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martedì 15 luglio 2014

Antonio Conte si dimette dalla Juventus: rescissione consensuale





La società ha ufficializzato la separazione, avvenuta in forma consensuale, dopo tre anni ricchi di successi. Sono ore frenetiche, ma i favoriti per subentrargli sono Massimiliano Allegri e Roberto Mancini. Mentre lo stesso Conte potrebbe entrare nel mirino della Nazionale per la successione a Cesare Prandelli.

Il parole di Antonio Conte: 'Ho maturato delle percezioni e delle sensazioni che mi hanno portato a questa decisione. La nazionale? Penso al presente'

Clamoroso alla Juventus. Antonio Conte si è dimesso da allenatore. Si è trattato - come ha specificato lo stesso Conte - di una rescissione consensuale. In una video intervista rilasciata al canale tv ufficiale della Juventus, il tecnico ha motivato il gesto spiegando: 'C'è stato un percorso in cui ho maturato delle percezioni e delle sensazioni che mi hanno portato a questa decisione'.

"La nazionale? Penso al presente"
"Penso al presente", ha risposto Conte al giornalista che gli chiedeva se il suo futuro potesse essere quello di allenatore della Nazionale.

"Ho dimostrato di essere vincente"
Rispetto alla sua esperienza da allenatore alla Juventus Conte ha detto: ''Vincere prima di tutto e' difficile. Comporta tanta fatica, specie in una società come la Juventus dove c'e' l'obbligo della vittoria rispetto ad altre società. Ma ho dimostrato di essere un vincente''. ''Ora penso al presente e alla decisione presa. Un enorme grazie - ha proseguito - va ai ragazzi per quello che mi hanno dimostrato negli anni da allenatore da calciatore. Abbiamo fatto qualcosa di storico, che niente e nessuno potrà toglierci. Ringrazio la società che mi e' stata vicina, Andrea Agnelli e a tutti quelli che hanno reso vincente questa Juventus''. ''Cosa farò adesso? Ci penserò domani'', la risposta di Conte.

Agnelli: 'Grazie'
"Grazie Antonio": così il presidente della Juventus ha accolto le dimissioni. Il tecnico: 'ho maturato delle percezioni e delle sensazioni che mi hanno portato a questa decisione'

Le divergenze con la società, seppur in un contesto di rapporti umani eccellenti, erano note. Antonio Conte in chiusura di stagione aveva sottolineato l'importanza di rinforzarsi ("non si può mangiare con 10 euro in un ristorante da 100 euro", aveva detto), aveva preferito non rinnovare il contratto nonostante una proposta da 5 milioni a stagione. Nessuna separazione, ma uno stringato tweet della Juventus in cui si annunciava: "Stagione 2014/2015: allenatore Antonio Conte". Col contratto in scadenza. Ma ora, proprio il giorno successivo al raduno a Vinovo, è esplosa la bomba.

Facile però ipotizzare che i recenti sviluppi nel condurre la campagna acquisti non siano piaciuti a Conte. I due giocatori in cima alla lista erano Cuadrado e Sanchez. Che non arriveranno. Evra era un elemento su cui il tecnico di Lecce aveva espresso perplessità. E' possibile che la goccia che ha fatto traboccare il vaso sia stata Arturo Vidal. La società aveva promesso a Conte che non sarebbe stato venduto, ma il Manchester United, fresco di accordo milionario con l'Adidas, nelle ultime ore ha alzato l'offerta.

Chi potrebbe sostituire Conte ? I tifosi della Juventus non avrebbero mai voluto leggere queste righe, quelle in cui si ipotizzano i successori di Antonio Conte, che potrebbe subito intraprendere una nuova avventura alla guida dell'Italia. Ma evidentemente la Juventus non può rimuginare più di tanto, c'è una stagione da programmare e una campagna acquisti da definire.

Comunque i due favoriti, almeno di sorprese, per la panchina bianconera sono Massimiliano Allegri e Antonio Conte. Entrambi sono liberi dopo la fine delle rispettive esperienze con Milan e Galatasaray. Beppe Marotta avvierà prontamente i colloqui e il successore dovrebbe essere annunciato in tempi brevissimi.

Capitan Gigi Buffon si presenta a parlare dopo il clamoroso addio di Antonio Conte alla Juventus: "E' una grave perdita, un fulmine a ciel sereno ma non siamo all'anno zero. Motivazioni della rottura? Non le conosco, ma non sono motivate dal mercato.

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