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venerdì 11 luglio 2014

Finale di Coppa del Mondo Germania–Argentina è anche il derby di Roma



Oltre a essere la finale della Coppa del Mondo 2014, Germania-Argentina passerà alla storia come il derby tra i due Papi. Le due nazionali che si affronteranno domenica 14 luglio alle 22 al Maracana di Rio De Janeiro sono quelle tifate rispettivamente da Papa Ratzinger e dal suo successore Papa Francesco. E poi la finale di Brasile 2014 fra Miroslav Klose e Lucas Biglia è un derby laziale.

E’ noto che Papa Francesco oltre a essere argentino è un grande tifoso del San Lorenzo e alcuni ricordano la simpatia pubblicamente espressa nel giugno del 2012 da Joseph Ratzinger per il Bayern in occasione della finale di Champions contro il Chelsea.

In Vaticano parte un conclave calcistico: il super tifoso argentino Papa Francesco da una parte, il Papa Emerito Benedetto XVI con la bandiera della Germania dall'altra con un solo urlo: “Habemus coppa”.

In molti immaginano di vedere il video dei due Papi con le mani conserte e le rispettive maglie di Germania e Argentina al momento della presentazione delle formazioni prima del calcio d’inizio. La realtà è che il Papa derby infiamma la creatività dei social media ed è già un tormentone di dimensioni celesti.

Le due nazionali si affrontano ancora una volta per il titolo. Nel 1986 Maradona portò in trionfo l'Albiceleste. Quattro anni dopo a Roma vinsero i tedeschi con un contestato rigore di Brehme.

Germania-Argentina terzo atto. Albiceleste e Nationalmannschaft una contro l'altra per una finale mondiale. La squadra di Alejandro Sabella, approdata a Rio dopo una faticosa finale decisa ai rigori contro l'Olanda e un cammino non proprio brillante, e quella di Joachim Loew, catapultata al Maracanà dopo avere disfatto il Brasile. Domenica 13 luglio, ore 16 locali. Solo lacrime per chi si aspettava l'oro della Selecao. Ma resta il fascino dell'Europa che sfida il Sudamerica, come è accaduto il 29 giugno 1986 allo stadio Azteca di Città del Messico e il 7 luglio 1990 all'Olimpico di Roma. Un trionfo a testa, sotto il segno di Maradona a Messico 86 e quello di Matthaeus a Italia 90. Con l'ultimo richiamo a Sudafrica 2010, quando ai quarti i tedeschi annichilirono gli argentini guidati da Maradona con un perentorio 4-0.

E’ giusto ricordare che sarà derby anche in casa Lazio, infatti nella finale dei Mondiali ci sarà anche un po' di Lazio. Ne va fiero Claudio Lotito, il quale si è congratulato con Lucas Biglia per il successo sull'Olanda ai rigori e già pregusta l'incrocio con il maturo bomber laziale Miroslav Klose. Il Presidente con un comunicato, ha elogiato il centrocampista dell'Albiceleste: "Le mie congratulazioni all'Argentina per aver raggiunto la finale dei campionati Mondiali, ma l'augurio più grande va a Lucas Biglia, un calciatore e un uomo di grande professionalità, che io stesso ho voluto ad ogni costo alla S.S.Lazio. Ieri ha condotto una gara di grande sostanza, dimostrando le qualità già espresse in campionato la scorsa stagione". «In finale assisteremo a un piccolo derby laziale», gongola Lotito. Al triplice fischio, solo uno sorriderà abbracciato al tetto del mondo; l'altro chinerà il capo e, con la medaglia d'argento sul volto.

Tutte le strade portano a Roma. Sacro e profano si uniscono, Klose e Biglia si sfidano. Per la prima volta in un mondiale, due giocatori della Lazio lottano per il trofeo più ambito. Non era mai era successo in 19 edizioni.

Questa finale piena di significati calcistici ed extracalcistici sacri e profani sarà arbitrata da Nicola Rizzoli come anticipato dal comunicato della Fifa: "Abbiamo scelto i migliori arbitri per le migliori partite, e l'italiano arbitrerà la finale", ha detto Boyce, con Massimo Busacca, designatore Fifa, che ha successivamente confermato che Rizzoli dirigerà il match del Maracanà.

Rizzoli sarà il terzo arbitro italiano a dirigere una finale mondiale: prima di lui è toccato a Sergio Gonella (Argentina-Olanda 3-1 nel 1978) e a Pierluigi Collina (Brasile-Germania 2-0, Mondiali 2002).

Argentina contro Germania, sarà la sfida tra due modi di pensare molti diversi. Da una parte l’istinto e il talento sudamericano, dall’altra il pragmatismo tedesco. E sarà la la sfida tra l’Argentina di Messi e la Germania di Muller. Per la terza volta la finale vedrà queste due protagoniste, il bilancio è in parità con un successo per uno mentre, nel computo generale, sono in vantaggio 3-2 i tedeschi.

La partita vede una sola favorita, la squadra di Loew che avrà anche un giorno in più di riposo per preparare l’atto conclusivo del mondiale dei mondiali. Il ct Sabella  cercherà di non lasciare troppo spazio al centrocampo tedesco che può annientare qualsiasi avversario e poi palla a Messi che deve inventarsi la giocata vincente sfruttando la lentezza dei difensori teutonici.




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