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lunedì 26 febbraio 2018

Enrico Brignola: il talento classe ’99 del Benevento



Chiunque abbia visto Inter-Benevento, partita andata in scena sabato sera a San Siro e vinta 2-0 dai nerazzurri, non potrà non essere rimasto colpito dalla prestazione sensazionale di Enrico Brignola, classe '99 esterno destro nel 4-3-3 orchestrato da Roberto De Zerbi nella formazione sannita, assoluto migliore in campo per quanto concerne la sua squadra, ma probabilmente anche dell'intera partita.

Nato a Caserta, Enrico cresce e comincia a tirare i primi calci a un pallone a Telese Terme. Il suo talento balza subito all’occhio degli osservatori del Benevento che nel 2001 decide di prelevarlo dalla scuola calcio Valle Telesina e portarlo nel proprio settore giovanile. Anche nella trafila con i giallorossi il classe ‘99 si mette in mostra nei campionati Nazionali fino a che, quando milita negli Allievi, nelle due gare contro la Roma così come nella Scirea Cup viene notato da Bruno Conti che al termine della stagione lo porta a Trigoria con la formula del prestito e viene aggregato agli Allievi Nazionali di Toti.

Il diciottenne (compirà diciannove anni l'8 luglio prossimo), nato a Caserta e cresciuto proprio nelle giovanili del Benevento, è un esterno tascabile (165 cm x 73 kg), dotato di una rapidità non indifferente, un'ottima tecnica e un dribbling vertiginoso: alla prima stagione in Serie A sta stupendo tutti, visto che da quando è arrivato De Zerbi non è più uscito dal novero dei titolari. Otto presenze costellate da due reti per un giocatore che potrebbe, in teoria, fare ancora parte della Primavera dei sanniti: il club del presidente Vigorito non può più però fare a meno dell'imprevedibilità del suo prodotto tipico, che con Coda e Guilherme forma un tridente in grado di spaventare chiunque e che avrebbe potuto garantire un fabbisogno di punti necessario per la salvezza, qualora fosse stato assemblato prima.

E pensare che nel 2015 venne ceduto in prestito alla Roma, con cui ha giocato una stagione con la Primavera arrivando in semifinale in campionato, senza però attirare particolarmente l'attenzione della società capitolina, che a fine stagione decise di non riscattarlo dai campani e lo rimandò indietro. L'anno passato in Serie B solo una presenza, prima dell'esordio in Serie A il 3 dicembre 2017, nel pareggio per 2-2 ottenuto contro il Milan, grazie ad un gol del quasi omonimo Brignola, portiere in scorribanda offensiva al 95'. Esordio nel giorno del primo storico punto della squadra giallorossa nel massimo campionato italiano dopo 14 sconfitte di fila. Poi le due reti: la prima alla Samp, nella prima vittoria in campionato dei sanniti, e la seconda proprio alla Roma, sua ex squadra.



Questo il ricordo di quella storica giornata: "Dopo l'infortunio di Ciciretti nel riscaldamento, sono corso nello spogliatoio e in un minuto ero pronto. Mi sono detto che dovevo dare tutto e che magari avremmo vinto. De Zerbi? E' un grande tecnico. Ci ha dato una identità precisa, i suoi consigli sono preziosi". Prima di chiosare con un modello, un idolo nel mondo del calcio moderno, e di una confessione sul tifo: "Mi sono sempre ispirato a Robben, guardavo solo lui. In casa però siamo tutti tifosi milanisti: tra mancini ho scambiato la maglia con Rodriguez, la conserverò come un cimelio". Un'ispirazione, quella all'esterno sinistro olandese, che lo ha portato a cercare di ricalcarne le giocate e i movimenti; una passione quella per il Milan, che lo ha portato a disputare una grandissima partita contro l'Inter, come se fosse un derby, e che gli fa sognare di poter diventare un giorno un calciatore rossonero, per avere magari come compagno proprio il terzino svizzero. Valutato 500mila euro, è in scadenza con il Benevento nel 2021: ma, considerata la stagione che sta mettendo a frutto, è molto probabile che sarà chiamato a disputare la Serie A anche l'anno prossimo.


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