Codice monitoraggio

venerdì 10 aprile 2015

Notizie di calciomercato: Inter, Pogba, Juventus ed il futuro di Dybala



Erick Thohir, il numero uno nerazzurro: “Faccio il mio meglio per la società e continuerò a farlo. Moratti ha insistito perché fossi io il presidente”.

Mentre, tra smentite e dichiarazioni, prosegue il piano di Massimo Moratti per valutare se ci sia la possibilità di riprendersi l’Inter, da Giacarta arriva una promessa di impegno dell’attuale presidente nerazzurro. Il tycoon conferma i doveri che si è assunto con l’acquisizione dell’Inter e promette di lavorare per accontentare i tifosi. “Comprare l’Inter è stato un onore per me, ma anche una responsabilità - ha spiegato Thohir a una radio indonesiana -: per questo sto cercando di fare del mio meglio e continuerò a farlo, perché merita il massimo. All'inizio di questa avventura pensai che il presidente dovesse essere Angelomario Moratti, ma Massimo mi disse di no, che ero io l’azionista di maggioranza e che era giusto fossi io il presidente. I tifosi nerazzurri sono fantastici e si meritano il meglio. Lavoriamo per accontentarli”.

Thohir ha poi ricordato com'è nata l’idea di mettersi alla guida dell’Inter: “Mi contattarono dagli Stati Uniti chiedendomi se fossi interessato a investire in un club europeo di fama mondiale: era l’Inter, non ci potevo credere, perché avevo sempre seguito la Serie A e soprattutto la squadra nerazzurra -spiega il magnate indonesiano-. Non potevo che essere interessato! L’Inter è un brand globale, riconosciuto in tutto il mondo”.

Paulo Dybala sempre al centro del mercato con il Palermo che spinge per una vera e propria asta. Intercettato dai microfoni di France Football, il presidente dei rosanero Maurizio Zamparini ha spinto ancora una volta l'acceleratore sul mercato: "Il PSG ha chiesto informazioni all'agente di Dybala, sa che il giocatore è sul mercato. A Parigi sono interessati, così come sono interessati Arsenal, Manchester City, la Juventus, l'Inter, la Roma e il Napoli"."In questo momento è in pole position la Juve, che vuole concludere l'affare in una settimana. Io invece attendo, perché naturalmente vorrei la migliore offerta possibile. Dybala è all'asta. I bianconeri mi hanno offerto 35 milioni, ma io ne voglio 40 o di più. Sto trattando anche con l'Arsenal".

La Juventus ha deciso di vendere Paul Pogba. Gli ultimi dubbi sono caduti nel corso di un vertice tra Agnelli, Marotta e Paratici nel quale sono stati attentamente valutati tutti gli aspetti positivi e negativi della vicenda. Cosa ha portato a questa decisione? Gli aspetti sono molteplici.

Il primo, strettamente mercantile, è legato all'insistenza con la quale si sono fatti sotto tutti i principali club europei con offerte piuttosto sostanziose per il club e proposte di ingaggio faraoniche per il ragazzo. Quello che la Juventus sperava a gennaio quando ha dato l'ok a Raiola per valutare la situazione sta succedendo, è scattata una vera e propria asta fra tutte le principali società europee disposte a far follie per il giovane centrocampista francese.

Non ci sono soltanto le proposte di Paris Saint Germain della quale vi abbiamo già detto, ma anche il Barcellona si è mosso con Ariedo Braida. Richieste di incontri e manifestazioni di interesse sono però arrivate anche dal Real Madrid, dal Manchester United e perfino dal Bayern di Monaco. Questa situazione porterà alla Juventus soltanto dei vantaggi. I dirigenti valuteranno con calma quale sarà l'offerta più vantaggiosa sia in termini di denaro contante e di contropartite di giocatori. Su questo fronte continua anche a lavorare Raiola nell'interesse del suo assistito.

La Juventus valuta Pogba tra gli ottanta e i cento milioni. L'offerta del Psg ha messo sul piatto due giocatori che piacciono molto come Cavani e Verratti. Il Manchester sarebbe perfino disposto a cedere anche Van Persie, vecchio pallino della Signora che in agosto compirà 32 anni, pur di arrivare a Pogba. Tutti quanti per il giocatore sono pronti a offrire un quinquennale attorno ai dieci milioni, il doppio di quello che guadagna a Torino.

Ecco allora che la strategia è stata decisa. Va bene l'asta, vanno bene le trattative su più fronti, va bene anche denaro più giocatori che piacciono ad Allegri e non solo cash, poi la Juve tirerà le somme anche sentendo la volontà del giocatore che punta molto in alto. Comprensibilmente. Raiola lo vede molto bene al Psg che vuol fare di Pogba un testimonial perfetto del calcio francese, ma ci sono almeno due mesi di tempo per chiudere, da aprile a giugno. La Juve fisserà una data limite anche perché, comprensibilmente, l'affare Pogba condizionerà tutte le strategie di mercato.

L'unica pista tenuta ancora calda, molto calda, è quella che porta a Dybala. La Juve vede l'argentino del Palermo come il più affidabile successore di Tevez che per ora non ha voglia di allungare il contratto con la Juve fino al 2017. Resterà ancora un anno e poi chiuderà al Boca. Su Dybala ora sono in molti, Inter compresa, ma anche nell'ultimo incontro di pochi giorni fa, il ragazzo ha fatto ancora una volta sapere di volere la Juve. L'offerta, 25 milioni, non convince Zamparini che ne vuole almeno quaranta. Neanche il rilancio Juve, quaranta fra cash e giocatori per Dybala e Vazquez, ha fatto breccia. Il presidente del Palermo sa che la volontà del giocatore è importante (come quando Cavani scelse Napoli) e prima o poi dovrà mettersi a trattare. La Juve, comunque, non molla.

Per l'attacco Allegri vuole giocatori più disposti a partecipare alla manovra, più tecnici. Ecco allora che ha dato il via libera per la cessione di Llorente e il fine prestito di Matri al Milan, mentre il giovane Coman sarà dato in prestito. Alla Juve oltre a Tevez e Morata servono almeno altri tre attaccanti importanti. Su Zaza e Berardi sono nati dei dubbi. Hanno caratteri non malleabili, si adatteranno alla Juve? Su questo si ragiona, ma sono scese le probabilità di Zaza bianconero. Come si vede, oltre Dybala, molto ruota attorno a Pogba.

Proprio per questo al momento della cessione Moratti si era cautelato facendo inserire una clausola chiamiamola di possibile ricompra. Thohir si è impegnato per iscritto a mantenere la società nerazzurro al livello della sua tradizione e della sua storia, in caso contrario l'ex proprietario avrebbe esercitare la ricompra. Un giorno Moratti ci disse: "Ho venduto a Thohir perché mi sembra affidabile, farà il bene dell'Inter, non voglio ritrovarmi dopo sei mesi i tifosi sotto casa". Sta succedendo dopo un anno e mezzo. Il discorso è avviato, vediamo dove porterà. Comunque Thohir se non vuol vendere, dovrà fare una squadra competitiva e comunque l'Inter ci guadagnerà.

A proposito di cessione e di ricompare, mentre mister Bee, il thailandese, sta per passare all'offerta ufficiale e definitiva per comprare una quota del Milan, mister Lee, il cinese, ha fatto sapere attraverso l'agenzia cinese Xinhua e non una qualsiasi, di avere messo assieme una cordata con cinque magnati disposti a versare il miliardo per comprare il Milan, quattro sono cinesi, il quinto è thailandese. Speriamo non sia Bee altrimenti è una frittata.

Berlusconi valuta, lui e alcuni figli venderebbero tutto e subito, Barbara vorrebbe fare una vendita più graduale, gli piacerebbe costruire prima lo stadio. Molto complicato, un po' come per il Milan tornare in Europa.

Nel frattempo finalmente tutti hanno capito quello che scriviamo da gennaio: Benitez se ne andrà da Napoli. Non ci voleva molto, nel calcio quando si rimandano le firme a primavera in genere non arrivano mai. De Laurentiis ha in mano Spalletti, il sogno è Klopp e l'ultima tentazione Mihajlovic che ha già detto a Ferrero di voler lasciare la Samp. Un trio di duri, quello che serve al Napoli.



Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...