo ha detto Demetrio Albertini, sconfitto da Carlo Tavecchio nella corsa alla presidenza della Federcalcio. Il neo presidente Figc, Carlo Tavecchio, dovrà ora cercare di unire le varie anime della federazione. "E' possibile? Il presidente Abete l'ha fatto - ha rilevato lo sconfitto Albertini - dipenderà dai decreti, dai cambiamenti dello statuto, dall'incisività che si potrà avere. Cosa farò ora? Torno a casa da mia moglie e i miei figli".

Tommasi: ''Tavecchio? Mancata voglia di cambio marcia'' "Purtroppo non c'è stata la voglia di dare un cambio di marcia. Si conoscono chi sono gli elettori e gli sponsor del presidente federale. Purtroppo è fuori dalle nostre possibilità". Lo ha detto il presidente dell'Assocalciatori, Damiano Tommasi, commentando l'elezione di Carlo Tavecchio alla presidenza della Figc, a scapito del candidato supportato dalle componenti tecniche Demetrio Albertini. "La nostra candidatura era delineata - ha aggiunto il numero uno dell'Aic -, non è andata come volevamo, ma nonostante Demetrio fosse candidato solo dalle componenti tecniche ha preso i voti anche dagli altri. Speriamo che la nuova presidenza dia un nuovo ordine ma ne dubito".

'Complimenti a Tavecchio per l'elezione e benvenuto nella grande famiglia del consiglio nazionale del Coni'': è il messaggio al neoeletto presidente della Figc da Giovanni Malagò, presidente Coni. ''Sono convinto che porterà presto novità anche all'interno della governance. Avevo detto che ci sarebbero state sorprese e ci saranno a breve. Ma tocca a Tavecchio annunciarle e comunicarle''. ''Complimenti anche ad Albertini che ha combattuto lealmente fino all'ultimo - le parole di Malagò - Adesso però si deve guardare avanti. Tavecchio è stato bravo a farsi eleggere ma ora dovrà essere ancora più bravo per portare dalla sua parte anche chi non l'ha votato.

Ora Tavecchio dovrà risolvere il nodo del ct della Nazionale. L’unica certezza è che si opterà per una scelta “low cost”. Nelle ultime ore è spuntato il nome di Alberto Zaccheroni, che verrebbe affiancato da Tardelli come vice. Tavecchio ha spiegat di non aver ancora parlato con nessuno e che il nome del nuovo commissario tecnico verrà annunciato il 18 agosto, data del primo consiglio federale. Sarebbero dunque in ribasso le quotazioni di Antonio Conte e Roberto Mancini, scelte che prevedrebbero un impegno economico maggiore. Sembra sfumare anche l’ipotesi del tandem Guidolin-Cabrini, ventilata nelle ultime ore.

Quello che appare chiaro, dopo la votazione, è che la serie A è spaccata. Serie B, Lega Pro e Dilettanti hanno formato un blocco compatto già nei primi due scrutini. Nella massima divisione, Tavecchio ottiene il sostegno di 13 società al primo round. È il momento di riflessioni, calcoli e analisi nei corridoi dell’albergo. Claudio Lotito, presidente della Lazio e pilastro “pro Tavecchio”, recita un ruolo attivo fino alla fine. Accompagna i colleghi al seggio, quasi li spinge dentro, si assicura che nessuno si perda. Il fronte “No Tav”, che ruota attorno all’asse Roma-Juventus-Torino, al massimo può prolungare la sfida, ma non ha chance di riaprire la contesa. Nella seconda votazione, in Serie A i club a favore del candidato forte si riducono a 11 e aumentano le schede bianche. Il presidente dei Dilettanti avrebbe bisogno del 66% dei consensi nella tornata numero 2. Anche in questo caso, si ferma a pochi passi dal traguardo: 63,18%, vantaggio abissale (Albertini 34,07%) ma la festa è rinviata.

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