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mercoledì 15 aprile 2015

Dortmund è ufficiale, Klopp lascia a fine stagione



Ora è ufficiale: Jurgen Klopp non sarà più l'allenatore del Borussia Dortmund a partire dalla fine di questa stagione. L'allenatore tedesco annuncia l'addio al club dopo 7 anni.  L’allenatore che poche settimane fa aveva firmato il rinnovo contrattuale con il club tedesco fino al 2018, ha deciso di cambiare aria dopo sette anni.

Ecco le parole di Watzke, ad dei gialloneri, in riferimento all'addio di Klopp: "Abbiamo parlato con Jurgen nei giorni scorsi e abbiamo preso la decisione di comune accorso di finire la nostra storia il 30 giugno prossimo. Per noi è stato difficile perché abbiamo davvero una relazione speciale. Possiamo dire con certezza che il popolo del Borussia sarà per sempre riconoscente a Klopp per tutto ciò che ha fatto". Le parole dell'allenatore: "Ho sempre detto che nel momento in cui mi sarei accorto di non essere più la guida perfetta per questo club straordinario avrei preso questa decisione. Ho scelto di annunciare tutto in questo momento perché negli anni scorsi sono state fatte delle scelte da alcuni giocatori che non hanno dato il tempo di reagire.

Credo che questa sia la cosa giusta da fare, questo club merita di essere allenato al 100% dall'uomo giusto. Non sono stanco e posso dire di non avere contatti con altri club; non ho intenzione di rimanere fermo un anno; l'ultimo desiderio che ho con questo club è quello di raggiungere una buona posizione in classifica. Non ho avuto alcun problema con i miei giocatori, credo che il Borussia Dortmund abbia bisogno di un cambiamento. Arriva un momento in cui bisogna iniziare a preparare la stagione seguente ed è per questo che ho voluto comunicare questa decisione ora. Abbiamo ancora molto lavoro da fare e ora che tutti sanno questa novità possono concentrarsi sugli ultimi impegni della stagione. Il BVB merita di tornare di nuovo in alto e non solo di essere ricordato per il suo glorioso passato ". Interviene anche Zorc, direttore generale del BVB: "Credo che Jurgen abbia scritto una moderna favola negli ultimi anni e che lui ne sia stato la figura chiave. Ognuno di noi in questa società, soprattutto i calciatori, vuole che tu abbia il ringraziamento ed il saluto che ti meriti nelle prossime settimane".

Una buona notizia per le squadre italiane interessate all'allenatore tedesco, soprattutto Napoli e Milan. Su di lui ci sono però anche Real Madrid, Arsenal e Manchester City: Alle 13.30 c'è stata una conferenza da parte dell'allenatore tedesco, nella quale ha annunciato l'addio al club giallonero, che ha condotto alla vittoria del campionato nel 2010-2011 e alla finale di Champions League, persa contro il Bayern nel 2013.  Il 13 agosto 2014 ha vinto il suo sesto e ultimo titolo da allenatore del BVB battendo nella finale di Supercoppa di Germania il Bayern Monaco 2-0 al Signal Iduna Park.

Intanto Klopp, che ha ufficializzato la rescissione consensuale - a fine stagione - del contratto di recente prolungato col Dortmund fino al 2018, ha assicurato di "non avere alcuna offerta in mano". Ma dalla Premier League riaffiora l'ipotesi Manchester, sponda City. Il cileno Manuel Pellegrini è ormai a fine corsa e l'allenatore di Stoccarda sembra la figura ideale per prenderne il posto. Klopp è un obiettivo fattibile, anche se in cima alla lista dei desideri dei Citizens resta Carlo Ancelotti, del quale il club inglese apprezza l'esperienza internazionale, ritenuta essenziale per puntare finalmente alla Champions, dopo stagioni di delusioni europee a fronte di investimenti faraonici.

E qui si innesta la seconda ipotesi per Klopp, che lo porterebbe proprio sulla panchina del Real Madrid, al posto del tecnico emiliano. Ancelotti, per ora, è stato blindato dal presidente Florentino Perez. Eppure ultimamente è stato molto criticato, specie dai tifosi, nonostante i quattro trofei vinti nel 2014. Se non dovesse arrivare né la Liga (ormai quasi sfuggita) né la Champions potrebbe saltare. Più tranquilla la situazione dell'Atletico Madrid, dove Diego Simeone ha prolungato fino al 2020.

Un'altra panchina 'calda' è quella del Paris Saint Germain.

Il patron Nasser Ghanim Al-Khelaifi, a capo del gruppo qatariota che nel 2010 ha rilevato la società, non si è mai appassionato a Laurent Blanc, nonostante i buoni risultati in Ligue 1. Aver eliminato il Chelsea dalla Champions ne ha risollevato le sorti, ma la guida della formazione parigina fa gola a molti, non solo perché promette ingaggi da 5-6 milioni di euro a stagione, ma anche per il budget a disposizione della campagna acquisti.

Il posto di Blanc - accostato in passato al Manchester United, che però al momento è soddisfatto dell'olandese Louis van Gaal - potrebbe andare a Rafa Benitez, in scadenza di contratto con il Napoli. L'allenatore spagnolo preferirebbe tornare in Premier League, per riavvicinarsi alla famiglia rimasta a Liverpool, ma non potrebbe dire no al richiamo del Parco dei Principi. "Ho allenato in Spagna, Inghilterra e Italia, non avrei nessun problema a farlo in un altro campionato se arrivasse una buona offerta. E il francese lo parlo già un po' " ha detto di recente, intervistato da France Football.

Luciano Spalletti è interessato a sapere come finirà.
A proposito di panchine eccellenti, l'Italia si tiene stretta quella di Antonio Conte. Il tecnico leccese la scorsa stagione era stato tentato dal Psg. "E' naturale che qualche club possa venire a chiederlo - ha detto il presidente della Figc, Tavecchio - i cambiamenti fanno parte della vita. Ma Conte ha un contratto e lo rispetteremo".



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